Somma Vesuviana, il 5 e 6 ottobre apertura straordinaria della Villa Augustea
Riceviamo e pubblichiamo.
Sabato 5 e Domenica 6 Ottobre apertura straordinaria del sito Archeologico della Villa Augustea. Accompagnati dagli archeologi, sarà possibile entrare nel sito in verticale più affascinante della Campania, con ingresso libero.
Portate alla luce nuove terme antecedenti il 79 d.C. che con ogni probabilità dovevano alimentare un complesso termale di epoca augustea appartenuto ad un personaggio molto importante.
Rosalinda Perna – assessore alla Cultura del Comune di Somma Vesuviana: “Si rafforza l’ipotesi che possa essere la villa dove sarebbe morto l’Imperatore Augusto. Tutti coloro i quali verranno a Somma Vesuviana, Sabato 5 e Domenica 6 Ottobre, faranno un viaggio nel tempo. E’ un sito archeologico in verticale. La parte di sopra, con ambienti affrescati, pavimenti mosaicali, colonnati, strutture importanti, è del dopo 79 d.C. con la stratificazione geologica dell’eruzione vulcanica del 472 d.C. ma c’è la parte ipogea che è antecedente il 79 d.C. con il rinvenimento di ambienti ipogei con terme e deposito di anfore di epoca augustea. Tutte le indicazioni vanno nella stessa direzione. Trovati ipogei di epoca augustea. Con ogni probabilità tali terme, servivano ad alimentare energia per un quartiere termale certamente non pubblico ma sicuramente privato e allora è chiaro che il sogno della Villa dell’Imperatore Augusto ricompare”.
Continua a stupire il sito archeologico di Somma Vesuviana, nel napoletano, a 18 Km da Napoli. Sarà possibile visitarlo ad ingresso libero Sabato 5 e Domenica 6 Ottobre, dalle ore 9.
Il sito archeologico della Villa Augustea è entrato nel circuito della Settimana del Pianeta Terra, il Festival delle Geoscienze giunto alla XII esima edizione. Sabato 5 Ottobre ci sarà anche la passeggiata geoarcheologica con gli esperti dell’INGV, sempre dalle ore 9.
Per gli archeologi oltre alla villa di Augusto potrebbe esserci anche un quartiere termale di epoca augustea. L’ipotesi è ulteriormente rafforzata dall’ultima scoperta!
Salvatore Di Sarno – sindaco di Somma Vesuviana : “Siamo parte della Settimana del Pianeta Terra. La passeggiata geoarcheologica sarà una grande opportunità. Siamo in presenza di un sito geo – archeologico di grande valore culturale e storico. Chi verrà a vederlo farà un viaggio nel tempo senza precedenti”. Un viaggio in compagnia della storia, della bellezza, ma anche della ristorazione sommese.
A Somma Vesuviana, nei pressi di Starza della Regina, si trova una villa che per la maestosità dei resti portati alla luce, si è ritenuto fosse appartenuta all’imperatore Augusto (morto presso Nola nel 14 d.C.) da cui il nome Villa Augustea. Questa interpretazione è ancora incerta, le strutture finora messe in luce sembrano indicare la presenza di un intero insediamento urbano di notevole prestigio e di grande qualità architettonica. Le scoperte di queste settimane sono davvero sensazionali, in quanto sono venute alla luce terme di epoca augustea che servivano ad alimentare un complesso termale privato, appartenuto ad un personaggio di grande rilievo.
Il 5 di Ottobre, dalle ore 9 sarà possibile partecipare alla passeggiata geoarcheologica e vedere stratificazioni geologiche di eruzioni importanti come ad esempio quella del 79 d.C. e anche quella del 472 d.C. con un’occasione unica in grado di coniugare archeologia e geologia. Ringrazio al riguardo i fondatori della Settimana del Pianeta Terra, i professori Silvio Seno e Rodolfo Coccioni, Giuliana Alessio dell’INGV, gli archeologi della missione internazionale, quali Aoyaghi Masanori, Satoshi, Antonio De Simone e il presidente della Pro Loco, Franco Mosca. Ricordo che è possibile raggiungere il sito in tanti modi. Ad esempio, con la linea ferroviaria della Circumvesuviana, Napoli – Ottaviano – Sarno, scendendo alla fermata Villa Augustea. Il sito archeologico è a 200 metri dalla stazione. È possibile raggiungere il sito in auto con autostrada Napoli – Bari, uscita Pomigliano D’Arco e seguendo le indicazioni per Somma Vesuviana, Villa Augustea a soli 6 km dall’uscita autostradale. O sempre in auto, mediante la superstrada, statale 268 del Vesuvio che collega Napoli ad Angri e viceversa. In questo caso bisogna uscire a Somma Vesuviana – Pomigliano D’Arco. Il sito dista appena 700 metri dall’uscita della superstrada”. Lo ha annunciato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana, nel napoletano.
