Riceviamo e pubblichiamo:
Tra gli appuntamenti più attesi del Natale pomiglianese torna il Presepe Vivente, realizzato dal Gruppo Teatrale I Jocundi sotto la direzione artistica di Luigi De Simone.
L’evento si terrà domenica 21 dicembre alle ore 19:00, lungo Corso Vittorio Emanuele, ed è organizzato dalla Pro Loco con il finanziamento dell’Amministrazione della Città Metropolitana di Napoli.
Un percorso scenico e narrativo capace di coinvolgere cittadini e visitatori in un’esperienza suggestiva, rievocando atmosfere, tradizioni e valori profondamente radicati nella comunità. Un invito a partecipare e a condividere uno dei momenti più simbolici e identitari delle festività natalizie. Pomigliano si illumina di gioia.
«Andrà in scena un presepe fortemente legato all’evento religioso della Natività. Il percorso, composto da sei scene prevalentemente bibliche, accompagnerà il pubblico nel Cammino di Betlemme attraverso la figura di Maria, l’attesa, la nascita e l’incontro dei Magi. Un racconto essenziale e intenso che richiama il cuore del Natale cristiano: un momento di raccoglimento e contemplazione, pensato per restituire il senso autentico dell’Attesa e della Venuta»,
ha dichiarato in conferenza stampa, svoltasi questa mattina nella prestigiosa Sala delle Capriate, il dott. Luigi De Simone, direttore artistico e anima della manifestazione.
«Il Presepe Vivente di Pomigliano si arricchirà di ulteriori scene, ampliando lo sguardo sul significato universale dell’Incarnazione: un Dio che viene per tutti, calato nella storia e nella vita reale di un popolo fatto di persone semplici, di uomini e donne che soffrono, lavorano, sperano e gioiscono. Scene di vita quotidiana, di mestieri, arte e relazioni si intrecciano alla dimensione sacra per raccontare un messaggio che attraversa i secoli»,
afferma Giovanni Russo, vulcanico Assessore alla Cultura.
«Accanto a questo, una scena di denuncia pone lo spettatore di fronte a una riflessione attuale e necessaria: in un mondo che spesso fatica ad accogliere il messaggio di salvezza, il presepe diventa strumento di interrogazione, mostrando come oggi, più che mai, quel messaggio venga talvolta ignorato o rifiutato»,
sono le parole del dott. Ferdinando Rasino, impegnato nel supporto organizzativo e nella gestione amministrativa dell’evento.
A chiudere, l’intervento di Nicola Manna, instancabile presidente della Pro Loco:
«Il Presepe Vivente dei Jocundi non è solo una rappresentazione, ma un atto collettivo di memoria, fede e identità. Un’esperienza che coinvolge l’intera comunità e trasforma il borgo in un teatro a cielo aperto, dove il sacro incontra la storia e il presente».



