Ottaviano, «Il Castello della Legalità»: anfiteatro nel Palazzo Mediceo e progetti per minori a rischio

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Luca Capasso
Salvatore Rianna

 La prima delibera del 2018 porta la firma del sindaco Luca Capasso e quella dell’assessore Salvatore Rianna (politiche sociali, fondi europei e patrimonio): un progetto esecutivo inserito nella programmazione del Por Campania per i finanziamenti europei 2014/2020 in merito all’avviso pubblico per gli interventi finalizzati al riuso dei beni confiscati alla criminalità. L’importo da finanziare è di un 1.146.485,10, somma con la quale si concretizzerà il programma di recuperare un’altra ala del castello, realizzando un anfiteatro nei giardini e dando il via ad un laboratorio teatrale per i minori a rischio.

  «Il Castello della Legalità», si chiama così il progetto varato con la prima delibera dell’anno dalla giunta comunale di Ottaviano. Ed è dedicato ai minori a rischio, a quei minori da settimane divenuti emergenza sociale. Le baby gang, gli episodi di criminalità minorile, il più recente a Pomigliano d’Arco, dovrebbero spingere le istituzioni a farsi carico – con famiglie e altri attori sociali –  delle situazioni di degrado sotto gli occhi di tutti, ad immaginare e lavorare affinché le città siano sempre più a misura di bambini e adolescenti.  Una risposta, già programmata prima di tutti i recenti focolai di criminalità minorile, arriva da Ottaviano dove la giunta del sindaco Luca Capasso e segnatamente l’assessore alle politiche sociali, fondi europei e patrimonio, Salvatore Rianna, ha varato un progetto che unisce politiche di recupero per minori a rischio e riscatto di un bene confiscato alla camorra. Appunto, da simbolo della camorra a vessillo di legalità: il Palazzo Mediceo che per un periodo, negli anni ’80, è appartenuto a Raffaele Cutolo, è emblema del riscatto cittadino. Ospita la sede del Parco Vesuvio, è meta di migliaia di turisti per i mercatini natalizi, vi si tengono corsi di formazione e manifestazioni culturali, poche settimane fa il sindaco, accanto al già procuratore antimafia Franco Roberti, riapriva il piano nobile del bene confiscato alla camorra.

Il sindaco Capasso accanto al Prefetto di Napoli
L’assessore Rianna con il consigliere Nando Federico

Ora, con la prima delibera di giunta del 2018 che porta le firme del sindaco Capasso e dell’assessore Salvatore Rianna, un altro tassello va al suo posto. È stato infatti approvato il progetto esecutivo di restauro funzionale dell’ala del Castello che sarà tra l’altro adibita a laboratorio teatrale per minori a rischio: 1.146.485,10 euro la somma occorrente. Il progetto, inserito nella programmazione del Por Campania per i finanziamenti europei 2014/2020, concorre all’avviso pubblico per gli interventi finalizzati al riuso dei beni confiscati alla criminalità, fino a esaurimento delle risorse finanziarie disponibili. Se tutto andasse come previsto, l’opera dovrebbe essere terminata entro il 2020. «Non ci si può preoccupare dei minori a rischio solo quando imprese scellerate che si fondano su situazioni di degrado lasciate a sé stesse finiscono in cronaca – dice l’assessore Rianna – legare le politiche per i minori a un progetto che recupera un’ulteriore ala del Castello un tempo simbolo di camorra, deve essere vanto per la città».  «Sarà riconquistata un’altra ala e nei giardini sorgerà un anfiteatro – aggiunge il primo cittadino – il progetto del laboratorio teatrale è quello con cui concorriamo ai finanziamenti ma non sarà il solo: il Castello è a disposizione di eventi sociali e culturali, pensati per il territorio».