Somma Vesuviana, operai dei servizi cimiteriali senza contratto, i sindacati incontrano il primo cittadino

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cimitero di somma

Ieri il rappresentante sindacale (FAILMS) degli  operai che tutt’oggi prestano servizio al cimitero comunale ha incontrato il sindaco per risolvere una situazione che dura da troppo. Salvatore Di Sarno avrebbe assicurato un suo interessamento e soluzioni a breve, ma gli operai – se una risposta non arrivasse entro giovedì – hanno annunciato lo stato di agitazione e «braccia incrociate» il che si tradurrebbe in una paralisi dei servizi cimiteriali.

Gli operai in questione sono gli stessi cui furono prorogati i termini dopo la scadenza del contratto dei servizi cimiteriali, ma dal 2 dicembre nessun documento o atto sembra esistere a giustificare la loro presenza nel cimitero comunale. Dal 2015 si prosegue di proroga in proroga e ora alcune persone rischierebbero la riduzione orario o addirittura il posto di lavoro. Ora si sono affidati ai sindacati e il sindaco Di Sarno, che li ha ricevuti, ha promesso di avviare tutte le azioni necessarie per risolvere il problema. Si tratta di salvare il salvabile, tenendo conto che gli operai sembrano davvero decisi ad incrociare le braccia in caso contrario, arrivando ad ipotizzare di non garantire finanche i servizi di sepoltura.

La questione parte dalla scadenza del servizio affidato al Gruppo I Cipressi, concessione che terminò a fine gennaio 2016. Il 9 febbraio si riaffidò il servizio alla stessa società per la durata di sei mesi, alle stesse condizioni del contratto di appalto. Il tutto nelle more dell’indizione di una nuova gara. Nel frattempo però, ad aprile 2016, entrava in vigore il nuovo codice degli appalti e fu necessario ripensare tutto, parliamo degli elaborati fin lì predisposti dagli uffici, al fine di indire una gara ad evidenza europea. Ma era necessario non interrompere un servizio pubblico essenziale, nel frattempo. Perciò, dal 1 agosto al 31 dicembre 2016, i servizi furono nuovamente affidati al gruppo I Cipressi agli stessi patti e alle stesse condizioni di prima. Occorreva intanto un nuovo piano finanziario e il capitolato speciale di appalto con il quale affidare i servizi cimiteriali per tre anni. Nel mentre si predisponeva il piano, fu avviata una procedura negoziata affidando i servizi per tre mesi a partire dal 1 gennaio 2017. Così fu, tramite la Cuc di Pomigliano d’Arco i servizi riandarono al Gruppo Cipressi. Il 14 marzo però il responsabile della posizione n. 4 del Comune di Somma Vesuviana indisse un’altra procedura negoziata e prorogò di un altro mese, fino ad aprile. La procedura non fu aggiudicata perché l’unica ditta offerente non presentò la documentazione richiesta. Il 15 marzo lo stesso responsabile di posizione indisse una procedura per appaltare i servizi cimiteriali per un anno, una procedura che si rivelò viziata e dunque non valida. Posto che per la concessione dei servizi pubblici è il consiglio comunale l’organo deputato a decidere in merito a modalità di gestione, un secondo funzionario (l’allora responsabile della posizione organizzativa n.3) intervenne, prevedendo la clausola sociale per il mantenimento dei livelli occupazionali per tutti gli otto lavoratori (a tempo parziale per trenta ore settimanali) procedendo inoltre ad un affidamento tramite procedura negoziata e prorogando nel frattempo il servizio alla ditta I Cipressi. Ancora due mesi di proroga, dunque, con operai destinati alla manutenzione ordinaria.

Si arriva così all’aggiudicazione provvisoria della gara la cui procedura era iniziata a giugno e proseguita ad agosto con una determina che ancora prorogava il servizio al gruppo I Cipressi nelle more dell’aggiudicazione. La procedura fu espletata, prendendo in considerazione 32 ditte abilitate. Il servizio fu aggiudicato alla ditta Giuli di Afragola.  Seguirono contestazioni, difficoltà oggettive per un passaggio di cantiere che doveva avvenire nel periodo di ferragosto nonché una richiesta dei dipendenti che data 17 agosto. Si convenne perciò di rinviare tutto al 4 settembre. Quel giorno si tenne una riunione in municipio tra la ditta uscente e quella aggiudicataria. I Cipressi e Giuli, quindi.  E si chiese a quest’ultima di produrre giustifica dell’offerta, atto che la ditta adempì quattro giorni dopo. Il 2 ottobre doveva avvenire il passaggio di cantiere ed è proprio qui che, come si suol dire, casca l’asino: il rappresentante della Giuli prende atto di non aver considerato che i lavoratori andavano assunti a tempo indeterminato e per questo motivo rinuncia all’ aggiudicazione del servizio. Delle altre ditte che avevano partecipato, una non aveva risposto alla richiesta di giustifica di un’offerta anomala, l’altra aveva sì presentato le giustifiche ma queste non erano accoglibili. Punto e a capo. Nuova aggiudicazione provvisoria per due mesi ancora al gruppo I Cipressi e  i lavoratori ancora nel limbo in attesa di un atto di indirizzo politico  per una gestione a  lungo termine.