Carmine Esposito è stato arrestato sabato 14 dicembre. Dopo questo duro colpo per la comunità, siamo scesi in piazza ad ascoltare la voce dei cittadini.
Incredulità, sbigottimento, rabbia. Sono queste le reazioni di imprenditori, commercianti, associazioni e cittadini sull’arresto del sindaco di Sant’Anastasia, Carmine Esposito, accusato di concussione.
Siamo stati in giro ad ascoltare la voce della gente, colpita dalla notizia. Molti dei commercianti intervistati hanno tracciato in maniera positiva la personalità del sindaco “sempre molto disponibile con il pubblico, a contatto con scuole, imprenditori e commercianti” ed il suo operato in tre anni e mezzo di governo. “L’operato del sindaco è da 10 e lode”, ha chiosato un ottico il cui negozio è molto accorsato, sottolineando: “Negli ultimi anni non ho mai visto un paese risorto come questo. Sono dispiaciuto e mortificato, non sono convinto che abbia potuto fare una cosa del genere. L’unico che ha cambiato in positivo il paese è Carmine Esposito che stimavo e stimo tuttora. Spero che quanto accaduto sia un fuoco di paglia; certo è che se davvero fosse colpevole allora vuol dire che non bisogna avere più fiducia di nessuno”.
Sulla stessa lunghezza d’onda le dichiarazioni di un commerciante che da oltre 60 anni vende prodotti alimentari nella cittadina vesuviana: “Ho molti dubbi sulla vicenda: non so se abbia davvero fatto questo oppure se sia stata una macchinazione ai suoi danni. Fatto sta è che il sindaco sta guidando verso una positiva prospettiva il paese ed è stato l’unico primo cittadino che si è sempre messo a disposizione, in maniera del tutto spontanea e disinteressata”. “Non ho nulla da dire sull’operato del sindaco, sono scosso da quanto accaduto – ha dichiarato un negoziante di scarpe – Non sono di Sant’Anastasia ma è lampante di quanto questo paese sia pulito, ordinato e disciplinato”.
Senza mezzi termini è stata la posizione di un giovane imprenditore: “Sono rimasto sbigottito dall’arresto del sindaco, certo non avrei mai immaginato una cosa del genere. In questi tre anni di governo ho visto strade pulite ed asfaltate ma i veri problemi a mio avviso sono altri: c’è la disoccupazione che cresce sempre di più, la Tares che è aumentata molto e poi ci sono tante cose che non andavano bene. Mi riferisco allo sperpero di denaro per manifesti, volantini e bilancio in piazza, per non parlare poi degli abusi fatti da qualche locale aperto di recente”.
Delusa, inoltre, una commerciante locale, proprietaria di un negozio che vende alimenti dolci e salati: “Ci ha messo la vergogna in faccia”. Non ha voluto esprimersi in merito, invece, uno dei due proprietari di un bar molto frequentato dal sindaco e dal suo entourage in particolare nei primissimi tempi della sua elezione, farfugliando la labile scusa della “troppa gente da servire”. Abbiamo ascoltato anche qualche esponente del mondo dell’associazionismo che però non ha avuto tanta voglia di parlare a differenza di un noto letterato che ci ha dichiarato testuale:
“Nonostante gli iniziali pregiudizi, questo sindaco è andato avanti con una certa determinazione e positività. Personalmente non mi sento di valutarlo negativamente; può aver avuto modi un poco “bruschi” nei confronti di alcuni o tanti (per quel che ho sentito dire), ma questo è un altro problema; anche per la cultura, per quel poco che riesco a fare qui a Sant’Anastasia, e soprattutto per il Premio di Poesia (ricordo che è stato istituzionalizzato proprio da questa Amministrazione…), è sempre stato piuttosto presente. Altri aspetti, per la verità, esulano dal mio contesto di conoscenze e frequentazioni, sia politiche che partitiche. Al di là di quello che è successo, e me ne dispiace, sia per lui come persona, sia per noi come cittadini che non meritano una “ricaduta” di immagine così negativa, credo che questo sindaco tutto sommato abbia risposto bene alle nostre esigenze”.
I cittadini, anche loro scossi dall’accaduto, si dividono in commenti contrastanti, talvolta di ammirazione ed il più delle volte di rabbia nei confronti del sindaco Esposito. “In tre anni sono stati apportati dei miglioramenti notevoli al paese e poi era una persona molto vicina al popolo. Se ha sbagliato deve pagar e se così fosse sarebbe una grande delusione perchè è stato un sindaco attento e disponibile”, ha commentato una coppia di coniugi, lui operaio e lei insegnante. “Certo che dai suoi modi arroganti non mi meraviglia più di tanto, anche se la cosa dispiace parecchio. Ne esce molto male da questa situazione il paese e la comunità tutta”, ci dichiara un dipendente statale mentre qualche signora ha detto:
“Sinceramente a me non importa proprio nulla, so solo che certa gente non si accontenta mai di ciò che ha e vuole sempre di più. In barba a chi non riesce a mettere in tavola nemmeno un piatto di pasta”.
Sul fronte più strettamente politico e istituzionale, la notizia di queste ore riguarda le dimissioni del sindaco, protocollate stamane alle 10,30. La normativa prevede che il primo cittadino ha venti giorni di tempo per ritornare indietro sulla propria decisione. Il caso contrario comporta lo scioglimento dell’amministrazione comunale e il commissariamento dell’Ente.
La situazione quindi, sembra procedere verso l’epilogo, dopo aver conosciuto lo shock dell’arresto e le indagini conseguenti. Giusto sabato sera, (foto), i Carabinieri di Castello di Cisterna hanno perquisito il gabinetto del sindaco e la sala giunta. “L’esito della perquisizione è stato negativo, per cui nessun faldone di atti è stato portato via dai carabinieri”, si legge nel comunicato diramato dal Comune ma c’è chi giura di aver visto i militari dell’arma caricare nel cofano della loro Fiat Punto un bel po’ di scartoffie.