Per partecipare è necessario prenotarsi scrivendo a giuliana.alessio@ingv.it
Ben due saranno i grandi eventi alla Villa Augustea, da una parte la passeggiata geoarcheologica, prevista solo per Sabato 5 Ottobre e per la quale è necessario prenotarsi, dall’altra invece le visite con le guide della ProLoco e per le quali basta semplicemente recarsi al sito archeologico.
Ed ora lo scavo archeologico è anche ipogeo, con ambienti trovati nel sottosuolo di Somma Vesuviana. Un sito archeologico dal grande fascino e in grado di raccontare quanto accaduto dopo il 79 d.C. ma ora anche il prima del 79 d.C. con testimonianze uniche come colonnati, pavimenti mosaicali, stratificazioni geologiche di eruzioni vulcaniche, affreschi con straordinarie storie, statue, celle vinarie, strutture imponenti e di grande portata. Ed ora il sito è anche con ambienti ipogei, portati alla luce nell’ultima campagna di scavo con il rinvenimento di statue di epoca augustea, terme di epoca augustea che dovevano alimentare un complesso termale di epoca augustea.
Continue sorprese, perchè sono venute alla luce, in queste settimane, terme di epoca augustea, ambienti ipogei. Il sito archeologico nella parte superiore racconta il dopo 79 d.C. ma nella parte ipogea racconta l’epoca anteriore il 79 d.C
A Somma Vesuviana, dove sono in corso gli scavi argeologici sotto la guida dell’Università di Tokyo e in collaborazione con il Suor Orsola Benincasa di Napoli, sono state riportate alla luce le prime terme risalenti ad un periodo antecedente il 79 d.C. ed è una scoperta che va ulteriormente a rafforzare i risultati ottenuti nella campagna di scavo terminata verso la fine del 2023, quando sono state rinvenute le prime terme sempre antecedente al 79 d.C., una fornace per l’alimentazione, con ogni probabilità, di un quartiere termale. Nella campagna del 2023 – ha affermato Rosalinda Perna, Assessore alla Cultura del Comune di Somma Vesuviana, nel napoletano – gli archeologi trovarono un deposito di anfore degli anni in cui Augusto viveva e al di sotto di questo deposito furono trovati segni di ambienti ipogei, dunque dei sotterranei, nei quali potevano essere allocati i servizi e uno di questi servizi potrebbe essere ricondotto alla presenza di terme, di epoca augustea, che serviva ad alimentare energia probabilmente per un quartiere termale certamente non pubblico ma sicuramente privato e allora è chiaro che il sogno di Augusto ricompare. La fornace scoperta con il rinvenimento di carbone analizzato dall’Università di Tokyo testimonia la presenza di un importante sistema di riscaldamento degli ambienti. Un sistema che dunque doveva riscaldare una villa importante, un sito importante. Siamo in un territorio che ha valenze magiche. Le nuove terme, la seconda portata alla luce, scoperta adesso, andrebbe a confermare questa ipotesi, di un complesso termale antecedente al 79 d.C. e lo scavo sta proseguendo in questo punto. Questa è la terra di Dioniso, la terra del Vesuvio, dove si produceva un vino eccezionale che da questa terra giungeva nel Mondo Antico, fino in India. Leggendo di attestazioni archeologiche, senza il rinvenimento del sito archeologico di Somma Vesuviana, senza la Villa di Somma, si era convinti che dopo l’eruzione del 79 d.C. ci fosse stata una stasi lunga, profonda, per la produzione del vino. Invece lo scavo di Somma ha dimostrato che il vino si è sempre prodotto. Dunque un territorio fertile dalle grandi potenzialità”.
Scoperte straordinarie!
