“Stop ictus”: a Saviano la terza tappa della campagna di prevenzione contro l’ischemia celebrale

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Si rinnova l’appuntamento con la prevenzione contro l’ictus celebrale. Dopo l’esordio a Nola e la seconda tappa a Palma Campania, il team medico guidato dal dott. Pasquale Scala, sarà in piazza a Saviano.

Continua il “tour campano” della campagna di prevenzione contro l’ictus celebrale, patologia che colpisce un numero sempre maggiore di cittadini, a tal punto che la nostra regione è maglia nera in Europa per il numero di casi registrati. Un dato di fatto che ha spinto il team medico dell’Asl Napoli3Sud, guidato dal dottor Pasquale Scala, responsabile del Reparto di Neurologia dell’Ospedale Santa Maria della Pietà di Nola, a scendere in piazza, eseguendo screening gratuiti per valutare la predisposizione dei potenziali pazienti all’insorgenza di tale tipo di malattia.

E dopo il forte riscontro di pubblico registrato prima a Nola e poi a Palma Campania, “Stop ictus”approda a Saviano. L’appuntamento è per domani in “Piazza 11 agosto 1867”, dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19. A darne notizia al nostro giornale, lo stesso dott. Pasquale Scala, promotore dell’iniziativa insieme al direttore sanitario dell’Ospedale Santa Maria della Pietà di Nola, dott. Luigi Stella Alfano, in collaborazione con il club Rotary Nola Pomigliano, e l’Alice Campania.

“Domani domenica 4 maggio, è prevista la terza giornata della campagna di prevenzione contro l’ictus celebrale. Vista la notevole risposta di pubblico registrata nel corso dei primi due appuntamenti, prima a Nola e poi a Palma Campania, abbiamo deciso di riprovarci”, annuncia il dott. Scala, soddisfatto della rinnovata coscienza cittadina, ora più che mai convinta dell’importanza di simili iniziative: “La gente ci sostiene, appoggia la nostra campagna, ne condivide l’intento. Del resto in alcuni casi i nostri esami ci hanno permesso di scorgere alti rischi per il paziente e di intervenire tempestivamente, evitando conseguenze drammatiche. Quindi, noi riteniamo che la prevenzione è l’unica arma efficace contro l’ictus celebrale”.

Idea probabilmente non condivisa dalla Regione Campania, che come ribadisce il dott. Scala, “continua ad essere muta rispetto alla gestione dell’assistenza per i malati di ictus, sia per quanto riguarda la mancata esecuzione della legge che predispone l’assegnazione dei posti letto per i pazienti affetti da tale tipo di patologia, sia in merito all’assistenza territoriale sotto forma di the service. Quindi, noi veniamo incontro ai cittadini evitando costi onerosi alla Sanità, e ci riusciamo con la prevenzione”.

Come si svolgerà la terza giornata di prevenzione contro l’ictus?
“Domani avremo una sede, che è la piazza 11 agosto 1867 di Saviano, negli spazi antistanti il comune. Ci sarà un team specializzato che accoglierà tutti coloro che abbiano intenzione di sottoporsi a questa batteria di test, comprendenti anche prelievo venoso ed ecografie per la diagnosi di placche alle carotidi. I cittadini devono rispondere con serenità, perchè è necessario che siano consapevoli dell’importanza della possibilità che noi diamo loro, invitandoli a sottoporsi ad un cheek up vascolare che può informare sul rischio di ammalarsi di ictus. Possibilità che non è eccessivo definire “isolata”, se consideriamo che l’ischemia celebrale solo di rado è oggetto di campagne preventive”.

Quali saranno le prossime tappe?
“Il 18 maggio saremo a Somma Vesuviana, e contiamo di chiudere la campagna di prevenzione di quest’anno nel luogo del nostro esordio, a Nola. Quello che ci spinge a continuare è la forte riposta dei pazienti, che ci hanno permesso di mettere in evidenza, dati alla mano,quanto forte sia il rischio di ammalarsi di ictus per i cittadini campani. I nostri esami hanno infatti rilevato la presenza di sostanze pericolose nel sangue, che predispongono all’insorgenza di ischemia. Infine, una novità. Da domani, grazie alla disponibilità di alcuni colleghi della Federico II di Napoli tra cui il dott. Domenico De Lucia, ci sarà la possibilità di screenare i cittadini anche dal punto di vista genetico, rendendo dunque più completo il check up preventivo”.