LA SCOMMESSA DEL CAIVANO ARTE: MUSICA CONTRO IL DEGRADO

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In chiusura del primo anno del Caivano Arte Musica, il direttore artistico del progetto, Mauro Seraponte, e il direttore artistico del Teatro, Nicola Castaldo, raccontano la loro sfida: proposte artistiche di qualità in periferia.

C’è un teatro che porta musicisti di qualità, e talvolta di richiamo internazionale, a esibirsi nell’estrema periferia della metropoli campana. Nella sola stagione 2010-2011, si sono alternati, nomi come i francesi Ulan Bator o i londinesi Daemonia Nymphe. Il luogo è l’auditorium Caivano Arte, un piccolo miracolo in questo lembo non troppo valorizzato dell’infinita banlieue tra Napoli e Caserta. Qui, ieri sera (sabato 13 marzo, ndr), è stato presentato, con un affollato concerto, il primo disco degli R&Fusion, promettente band campana che si muove tra jazz e canzone d’autore. Il titolo del lavoro è “Dalla Terra dei fuochi”: un titolo che sintetizza bene la scommessa dei curatori di questo spazio. Abbiamo incontrato Nicola Castaldo, che del Caivano Arte è direttore artistico, e Mauro Seraponte, che ne cura il cartellone musicale.

Come parte il progetto Caivano Arte Musica?
Mauro: il progetto nasce quando ci siamo incontrati, circa un anno fa durante il Caivano Arte Fest.
Nicola: …io avevo intenzione di iniziare un nuovo progetto dedicato alla musica, quando ci siamo incontrati ho trovato in lui il referente per questa nuova attività. Il progetto è quello che si è visto in queste serate: un format di musica e arte. Ogni serata prevede non solo un concerto, ma anche una mostra, il coinvolgimento di tante realtà. L’intento è quello di coniugare spettacolarità e cultura al fine di contribuire stabilmente alla realizzazione di un’offerta musicale sempre più consapevole e identificata per la provincia di Napoli, anche se proiettata oltre i confini regionali.
Mauro: quello che vogliamo fare è proprio questo: portare buona musica sul territorio, con artisti che offrono una musica di qualità.

Nicola: per noi è stata molto importante anche la politica del prezzo. Vogliamo sempre venire incontro alle esigenze di chi è economicamente svantaggiato, così il prezzo dei biglietti del festival è molto basso, alla portata di molti. Anche perché il pubblico di riferimento è molto giovane e spesso uno studente non può permettersi un biglietto dal costo elevato.
Mauro: questo teatro è uno spazio che offre molto agli artisti che vengono ospitati. Qui ad esempio hanno girato il video che è in uscita, gli Ulan Bator, gruppo francese, che ha suonato sul palco dell’Auditorium Caivano Arte il 26 novembre scorso.
Nicola: una cosa a cui noi teniamo particolarmente è l’ospitalità, trattiamo gli artisti come tali.

Come è stato seguito il progetto dal pubblico?
Mauro: certo Caivano non è Napoli. Il pubblico è pigro ed è difficile portarlo in periferia. Siamo soddisfatti però della risposta che ha dato alla nostra proposta culturale. Molti sono venuti perché interessati ad una serata ma poi sono tornati e in più hanno portato altri amici, così il pubblico è aumentato gradualmente. Ci siamo conquistati la loro fiducia offrendo qualità. Il concerto di stasera credo che faccia concorrenza a locali come il Duel Beat. Certo è fondamentale il lavoro di promozione che fa il gruppo di musicisti, il pubblico musicale è poco numeroso…
Nicola: una volta c’era l’impresario, ora sono gli stessi gruppi ad autopromuoversi, è difficile trovare qualcuno che scommetta su di te. Oggi non si produce più.

Parlando del pubblico, quale è il rapporto dell’Auditorium con il territorio?
Nicola: paradossalmente riusciamo a coinvolgere persone che vengono da Napoli e da tutta la provincia limitrofa, ma non un pubblico locale. Gli abitanti di Caivano non sentono ancora loro questo teatro. Sottovaluta l’offerta, non sono ricettivi, eppure la promozione fatta è la stessa qui e in città. Abbiamo il teatro aperto al pubblico per 200/250 giornate all’anno con tante attività: un cartellone teatrale, un cartellone per le scuole, danza, musica solo che i cittadini restano ancora diffidenti. Per riallacciare un rapporto è stato fatto un grande investimento sul cartellone, riuscendo a portare nomi importanti, per farne solo uno per il 2010 Enzo Moscato. Ma la quantità degli abbonamenti rivela una percentuale molto bassa di cittadini di Caivano. Siamo convinti però che il rapporto migliorerà.

Le attività per avvicinare i cittadini al teatro sono molte. Facciamo dei laboratori teatrali per le scuole e per il Parco Verde. Anche coinvolgere le compagnie amatoriali è un’attività importante in questo. Queste compagne sono radicate sul territorio e hanno la capacità di portare a teatro delle persone che forse non faranno mai parte di un pubblico teatrale, ma almeno hanno un occasione nella vita per avvicinarsi. Così anche per gli spettacoli più popolari: portano a teatro un pubblico non educato al teatro, ma offrono l’occasione di avvicinare ed educare a come si sta a teatro…

Le prospettive per la prossima edizione del Caivano Arte Musica?
Mauro: quello che vogliamo offrire è questo: musica di qualità. Siamo in chiusura di questa edizione e presto inizieremo a lavorare per la prossima.

Per seguire le attività del Caivano Arte: www.auditoriumcaivano.it; e-mail: caivanoarte@libero.it