Quando iniziò lo scavo, a Somma Vesuviana, era perché si favoreggiava sulla villa dove sarebbe morto Augusto. Per due decenni, lo scavo aveva dato risultati diversi ma non meno interessanti. È venuta alla luce una villa costruita circa 200 anni dopo la morte di Augusto testimoniando però la continuità di vita su questo territorio . Negli ultimi due anni, però, sono incominciati a venire alla luce tanti segnali estremamente interessanti. L’evidenza archeologica che è venuta a rivelarsi, piano, piano, in due anni di lavoro silenzioso, è che la Villa costruita sul finire del II sec. d.C. ha un precedente in una villa che è stata forse abbandonata, o dismessa, o smontata e comunque scomparsa dalla vita a causa dell’eruzione del 79 d.C. e quindi è ritornata in gioco, in modo prepotente, l’esistenza della Villa Augustea.
In superficie l’epoca del dopo 79 d.C. e in profondità l’epoca augustea. Un sito di grande valenza, quello che sta emergendo sempre più a Somma Vesuviana, a 18 Km da Napoli. È il sito che testimonia il passaggio del tempo.
Un sito importante in un territorio importante!
La Villa appare di fatto come una testimonianza vivace del passato, dei secoli in evo antico, perché la Villa pre 79 è una villa che è stata certamente intaccata dall’eruzione del Vesuvio, ma su questa villa più antica si costruisce la villa che è in superficie. Questa villa in superficie sfida tutti i secoli dell’evo antico. Ci sarà una successiva eruzione, quella del 472 d.C. che comporterà il seppellimento della villa. Dunque questo sito è testimone del passaggio del tempo. Ma il 472 d.C. è il periodo in cui l’Impero Romano, anche formalmente scompare per cedere il posto a quello che è il Mondo post Antico e Altomedievale. Quindi, siamo dinanzi alla testimonianza di un fecondo rapporto anche se distruttivo, nell’ambiente naturale tra il territorio e il Vesuvio che di tanto in tanto si risveglia. Dunque, abbiamo saputo che questi territori non sono stati mai abbandonati dalla frequentazione umana. L’eccezionalità di questo rinvenimento è anche che capita in un territorio favoloso. Lo scavo della Villa di Somma Vesuviana, non avviene nel deserto, ma in un territorio dove noi abbiamo attestazioni culturali di diversissimo tipo, soprattutto culturali perché legate a diverse cronologie. Abbiamo ad esempio il Complesso Monumentale di Santa Maria del Pozzo, nel cui sottosuolo c’è questo palinsesto di pittura che inizia nell’XI secolo e giunge fino a tutto il XVII secolo con testimonianze eccezionali. Abbiamo il Castello di Lucrezia D’Alagno, abbiamo il grande comparto di Castello nella zona di Montagna, sul Monte Somma. Somma Vesuviana ha una testimonianza unica al mondo che è il Centro Storico, il Casamale. Credo che il Casamale sia l’unico caso di Terra Murata intatta di epoca Aragonese, un borgo fortificato di epoca aragonese, forse unico esempio di epoca aragonese che abbiamo nella sua integralità. Abbiamo un territorio che magicamente continua ad essere l’attore principale di una serie di eventi legati al mondo della cultura, perché sono attestazioni folcloriche di particolare importanza. Piace ricordare ad esempio, la Processione degli Incappucciati del Venerdì Santo, la Festa dei Fuochi sul Monte Somma con la consegna della pertica alla donna amata, la Festa delle Lucerne che è assolutamente unica al mondo. Tutto questo è in un contesto territoriale che produceva e produce ancora oggi uno dei migliori vini al mondo, in un territorio che per una serie di eventi storici, contingenti e curiosi è una delle capitali gastronomiche mondiali ad esempio per il baccalà e stoccafisso. Ci sono tutti gli elementi per uno sviluppo turistico del territorio.
Follia a Pollena: ferisce marito col coltello, poi vuole strangolarlo con cintura
POLLENA TROCCHIA – Tenta di strangolare il marito e finisce in manette. Donna arrestata dai Carabinieri
Via Leoncavallo, Pollena Trocchia, paesino che fa a spallate con le pendici del Vesuvio e la periferia orientale di Napoli.
Un uomo corre in strada e si rifugia nella sua auto. Non fa in tempo a bloccare le sicure alla portiera che la moglie riesce ad afferrarlo. Gli avvolge la cintura alla gola e prova a strangolarlo, poi tenta di ferirlo con un coltello da cucina.
La scena – sono le 22 circa – attira l’attenzione di passanti e residenti. Il 112 è travolto dalle richieste e i carabinieri della tenenza di Cercola arrivano in pochi minuti.
L’uomo è ancora in strada, mostra ai militari i segni del tentativo di strangolamento e le svariate contusioni riportate su tutto il corpo. Racconta quello che è appena successo.
