A CASORIA L’ARTE E” AL ROGO

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A Casoria l”arte contemporanea è messa a rogo, mentre poco più lontano, a Pompei, crolla e si frantuma quello che è un patrimonio unico al mondo. Arte e cultura muoiono.

Immagini surreali. Il direttore del Museo d’Arte Contemporanea di Casoria, Antonio Manfredi, da fuoco alle opere della collezione permanente del museo. Cosa porta un direttore artistico di un museo ad una manifestazione così scellerata? Questo è un atto finale, la manifestazione di chi probabilmente ha raggiunto la consapevolezza di dover combattere con mezzi estremi. Una disperata protesta per portare l’attenzione sulle difficoltà di sostenere la cultura. Così succede di accendere la televisione e vedere proprio lui, Antonio Manfredi, che a «Piazzapulita», il programma condotto da Corrado Formigli su La7, continua la sua «rivoluzione» dando fuoco, davanti alle telecamere, ad un opera che lui stesso dichiara di amare.

«In Italia stanno distruggendo l’arte e la cultura. Ci sono i tagli, stanno chiudendo i musei. Noi stiamo facendo la rivoluzione, la rivoluzione si fa con il fuoco» dice Manfredi, in un Paese che non ha o non trova le risorse per sostenere il suo patrimonio artistico e culturale.
Così l’elenco delle opere bruciate aumenta di giorno in giorno, in questa singolare rivoluzione, come se fosse l’elenco di soldati caduti: il giorno 2 marzo, è Antonio Manfredi a dare fuoco ad una sua opera esposta alla 56° Biennale di Venezia. Alle ore 18.00 del 17 aprile, davanti l’ingresso del museo CAM, si è consumato il dramma dell’incendio dell’opera di Séverine Bourguignon, bruciata dallo stesso direttore, che aveva atteso tutta la giornata un cenno da parte delle istituzioni.

Il segnale non è arrivato e con la rabbia e la commozione di Manfredi, dello staff del museo e della stessa artista, presente via Skype all’azione, si è svolto il sacrificio di un’opera d’arte della collezione permanente del CAM. L’artista francese ha confermato la sua decisione di far distruggere la propria opera, decisione che ha definito “politica” e necessaria perchè obbligata dalle contingenze nefaste. Il 18 aprile, sempre alle ore 18.00, un’artista napoletana, Rosaria Matarese, ha dato fuoco ad una sua opera. Il 19 è stata immolata l’opera dell’artista greco Tsitsopoulos Fillippos, il rogo ripreso dalle telecamere di «Piazzapulita».
(Fonte Foto:Ufficio Stampa)