Il progresso tecnologico ha comportato un aumento dell’utilizzo degli strumenti digitali (televisione, cellulari, tablet, computer, videogiochi) sia negli adulti che nei bambini, interessando questi ultimi in modo prolungato fin dall’epoca prescolare.
Se da un lato la causa va ricercata nel progresso, dall’altro invece bisogna andare ad analizzare le modalità affettive-pedagogiche adottate da molti genitori, i quali, sempre più frequentemente, utilizzano i dispositivi multimediali come strumento per calmare e distrarre i bambini, oppure come supporto per gestire il loro comportamento.
Qualunque siano le cause, gli effetti dannosi della sovraesposizione alle tecnologie digitali sono ormai accertati da molteplici studi, i quali hanno evidenziato come il prolungato e precoce utilizzo possa influenzare negativamente lo sviluppo del bambino.
Nello specifico gli effetti negativi riguarderebbero prevalentemente:
– Aumento dei tassi di obesità e di comportamenti sedentari;
– Dolore posturale soprattutto nella regione collo e spalle e precoci cefalee;
– Alterazioni del ritmo sonno-veglia, con difficoltà di addormentamento per l’eccessiva esposizione alle luci chiare;
– Problematiche visive come secchezza e fatica oculare per utilizzo a distanza ravvicinata del piccolo schermo led;
– Ritardo dello sviluppo cognitivo, in particolare dell’acquisizione di competenze di problem solving, causato dall’impoverimento di esperienze dirette e concrete a cui il bambino è esposto;
– Ritardo dello sviluppo delle competenze socio-relazionali soprattutto con il gruppo di pari.
Per tali ragioni, la Società Italiana di Pediatria ha stilato un documento ufficiale sull’utilizzo dei media device (cellulare, smartphone, tablet, pc, ecc.) nei bambini da 0 a 8 anni di età, raccomandando l’astensione dall’uso:
– nei bambini di età inferiore ai 2 anni;
– durante i pasti;
– 1 ora prima di andare a dormire;
– per la visione di programmi con contenuti violenti;
– come un “pacificatore” ideale per mantenere calmi i bambini in luoghi pubblici;
e di limitare l’esposizione:
– a meno di un’ora al giorno, per i bambini di età compresa tra i 2 e i 5 anni;
– a meno di due ore al giorno, per i bambini di età compresa tra i 5 e gli 8 anni;
Dunque le interazioni spontanee tra bambino e genitore rappresenteranno sempre la migliore strategia per una crescita sana.
Scritto da: Dott.ssa Simona Cardamone, neuropsicomotricista e terapista ABA.