Via G. di Luggo continua a subire la pressione della sosta selvaggia. La Commissione Prefettizia non interviene ma pretende il pagamento del Passo Carrabile.
Polizia Locale di piazza Elena D’Aosta,una voce femminile risponde: ” …subito interveniamo…”. Alle ore 14,05 nuova chiamata d’emergenza,questa volta a rispondere è una voce maschile e alle proteste per il mancato intervento chiarisce: “Io sono appena entrato in servizio, non so con chi avete parlato, ma ora tutto il personale è in pausa, riprendiamo alle 16,30. Click”.
Per capire cosa sia successo bisogna fare un passo indietro. La chiamata alla Polizia Locale era riferita alla sosta selvaggia di alcuni veicoli abbandonati dai loro proprietari davanti agli ingressi dei fabbricati in via Di Luggo in prossimità della locale struttura sanitaria (foto). I residenti, che convivono con questo problema da oramai 12 anni, hanno chiamato come al solito il comando Polizia Locale agli ordini del Dott. Ciro Cirillo convinti di avere l’intervento di un veicolo dei caschi bianchi, ignari del fatto che avrebbero dovuto fare prima i conti col cambio turno.
In quel caso, chi ha risposto a telefono ha finto di accettare la chiamata di soccorso e poi ha lasciato il posto di lavoro senza avvisare il personale in arrivo, cosicché, i cittadini che si erano affidati allo Stato per risolvere il problema, sono stati letteralmente scaricati in mezzo alla strada.
Inutile denunciare l’accaduto alla Magistratura perché, ci racconta un residente, “… anni fa mi rivolsi ad un avvocato per un caso simile e il giudice in meno di una settimana archiviò il tutto dicendo che non era reato”. Con questi precedenti molti residenti si girano dall’altra parte e aspettano pazientemente che queste persone facciano con comodo le loro faccende per poter entrare in casa.
Per quasi un decennio l’Amministrazione Ambrosio, sciolta d’autorità dal Consiglio di Stato lo scorso 17 gennaio 2011 per infiltrazione camorristica, non ha mai preso alcun provvedimento per arginare il fenomeno, anzi ha rimosso anche alcuni segnali di divieto su via Aielli per agevolare la sosta selvaggia. Questa situazione determina il blocco totale della circolazione con code chilometriche.
La Commissione Straordinaria che gestisce il Comune di San Giuseppe Vesuviano a seguito dello scioglimento, dal canto suo ha fatto ben poco per ristabilire un minimo di decenza nella circolazione, fatta eccezione per alcuni raid della Polizia Locale e la conseguente applicazione di decine di contravvenzioni. Poi, non si è visto altro. Nessun intervento strutturale è stato messo in atto, nessuna politica di gestione dei flussi veicolari è stata programmata, nemmeno la cosa più semplice è stata presa in considerazione: un tavolo pubblico fra Amministrazione, residenti e proprietà della struttura sanitaria per organizzare una gestione del flusso dei veicoli diretti appunto agli ingressi della clinica. Nonostante tante denunce scritte e protocollate al Comune.
Ma da una ricerca più approfondita abbiamo scoperto che la Commissione Straordinaria qualcosa ha fatto per risolvere il problema: ha pensato bene di tassare i passi carrabili. E precisamente con la delibera n. 176 del 24/06/2011 ha istituito la tassa,100 euro a porta, il 27 febbraio 2012 ha dato l’ultimatum concedendo 30 giorni per mettersi a posto e alcune settimane fa ha inserito nelle priorità dei servizi del personale della Municipale proprio il controllo dei Passi Carrabili. E dato che nessuno aveva ottemperato all’ordinanza prefettizia è stato semplice per caschi bianchi beccare tre trasgressori, a via Roma, e appioppargli un bel verbale da 159 euro cadauno per violazione all’articolo 22 C.d.S. Ma dato che le finanze del nostro povero comune languono si è pensato bene di riconfermare le tariffe per i passi carrabili anche per il 2012 (delibera C.S. n. 298 del 28/06/2012) tanto i Sangiuseppesi pagano in silenzio qualsiasi imposizione, comprese quelle più estrose.
Però, dover pagare il Passo Carrabile in quella che la Città del Commercio, è molto di più di un idea “ estrosa”, ha il sapore di una beffa. Basta fare un giro per il centro per rendersi conto che ovunque vi sia un attività commerciale fiorente si crea subito la sosta selvaggia dovuta alla cronica mancanza di spazi ma anche alla totale assenza di senso civico in gran parte dei cittadini e pensare di risolvere il tutto imponendo alle vittime di pagarsi l’ingresso in casa significa vivere in un’altra dimensione, specialmente se poi il Comune non possiede nemmeno un carro rimozione in grado di agire in pochi minuti. Giusto per la cronaca, un dato statistico: il tempo medio di una rimozione è di circa 60 minuti quello di un veicolo in sosta selvaggia è 20 minuti.