Giovane colpito da malore in chiesa, salvato in farmacia

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cropped view of pharmacist scanning medicine with barcode reader

Malore improvviso in chiesa, salvato grazie a un pronto intervento in farmacia

Attimi di paura a Casalnuovo, dove un uomo di circa quarant’anni ha rischiato la vita a causa di un arresto cardiaco improvviso. L’episodio si è verificato all’interno della Chiesa di San Biagio, situata lungo il Corso Umberto, mentre la vittima era impegnata in una conversazione con il sacerdote del luogo.

Durante il dialogo, l’uomo ha iniziato ad avvertire dolori intensi al torace, accompagnati da un forte senso di malessere generale e sudorazione fredda. Comprendendo la gravità della situazione, il parroco don Mario ha immediatamente richiesto soccorso alla vicina farmacia “Padre Pio”.

Qui, i farmacisti Stefano Muzi e Mario Chiacchio, entrambi giovani professionisti formati per fronteggiare emergenze sanitarie, si sono attivati in tempi rapidissimi. Grazie all’adesione della farmacia a un innovativo programma di assistenza, è stato possibile eseguire subito un elettrocardiogramma, che ha evidenziato chiari segni di un problema cardiaco in corso.

Il tracciato è stato trasmesso in tempo reale a una centrale di telemedicina situata a Chieti, dove un cardiologo ha confermato la diagnosi: infarto acuto. A quel punto, è stato avviato il protocollo d’emergenza, e i sanitari del 118 hanno trasportato d’urgenza il paziente all’ospedale Villa dei Fiori di Acerra. Lì, l’uomo è stato immediatamente preso in cura dal reparto di cardiologia, inserito nella rete ospedaliera dedicata ai casi di infarto.

Il pronto intervento e la sinergia tra il parroco, i farmacisti e il personale medico hanno permesso di salvargli la vita, evitando conseguenze irreparabili. L’episodio ha acceso i riflettori sull’importanza della formazione del personale sanitario anche al di fuori degli ospedali e sull’efficacia dei nuovi servizi offerti dalle farmacie, che sempre più spesso rappresentano un punto di riferimento per la salute dei cittadini.

Un caso che evidenzia quanto possa fare la differenza una rete di soccorso ben organizzata, capace di garantire risposte immediate anche in contesti non ospedalieri.