Strada Statale 268, l’incendio fantasma

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Uno dei tanti incendi lungo la statale, intervengono la Polstrada ed i Pompieri ma l’incendio non si trova. Assente la Polizia locale di San Giuseppe Vesuviano.

Venerdì 30 agosto ore 20, il sole è appena tramontato dalla Statale del Vesuvio si vede tutta la Valle del Sarno, quando alla fine del rettilineo che immette sull’uscita San Giuseppe Vesuviano Sud si staglia un pennacchio nero, segnalando che un grosso incendio sta per terminare.

Partono subito le solite telefonate d’emergenza: Vigili del Fuoco e Polizia locale di San Giuseppe Vesuviano, entrambi rispondono che provvederanno. Da uno sguardo più attento si evince che gli incendi sono più di uno, sia sulla scarpata che sul fondo del terrapieno. Uno di questi è originato sicuramente da rifiuti industriali, il miasma irrespirabile è una prova inappellabile. Siamo all’altezza dell’area detta Contrada Beneficio, da decenni elevata a discarica ed inceneritore per i rifiuti: iniziò l’amministrazione di Ivan Casillo che nel 2001 costruì un sito di stoccaggio a valle della statale e continuò l’amministrazione Ambrosio fino a che la Procura della Repubblica di Nola mise l’area sotto sequestro.

Ma oramai la strada era aperta e chiunque avesse materiale industriale o rifiuti urbani da scaricare sapeva dove andare. L’ultimo sequestro dell’area è avvenuto nel gennaio del 2014 ad opera della Guardia Forestale con un’operazione finita sui Tg nazionali. Tutti questi sequestri più le telecamere ed i pattugliamenti ad opera della Polizia Locale di San Giuseppe Vesuviano non hanno mai ostacolato, seriamente, smaltimenti ed incendi illegali. Passano i minuti ma non interviene nessuno. Solo alle 20,30 succede una cosa inaspettata: interviene una macchina della Polstrada, gli agenti scendono pensando ad un guasto ma appena capiscono il motivo per cui siamo fermi sulla stretta banchina d’emergenza ci aggrediscono alla stregua di un criminale che mette in pericolo la pubblica incolumità.

“Vuole provocare un incidente! – urla uno di loro – Non vede che la strada è priva di corsia d’emergenza? Favorisca i documenti, lei è in contravvenzione!”. Cerchiamo di spiegare di aver preso tutte le precauzioni e che poi è dovere di chi chiama un numero di emergenza aspettare i responsabili sul posto ma solo quando li informiamo che il verbale sarà pubblicato su tutti i media disponibili cambiano atteggiamento e decidono di darci il cambio e di aspettare loro i Vigili del Fuoco.

Ci allontaniamo come ordinato dagli uomini della Polstrada e notiamo che solo cento metri più avanti vi è il luogo dove abitualmente una volante della stradale sosta per usare il Telelaser e beccare gli automobilisti che vanno oltre il limite di velocità. Vien da sé pensare che per fare le contravvenzioni il posto è sicuro mentre per segnalare l’incendio dei rifiuti si mette a rischio la vita delle persone. Un ragionamento che non fa una grinza. Restiamo in zona e chiamiamo ripetutamente il Comando Polizia locale di San Giuseppe Vesuviano ma non risponde nessuno. Risponde invece l’assessore al ramo, Tommaso Andreoli, che nonostante fosse a casa si attiva immediatamente per chiamare il funzionario in servizio per capire cosa stesse succedendo. Nel frattempo la volante della Stradale abbandona il campo.

Solo alle 21,10 arrivano ben due camion dei pompieri, uno da Castellammare di Stabia e uno da Nola (fonte centrale operativa 115) ma non riescono a trovare il punto esatto dell’incendio visto che sono passate settanta minuti dal primo allarme e che oramai il buoi ha coperto tutto. E’ rimasta solo la forte puzza, mossa dallo spostamento d’aria dei tanti veicoli in transito. L’appuntamento è al prossimo incendio, perché in Contrada Beneficio si continuerà a scaricare fino a quando nella zona vi saranno aziende che produrranno in nero e che quindi non possono liberarsi legalmente dei rifiuti, con buona pace dei proclami sulla legalità del sindaco Catapano e dei tanti decreti legge prodotti da Governo e Parlamento, per mettere la parola fine sulla Terra dei Fuochi.