La donna viene individuata e arrestata nel cortile dell’abitazione. E’ ora in carcere, in attesa di giudizio.
Rinvenuti coltello e cintura utilizzati. La vittima denuncerà altri eventi simili, tutti verosimilmente dettati dalla forte gelosia.
Crollo di Scampia, nel decreto fondi per le famiglie sfollate
“Oggi abbiamo votato la fiducia sul provvedimento ‘omnibus’, un decreto legge che rappresenta una risposta concreta e tempestiva alle esigenze di famiglie, lavoratori e imprese in questo delicato momento. Questo provvedimento introduce una serie di misure urgenti di carattere fiscale, proroghe di termini normativi e interventi economici fondamentali per sostenere e rilanciare il tessuto economico e sociale del nostro Paese”.
Lo ha dichiarato il senatore di Forza Italia Francesco Silvestro.
“Tra i numerosi interventi previsti, desidero porre particolare attenzione ai contributi destinati ai cittadini coinvolti nello sgombero della ‘vela celeste’ di Scampia – ha aggiunto Silvestro -. Dopo il tragico crollo della balaustra avvenuto lo scorso luglio, che ha reso inagibile l’intero complesso, il nostro Governo ha ritenuto prioritario intervenire con misure di sostegno per le famiglie colpite da questa emergenza. Attraverso questi contributi, miriamo a garantire sicurezza e dare la possibilita’ di nuove soluzioni abitative per tutti i residenti colpiti”.
“Il Decreto ‘omnibus’ – ha concluso – e’ un segnale forte di impegno da parte del Governo per affrontare con determinazione le difficolta’ attuali, mirando a tutelare i diritti dei cittadini e promuovere una ripresa economica solida e inclusiva”
Somma Vesuviana, arriva il Festival del Baccalà Norvegese
Somma Vesuviana. Riceviamo e pubblichiamo:
Dal 25 al 27 di Ottobre il Festival del Baccalà Norvegese con piatti prelibati sommesi, tammurriate e canti popolari, la presenza di grandi chef, visite ed escursioni naturalistiche e culturali e feste di piazza tutte le sere, visite anche alle imprese!
Alessandro Masulli (Direttore Archivio Storico del Comune di Somma Vesuviana, nel napoletano): “Recenti studi hanno rivelato la presenza del baccalà a Somma Vesuviana già dal ‘600. In questo rapporto tra Norvegia e Somma Vesuviana c’è anche Venezia. fu il ricco mercante veneziano napoletanizzato Guglielmo Samuelli a mettere in commercio sul nostro territorio il quotato prodotto che, poi, avrebbe fatto di Somma la capitale italiana dello stoccafisso e del baccalà!”.
A Somma attese persone da altre regioni e arriveranno le autorità Norvegesi.
In Piazza Santa Maria del Pozzo – a Somma Vesuviana – cuore del Parco Nazionale del Vesuvio – Festival del Baccalà dal 25 al 27 di Ottobre.
Rosalinda Perna (Assessore agli Eventi e Cultura del Comune di Somma Vesuviana, nel napoletano): “Il Festival, inizialmente era in programma dall’11 al 13 di Ottobre, ma è stato spostato al 25 – 26 e 27 di Ottobre. L’evento è atteso ed è stato confermato. Un prodotto di mare in una terra di fuoco ricca di uno straordinario patrimonio culturale che spazia dall’epoca Romana a quella Aragonese. Per tutti coloro i quali verranno a Somma Vesuviana, a 18 Km da Napoli, a 30 da Pompei e a poco più di 60 dalla Costiera Amalfitana e non lontana dalla Reggia di Caserta, ci sarà non solo la possibilità di visitare queste località ma anche il nostro patrimonio culturale quale la Villa Augustea, sito archeologico di grande valore oggetto della missione archeologica internazionale, il Castello di Lucrezia D’Alagno risalente al 1458, il Complesso Monumentale di Santa Maria del Pozzo con ben tre cripte sotterranee e molteplici affreschi, il Borgo Antico del Casamale con la sua Cinta Muraria intatta ed antica”.
Incuriosisce il rapporto tra Somma Vesuviana e la Norvegia, un prodotto di mare in una terra di fuoco, nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio.
Salvatore Di Sarno (Sindaco del Comune di Somma Vesuviana, nel napoletano): “E’ il ritorno di un grande evento! Stiamo puntando ad una valorizzazione turistico – culturale di Somma Vesuviana”.
