Consegna di droga a Somma bloccata dal traffico del Giro d’Italia. I retroscena dell’inchiesta sui narcos vesuviani

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Somma Vesuviana – Le consegne di droga del gruppo criminale operante tra Nola e i comuni vesuviani hanno subito un rallentamento inaspettato nel maggio 2023: il passaggio del Giro d’Italia a Somma Vesuviana ha creato disagi nella distribuzione degli stupefacenti. I pusher, abituati a un sistema di consegna efficiente e ben organizzato, si sono trovati a dover modificare i loro percorsi per aggirare le strade chiuse e i controlli intensificati.

Le intercettazioni svelano la preoccupazione degli spacciatori. Uno di loro, resosi conto delle difficoltà, ha suggerito ai clienti di spostarsi all’uscita di Somma per ritirare la droga, aggirando così il blocco imposto dalla corsa ciclistica. Questa situazione ha evidenziato come il gruppo fosse strutturato per garantire un servizio costante, ma non immune agli imprevisti.

La rete e i ritardi nelle consegne

Il gruppo, guidato da Raffaele Giugliano e dalla sua compagna Pasqua Teodosio, gestiva una fitta rete di pusher che operavano tra San Gennaro Vesuviano, Ottaviano, Nola e comuni limitrofi. La droga, principalmente crack, cocaina e hashish, veniva consegnata a domicilio in fasce orarie prestabilite, con particolare attenzione a eludere i controlli delle forze dell’ordine.

 

Tuttavia, eventi straordinari come il Giro d’Italia hanno messo in crisi il sistema. Le limitazioni alla viabilità hanno costretto il gruppo a rivedere le strategie di distribuzione, causando disagi ai clienti e ritardi nelle consegne. Un episodio che dimostra come persino la criminalità organizzata possa trovarsi in difficoltà di fronte a situazioni impreviste.

Intercettazioni e il rapporto con i clienti

Le indagini hanno rivelato anche dinamiche particolari nel rapporto tra pusher e clienti. In un’intercettazione, un acquirente noto come “Drago” chiede una dose di crack per il suo compleanno e riceve in risposta un’offerta speciale: “100 euro per la droga richiesta più il mio regalo a fianco, cotto sempre”.

Nel corso dell’operazione, è emerso anche il lato umano dei pusher. Una donna, consapevole del rischio di essere arrestata, confida a un complice la sua paura per il futuro dei figli: “Se vado via, tu non inizi a fare il furbo con me. Mantieni i miei figli, a me non importa più”.

L’inchiesta e gli arresti

Le indagini, condotte dai Carabinieri di Nola, Torre Annunziata e Boscotrecase, hanno portato all’emissione di misure cautelari per 10 persone, accusate di associazione finalizzata al traffico di droga, detenzione di stupefacenti, porto abusivo di armi e ricettazione. Gli indagati in totale sono 24 ma 14 non hanno avuto alcuna misura. L’operazione si inserisce nel quadro di un’inchiesta più ampia, avviata già nel 2022, e si basa su intercettazioni telefoniche, ambientali e sequestri effettuati su strada.

Ecco i nomi degli indagati:

Carcere per Fabio Ammendola, Giuseppina Catapano, Raffaele Giugliano, Domenico Guastafierro, Giuseppe Perrotta, Pasqua Teodosio. Domiciliari per Ferdinando La Gatta, Rosa Liberti, Armando Tammaro e Luciano Mancino

L’operazione ha smantellato una rete capillare di spaccio che garantiva un servizio di consegna efficiente, ma che ha dovuto piegarsi di fronte agli imprevisti della viabilità cittadina.