Parafrasando il titolo di una canzone di grande successo dei Giganti (un gruppo rock degli anni 1960), vogliamo invitare i nostri concittadini a rendere più gradevoli i palazzi, le strade, i quartieri delle nostre città vesuviane. Se ci pensiamo un momento realmente basterebbe poco per rendere più attraenti le nostre contrade. Basterebbe un po’ di gerani, una saponaria, o qualche petunia per rendere più vivibili quegli angoli brulli, spenti, e un po’ tristi, dei nostri rioni.
Per esempio via Roma a Somma, una delle più belle strade della cittadina, conta un centinaio di balconi, ma solo una decina (proprio così: decina) di vasi con pochi fiori appoggiati in tre o quattro balconi. Una tristezza incredibile ed inutile. Sol perché non c’è un minimo di sensibilità civica per rendere gradevole la propria facciata, il proprio palazzo, la propria strada. Eppure i gerani te li regalano se chiedi a quei pochi che li usano. Si moltiplicano per talea. Basta un rametto nel vaso. Un vero peccato di “trasandatezza” collettiva. E non è solo il caso di Via Roma o di Somma. Purtroppo è uno scenario consueto in città. Meglio la periferia. Forse perché sono villette. Chissà perché. Poi, esagerando, ci si lamenta per l’ambiente invivibile, inumano, scarsamente accogliente, a tratti scontroso, dei nostri territori.
Abbiamo tentato di immaginare un po’ di decoro floreale in alcuni punti a caso. Sarebbe un utile esercizio per tutti. Provateci. Non costa niente e vi divertite pure. Vi apparirebbe un’altra Somma. Carina. Attraente. Un vero spettacolo. Un altro mondo.
Facciamola questa prova. Forse ci convinceremo a comprare qualche vaso di fiori per valorizzare il nostro piccolo regno domestico. E forse per imitazione anche il vicino correrà dal fioraio per batterci in bellezza. A Somma non ci vuole molto. Alla fine riconosciamo un po’ tutti che è una bella cittadina pur con tanti difetti e manchevolezze. Tra questi è proprio il decoro urbano la maggiore deficienza. Forse per il Comune è complicato. Ma i privati lo facciano per primi. Forse si vivrà un po’ meglio. E forse verrà qualche visitatore in più. Ci stanno dei tratti urbani, dei condomini e dei palazzi anche di pregio, quindi non proprio abitati da poveracci, dove non c’è un fiore. Ma come è possibile? Forse c’è qualche disposizione che lo vieta? Ovviamente no!
Anzi sarebbe il caso di fare qualche ordinanza per favorire un maggiore decoro. Non dico prevedendo anche qualche beneficio fiscale (sarebbe il massimo), come del resto avviene in molti comuni del nord Italia, ma almeno invitando (o addirittura obbligando) i proprietari, o chi per essi, ad occuparsene. Qualche terrazzo “fiorito” sarebbe molto gradito. Un po’ di “bello” farebbe bene a tutti. E’ a basso costo. E’ un ottimo passatempo. E’ antistress per eccellenza. E la cura del verde è anche un potente antidepressivo.
Pensiamoci. Maggio è il mese giusto. Attenti però. Fiori sì, ma quelli veri. Via la plastica dai fiori! O meglio: via i finti fiori!