Lello D’Avino (Presidente ProLoco Vesuvia): “Sarà una rassegna ricca di tanti eventi. Sicuramente ricca di pietanze anche di conferenze, presenze istituzionali, confronti tra Somma Vesuviana e la Norvegia, due culture diverse, accomunate da questo prodotto. Durante la tre giorni non avremo solo la parte gastronomica ma avremo anche la possibilità di conoscere e raccontare le antiche testimonianze”.
“Sorprendente ma lo dicono le ultime ricerche. Il baccalà sommese ha una storia antica, stando alle ultime ricerche risalenti addirittura al ‘600. Le ultime acquisizioni storiche attestano che fu il ricco mercante veneziano napoletanizzato Guglielmo Samuelli a mettere in commercio sul nostro territorio il quotato prodotto che, poi, avrebbe fatto di Somma la capitale italiana dello stoccafisso e del baccalà. Samuelli, nella prima metà del Seicento, era socio della “Compagnia Guadaya e Vots” che curava, tra l’altro, le importazioni di baccalà ed aringhe per l’Esercito e la Marina del Governo napoletano. Le cronache del tempo riferiscono che le balle venivano trasportate nel territorio di Somma e lavorate con l’acqua delle sorgenti del Monte omonimo. Il Samuelli accumulò nel tempo una notevole fortuna all’ombra del Vesuvio: acquistò, infatti, da queste parti una masseria arbustata con casale per la cifra di 3.400 ducati, dove si recava a caccia ogni volta che veniva a Somma Vesuviana per affari (Inventario dell’Archivio Baldovinetti Tolomei 176.4, Guglielmo Samuelli – da Napoli 10 lettere; Napoli nobilissima vol. 31, 1992; Ricerche sul ‘600 napoletano, L & T, 1989). La lavorazione del pesce, ancora oggi si intreccia parallela al paziente e faticoso lavoro dei nostri padri, che hanno sempre creduto e saputo mantenere una così nobile arte. Oggi è un vero pezzo di economia della città in continua crescita ed espansione”. Lo ha affermato Alessandro Masulli, Direttore dell’Archivio Storico del Comune di Somma Vesuviana.
E il 25 – 26 – 27 di Ottobre, il Festival del Baccalà Norvegese, in programma a Somma Vesuviana, inizialmente programmata dall’11 al 13 di Ottobre, celebrerà una storia che dura da ben 400 anni. Tammurriate con canti popolari, visite culturali, visite alle aziende, festa di piazza con l’arte culinaria, piatti squisiti della tradizione sommese. Il tutto alla presenza anche delle autorità norvegesi che saranno a Somma Vesuviana.
“Come si sa, Somma Vesuviana è tra i poli di commercio e consumo di baccalà e stoccafisso più importanti al mondo; da noi, il merluzzo, solo essiccato e messo sotto sale, cominciò ad assumere un ruolo centrale nell’alimentazione in tre precisi momenti storici. Il primo momento risale al 1563, quando il Concilio di Trento sancì le regole del mangiare magro, con divieto di mangiar carne in tempo di Quaresima, i venerdì e le altre feste comandate. Il pesce essiccato, quindi, divenne un’ottima alternativa alla carne già dal XVI secolo in poi. Successivamente, nel 1749, Carlo III di Borbone stipulò un trattato con Federico V, re della Danimarca e della Norvegia – ha spiegato Alessandro Masulli, Direttore dell’Archivio Storico del Comune di Somma Vesuviana, nel napoletano – per l’importazione del pesce secco e salato che costituiva, specie per le fasce più deboli, un alimento a basso prezzo. Risale, infine, al pieno Ottocento, l’arrivo del baccalà e dello stoccafisso nel territorio vesuviano e, in special modo, tra S. Anastasia e Somma Vesuviana, dove sia a causa dell’esigenza di nuove norme igieniche, sia per sgravi fiscali concessi ai Padri Domenicani, vennero installate proprio dai monaci nuove vasche per ammollare il pesce essiccato, spostando il processo in aree meno abitate e riducendo così le ormai insopportabili lamentele della popolazione contro i baccalajuoli. A Somma, tra l’altro, la comunità religiosa Domenicana era ben inserita nel contesto socio-culturale del paese. Ma a quanto sembra, dalle ultime acquisizioni, fu il ricco mercante veneziano napoletanizzato Guglielmo Samuelli a mettere in commercio sul nostro territorio il quotato prodotto che, poi, avrebbe fatto di Somma la capitale italiana dello stoccafisso e del baccalà.
