Le statistiche sono ancora schiaccianti, non diranno tutto, ma forniscono, almeno per questa partita, una chiara idea di quello che è successo. 24 tiri del Napoli, 9 nello specchio della porta, contro i 5 del Torino, che riesce a tirare nello specchio solo 2 volte, in occasione del gol, e in occasione di una bella parata di Rafael. Contro un avversario inferiore le statistiche non potevano che essere a favore del Napoli, ma i nostri avversari riescono a metterla dentro alla prima occasione, come oramai succede sovente.
Troppe le palle sprecate dai nostri attaccanti nel primo tempo, Higuain e Insigne sbagliano l’impossibile. Arriva il loro gol su un fuorigioco attuato male (o forse c’era il fuorigioco?), grande tiro nell’angolino di uno che questi gol li sa fare, quel Quagliarella che non esulta, ma che verrà fischiato in occasione del giallo in occasione della sua tentata simulazione (ma forse era rigore). Dopo tutte le palle gettate lo sconforto e la rassegnazione sugli spalti regnava incontrastata. La dea bendata si era sbendata e aveva deciso che i tiri di quei tipi con la maglia azzurra non dovessero entrare in porta. Ma il Napoli c’è ed è arrembante, nel complesso 34 cross verso l’area avversaria. Su una bella palla dalla sinistra di Zuniga arriva il gol di Insigne, che non riesce a metterla dentro di piede, ma riesce con i suoi 163 cm a buttare la palla nel sacco. Belle le sue lacrime di rabbia e di gioia. Il secondo gol arriva dalla solita palla in profondita a tagliare l’area, questa volta di Insigne, che libera Callejon che segna con un tocco indecifrabile. La partita prosegue con una melina del Napoli e un finale che vede il Torino tentare di riacciuffare la partita. Tanta sofferenza, ma alla fine si vince la terza partita consecutiva.
Il giudizio è positivo su quasi tutti gli uomini. Sottotono Higuain e Mertens, gli altri, ognuno con i propri limiti, lottano e tutti meritano la vittoria. Continuo a vedere un ottimo Koulibaly, ancora incerto in alcune occasioni, ma è il nostro migliore difensore, forte, bravo nell’anticipo, bravo a sradicare la palla dai piedi dell’avversari, e uno che non ha paura di proporsi palla al piede. Un buon Inler, che guida bene il centrocampo, coadiuvato prima da Gargano e poi da David Lopez, che fanno il loro lavoro. Davanti Insigne sbaglia due palle, ma segna e regala un assist a Callejon, è promosso. Che dire di Callejon, tanto sacrificio, e che feeling con il gol.
Un commento speciale lo merita Michu. I tanti mesi di inattività si vedono, prima della sostituzione era allo stremo, è apparso molto lento, e non so se in condizioni fisiche normali possa fare qualche scatto in più. Ma mi ripeto, cresce partita dopo partita, e fa 3 buone cose: 1) un recupero di palla servendo Insigne, che sbaglia, 2) fa una sponda per Insigne, che ancora sbaglia, 3) un bel colpo di testa che impatta la traversa. Non è un fuoriclasse, ma continuo a pensare che quando sarà in piena forma sarà utile alla causa.
L’unica preoccupazione che ho è legata al portiere. Rafael è bravissimo tra i pali, oggi fa una bella parata sulla sua sinistra. Ma sulle palle alte che arrivano non dà quella sicurezza di cui questa difesa ha bisogno. Ma il brasiliano è giovane, deve continuare a lavorare, e migliorare sia tecnicamente sia in fiducia.
Il pubblico è più sereno e si spera che i risultati risanino totalmente un rapporto tifosi-squadra che è fondamentale. Il mister e la squadra stanno lavorando, e il periodo nero sembra superato. Ora bisogna continuare su questa strada. Speriamo che la dea bendata si ribendi e che ogni tanto si ricordi di aiutare anche noi. Non chiedo tanto, ma una palla deviata in rete da un difensore avversario o performance normali dei portieri avversari, che entrano in campo in Zamora-mode.
Crescenzo Tortora
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