Il primo cittadino di Somma Vesuviana: “La scelta di un indirizzo scientifico al Diaz di Ottaviano è antieconomica e contraria alla riduzione degli sprechi”.
Pubblichiamo di seguito la missiva integrale che il sindaco Piccolo ha indirizzato al presidente della Giunta Regionale, al presidente della Città Metropolitana e al consigliere per l’area istruzione della Città Metropolitana
“Sono appena venuto a conoscenza della decisione della CITTA’ METROPOLITANA di autorizzare l’istituzione dell’indirizzo scientifico al Liceo “Diaz” di Ottaviano, ad appena 3 chilometri da Somma Vesuviana, dove, ormai da più di 50 anni, è presente un importante Liceo Scientifico, il “Torricelli”, che da tempo, è una realtà significativa per il Comune di cui mi onoro di essere Sindaco, un vero punto di riferimento per la crescita culturale del nostro territorio, che ha formato migliaia di giovani, divenuti l’ossatura della nostra classe dirigente. Sottolineo che:
- Disattendendo anche le linee guida emanate dalla Giunta Regionale Campana con delibera n. 509 del 22/09/2016, si autorizza un ennesimo Liceo Scientifico nell’AMBITO 20, nel quale funzionano già ben 8 licei scientifici, ad una distanza media l’uno dagli altri di circa 4 chilometri.
- Non si vede perché, come alcuni hanno affermato, vada creato ad Ottaviano, dove già operano due indirizzi liceali, un polo liceale e non a Somma, che ha il doppio della popolazione.
- La zona è soggetta ad un evidente decremento demografico: quindi, l’utenza non aumenta, semmai diminuisce e sarebbe antieconomico suddividerla su ulteriori indirizzi identici a quelli già esistenti.
- La decisione della Città Metropolitana va, dunque, nella direzione esattamente contraria ad una riduzione dei costi e degli sprechi.
- Infatti, per il “Diaz” la Città Metropolitana è costretta a sobbarcarsi “fitti passivi”.
- Né vale la considerazione che, appunto per ammortizzare il costo di “fìtti passivi”, al “Diaz” vanno dati altri indirizzi, in sostituzione di quelli in diminuzione: Somma sarebbe penalizzata due volte, perché non ha “fitti passivi” e non ha indirizzi in decremento.
- Più volte sia la Regione che la Città Metropolitana hanno richiamato la necessità di non consentire duplicazioni e sovrapposizioni di indirizzi, onde evitare un inutile ed assai dispendioso sovraffollamento di identici corsi che finirebbero per proporre la stessa offerta formativa per la stessa utenza.
IL SINDACO
Avv. Pasquale Piccolo