Nel tempo si sono diffuse numerose ricette a base di stoccafisso e baccalà: dal baccalà fritto, al baccalà in bianco, dallo stoccafisso alla marinara al celebre Stocc’e patane. Celebri artisti e intellettuali hanno esaltato il baccalà: Totò, Eduardo De Filippo, Salvatore Di Giacomo, Pino Daniele e tanti altri. Numerosi ristoranti del territorio hanno riportato in voga l’uso di questi prodotti dei mari scandinavi, con grande rispetto della tradizione e, oggi, anche tanti chef, con un approccio più sperimentale, stanno rivalutando il suo ruolo centrale nella nostra storia culinaria”.
Dunque ritorna la Festa del Baccalà che sarà Festival del Baccalà Norvegese, con, festa di piazza ma anche la presenza di grandi chef, degustazioni di prelibati piatti sommesi, conferenze. Il tutto dal 25 al 27 Ottobre, tutte le sere a partire dalle ore 19 e fino a notte inoltrata. Il Festival del Baccalà vedrà anche le tradizionali tammurriate con il canto popolare, escursioni naturalistiche e culturali.
“Attese persone da tante regioni. A Somma Vesuviana, nel napoletano, ritorna la grande Festa del Baccalà. Un prodotto di mare in una terra di fuoco ricca di uno straordinario patrimonio culturale che spazia dall’epoca Romana a quella Aragonese. Il 25 – 26 e 27 Ottobre, ritornerà l’attesa Festa del Baccalà che in realtà si chiamerà Festival del Baccalà. L’evento, inizialmente, era in programma l’11 – 12 e 13 di Ottobre, ma per evitare la concomitanza con un altro grande evento che annunceremo nei prossimi giorni, sono state stabilite nuove date. Per tutti coloro i quali verranno a Somma Vesuviana, a 18 Km da Napoli, a 30 da Pompei e a poco più di 60 dalla Costiera Amalfitana e non lontana dalla Reggia di Caserta, ci sarà non solo la possibilità di visitare queste località ma anche il nostro patrimonio culturale quale la Villa Augustea, sito archeologico di grande valore oggetto della missione archeologica internazionale, il Castello di Lucrezia D’Alagno risalente al 1458 – ha affermato Rosalinda Perna, Assessore agli Eventi e Cultura del Comune di Somma Vesuviana, nel napoletano – il Complesso Monumentale di Santa Maria del Pozzo con ben tre cripte sotterranee e molteplici affreschi, il Borgo Antico del Casamale con la sua Cinta Muraria intatta ed antica, la meravigliosa chiesa de La Collegiata, la più antica del territorio e al cui interno sarà possibile ammirare opere pittoriche del ‘600, il Santuario Mariano di Santa Maria a Castello nella zona alta del paese. Oltre alla possibilità di visitare il patrimonio culturale, non mancherà l’opportunità per ammirare il patrimonio naturalistico. La sera ed ogni sera dal 25 al 27 di Ottobre, in Piazza Vittorio Emanuele III avremo la festa con molteplici pietanze, ma anche la tammurriata e le tradizioni popolari di Somma Vesuviana”.
E’ più di un grande ritorno! E’ il Festival del Baccalà, un prodotto di mare in una terra di fuoco con il tradizionale legame tra Somma Vesuviana e la Norvegia, tra leggende e storia.
Il Festival del Baccalà è un grande evento targato ProLoco Vesuvia e patrocinato dall’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Salvatore Di Sarno.
“Abbiamo voluto con forza il ritorno di questo evento che nel passato – ha dichiarato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana, nel napoletano – attirava migliaia di persone a sera. Somma Vesuviana rappresenta un territorio ricco di prodotti agroalimentare, noto per la ristorazione, ma anche di grande valore storico e culturale. Puntiamo sempre di più a valorizzare la vocazione turistico – culturale”.
Pietanze, storie, canti popolari, incontri dal 25 al 27 di Ottobre!
