Reddito di Cittadinanza, nuova protesta a Napoli contro la sospensione del sussidio

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Reddito di Cittadinanza, nuova protesta a Napoli contro la sospensione del sussidio

Napoli, 9 agosto 2023. Continuano le proteste contro la sospensione del Reddito di Cittadinanza. Questa mattina in duecento a Piazza del Gesù.

A Napoli non si fermano i cortei e le manifestazioni contro la riforma al reddito di cittadinanza voluta dal governo Meloni. Questa mattina circa duecento persone si sono radunate in piazza del Gesù, dando vita ad una protesta per il lavoro e contro i tagli al reddito di cittadinanza. Tra i manifestanti disoccupati, precari ed ex percettori del reddito.

Tensione sempre più alta

Si tratta della terza manifestazione in città nel giro di pochi giorni dopo quella davanti alla sede dell’Inps di via De Gasperi del 31 luglio e il corteo del 2 agosto passato davanti alle sedi cittadine di Fratelli d’Italia, Inps, Prefettura e Comune. In Italia sono 169mila i nuclei familiari a cui è stato sospeso la misura di sostegno economico attraverso il reddito. Di questi, più di 21mila si trovano solo nel territorio campano. Da qui la tensione crescente degli ultimi giorni.

Traffico bloccato

In corso Umberto, all’incrocio con via Mezzocannone, il corteo ha bloccato il traffico. C’è stato un sit-in anche in piazza Bovio e la circolazione è andata in tilt in diversi punti della città. Attraverso i megafoni i manifestanti hanno espresso tutta l’indignazione e lo sconcerto che stanno provando da quando, il mese scorso, hanno ricevuto i messaggi via sms di sospensione del sussidio.

Le parole di un presente

Tanti gli striscioni con slogan in favore della misura di sostegno al reddito: “Reddito di base e lavoro per tutti”. Alcuni dei manifestanti hanno anche esibito la card gialla con cui è stato finora riscosso il reddito di cittadinanza. Le parole di uno dei presenti riportate dall’ANSA: “Dal mese prossimo non potrò fare la spesa né pagare le bollette. Tutto ciò perché sarei occupabile, ma si dimentica che da noi il lavoro serio e vero non esiste. È ipocrita abolire il reddito senza aver prima assicurato ai percettori la possibilità di un impiego”.

Fonte immagine: rete internet.