“Sarà una rassegna ricca di tanti eventi. Sicuramente ricca di pietanze, ma anche ricca di conferenze, presenze istituzionali, confronti tra Somma Vesuviana e la Norvegia, due culture diverse ma accomunate da questo prodotto. Durante la tre giorni non avremo solo la parte gastronomica ma avremo anche la possibilità di conoscere e raccontare quelle antiche testimonianze fatte di volti – ha dichiarato Raffaele D’Avino, Presidente della ProLoco Vesuvia – e di storie sul legame tra questa terra di fuoco, quale Somma Vesuviana non lontana dal Vesuvio e la Norvegia. Un evento nell’evento che sarà nel cuore delo Parco Nazionale del Vesuvio. Da una parte il piennolo, il nostro pomodoro e comunque tutti i vari prodotti del Vesuvio e dall’altra un prodotto di mare quale il merluzzo pescato nei mari della Norvegia”.
Somma Vesuviana, Direttivo PD: “Vogliamo risposte dai nostri rappresentanti”
Somma Vesuviana. Riceviamo e pubblichiamo:
Di fronte al silenzio del segretario e dei consiglieri comunali del PD di Somma Vesuviana, ci troviamo costretti a esprimere pubblicamente la nostra opinione, al fine di tutelare la nostra posizione di iscritti e dirigenti del Partito Democratico locale. Anche alla luce del fatto che siamo continuamente costretti ad chiedere riunioni che puntualmente non vengono convocate.
Un dato che emerge costantemente dalle riunioni del direttivo è che l’azione del segretario e dei consiglieri non è supportata dalla maggioranza dei dirigenti locali. Non possiamo che constatare come la gran parte dei dirigenti, che inizialmente aveva ratificato la scelta di sostenere una nuova maggioranza guidata da Di Sarno, abbia smesso di partecipare alla vita del partito. Tanto che da tempo non si riesce a raggiungere il numero legale per le sedute. Tuttavia, ciò non ci ha impedito di esprimere le nostre perplessità sulla situazione attuale.
Dall’ultimo comunicato stampa a nostra firma, si sono svolti due direttivi nei quali abbiamo chiesto con forza chiarimenti riguardo alla condotta dei rappresentanti istituzionali e politici della sezione locale. Tra i punti che abbiamo sollevato:
• La necessità che i nostri rappresentanti rompano il silenzio nei confronti della città e rispondano alle gravi accuse politiche mosse all’amministrazione, al sindaco e al partito da più fronti politici.
• La necessità di un’assunzione di responsabilità pubblica sull’azione amministrativa. A distanza di oltre un anno, non è ancora chiaro quali siano i risultati ottenuti e quali i benefici di questa operazione.
• La necessità di chiarire in quale prospettiva si colloca l’azione politico-amministrativa del PD, quali obiettivi verranno prioritizzati e quali politiche il partito intende proporre per il bene della città.
• La necessità di elevare il livello del dibattito pubblico, coinvolgendo i cittadini nella vita politica attraverso dibattiti, assemblee pubbliche e conferenze stampa.
• La richiesta di un chiarimento pubblico da parte del sindaco riguardo una sua possibile candidatura con Forza Italia alle prossime elezioni regionali.
Di fronte a tutto questo, la sola risposta è stata il silenzio, il tergiversare, le subdole insinuazioni da marciapiede. La discussione politica si è ridotta alla mera spartizione di assessorati e incarichi da assegnare.
A noi non interessano simili faccende banali, né la squallida spartizione del potere per il potere. Non intendiamo far parte di questo mercimonio.
Il nostro unico interesse è restituire una prospettiva alla nostra città ed elevare il livello del dibattito pubblico.
Salvatore Piccolo – Direttivo PD
Mena Tiziano – Direttivo PD
Gianni Piccolo – Direttivo PD
Commerciante spara al mercato del pesce e uccide due lavoratori
Dplice omicidio questa mattina all’alba all’interno del mercato ittico di Salerno. A sparare è stato un 72enne, proprietario di un’attività commerciale di Salerno, che ha colpito un 58enne di Portici al cuore e un 48enne salernitano alla femorale: il primo è morto sul colpo, il secondo è deceduto in ospedale.
Da quanto si apprende pare che l’autore del duplice omicidio sia gravemente malato. In passato avrebbe avuto degli screzi in quanto sarebbe stato accusato di aver sottratto una cassetta del pesce. Movente che oggi avrebbe generato la “vendetta”, culminata nel duplice omicidio.
L’autore, un 72enne, sembra si trovasse stamattina sul posto per acquistare del pesce come cliente in quanto avrebbe una pescheria in città. Secondo alcuni dipendenti di un’altra filiale, giunti stamane sul posto appresa la notizia, “le due vittime, Carmine di Salerno e Rosario di Portici erano due grandi lavoratori, due persone perbene. Entrambi avevano due figli. Il primo deceduto in ospedale, il secondo morto sul colpo”. “Sembra – dicono ancora i due lavoratori- che l’omicida fosse arrivato al Mercato per acquistare del pesce per la sua attività, poi si è allontanato, è tornato e ha sparato ai suoi due ex colleghi di lavoro. Siamo senza parole. Non ci spieghiamo come si possa arrivare a tanto. Sapevamo che il 72enne fosse malato, aveva subito un intervento alle corde vocali ma che avesse superato i suoi problemi di salute”. Intanto è arrivato sul posto il medico legale. Presente anche la Scientifica per i rilievi. Procedono in modo congiunto Carabinieri e Polizia.
Ucciso davanti al figlio 11enne, indagini sulle ultime ore di Luigi
L’omicidio avvenuto alla Duchessa ha sconvolto l’intera città di Napoli.
La vittima, Luigi Procopio, originario di Forcella di 45 anni, è stato ucciso alla luce del giorno davanti agli occhi del figlio di 11 anni ancora sotto shock.
Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, erano circa le 16.30 quando l’uomo si trovava con il figlio nella zona quando i due killer sono arrivati e hanno estratto la pistola sferrando diversi colpi, tutti in direzione della vittima.
Nonostante la presenza del bambino e di decine di persone, i killer hanno comunque portato a termine la loro missione. Fortunatamente, nessun altro è rimasto ferito nell’agguato.
Le forze dell’ordine stanno cercando di ricostruire le ultime ore di vita della vittima, anche se non è chiaro il legame che avesse con i suoi killer ed eventuali mandanti, anche se alcuni testimoni parlano di una lite avvenuta ore prima che potrebbe rappresentare la svolta. La vicinanza da verificare a un clan del centro e un’inchiesta sul contrabbando in passato sono due tracce da seguire per gli investigatori partendo da un punto fermo.
Questo non è il primo agguato ai danni dell’uomo che era rimasto vittima di un’aggressione già due anni fa.
Fattoria degli animali protetti convertita a farm della droga: trovati 181 telefoni cellulari
TORRE DEL GRECO: Chili di marijuana, 181 telefoni ricettati e una fattoria con animali protetti. 48enne arrestato dai Carabinieri
A sorprendere i carabinieri della sezione operativa di Torre del Greco non solo i quasi 3 chili di marijuana.
In quella cantina di via Lamaria, nel comune corallino, i militari hanno rinvenuto anche 181 smartphone di varie marche e diversi computer. Antonio Palomba, 48enne del posto, non ha saputo spiegarne l’origine ed è finito in manette per ricettazione. La sua posizione si è aggravata quando, oltre al carico sospetto di telefoni, sono state trovate 6 buste sigillate contenenti marijuana pronta per essere smerciata.
Nel giardino anche 12 tartarughe terrestri e 19 pappagalli di varie specie protette, 3 capre, 12 oche, 2 conigli, 1 pavone, 1 mucca e 8 cani senza microchip. Gli animali sono stati oggetto di sequestro sanitario da parte dei carabinieri forestali di Torre del Greco e dell’Asl Napoli 3 sud.
Palomba è finito in carcere, in attesa di giudizio. Dovrà rispondere di detenzione di droga a fini di spaccio, ricettazione.
Restituto il cane rubato alla piccola Miriam: “Piange di gioia”
Acerra – Ha riabbracciato il suo cane la 12enne disabile a cui sabato scorso topi d’appartamento avevano rubato lo spitz tedesco ad Acerra.
Lo ha raccontato il papà della ragazzina, Rosario, sottolineando che nella tarda serata di ieri ha ricevuto una telefonata anonima con la quale i ladri gli annunciavano di aver lasciato il cane nei pressi del cancello.
“Hanno detto, con accento straniero, che lo restituivano per la bambina – ha raccontato Rosario – hanno detto ‘hai visto siamo ladri, ma onesti’. Si è mossa l’Italia per mia figlia Miriam, perciò l’hanno reso. Grazie di cuore a tutti, mia figlia sta piangendo dalla felicità”.
Traffico di droga del clan, retata di Dda e carabinieri di Cisterna
CAIVANO – Arresti in corso in provincia.
Già dalle prime ore del mattino è in corso a Caivano una vasta operazione dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, in esecuzione di un’ordinanza cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, per i delitti di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti nonché di detenzione a fine di spaccio di droga, delitti aggravati dalla finalità di mafiosa.

