Riceviamo e pubblichiamo.
Sabato 5 e Domenica 6 Ottobre apertura straordinaria del sito Archeologico della Villa Augustea. Accompagnati dagli archeologi, sarà possibile entrare nel sito in verticale più affascinante della Campania, con ingresso libero.
Portate alla luce nuove terme antecedenti il 79 d.C. che con ogni probabilità dovevano alimentare un complesso termale di epoca augustea appartenuto ad un personaggio molto importante.
Rosalinda Perna – assessore alla Cultura del Comune di Somma Vesuviana: “Si rafforza l’ipotesi che possa essere la villa dove sarebbe morto l’Imperatore Augusto. Tutti coloro i quali verranno a Somma Vesuviana, Sabato 5 e Domenica 6 Ottobre, faranno un viaggio nel tempo. E’ un sito archeologico in verticale. La parte di sopra, con ambienti affrescati, pavimenti mosaicali, colonnati, strutture importanti, è del dopo 79 d.C. con la stratificazione geologica dell’eruzione vulcanica del 472 d.C. ma c’è la parte ipogea che è antecedente il 79 d.C. con il rinvenimento di ambienti ipogei con terme e deposito di anfore di epoca augustea. Tutte le indicazioni vanno nella stessa direzione. Trovati ipogei di epoca augustea. Con ogni probabilità tali terme, servivano ad alimentare energia per un quartiere termale certamente non pubblico ma sicuramente privato e allora è chiaro che il sogno della Villa dell’Imperatore Augusto ricompare”.
Continua a stupire il sito archeologico di Somma Vesuviana, nel napoletano, a 18 Km da Napoli. Sarà possibile visitarlo ad ingresso libero Sabato 5 e Domenica 6 Ottobre, dalle ore 9.
Il sito archeologico della Villa Augustea è entrato nel circuito della Settimana del Pianeta Terra, il Festival delle Geoscienze giunto alla XII esima edizione. Sabato 5 Ottobre ci sarà anche la passeggiata geoarcheologica con gli esperti dell’INGV, sempre dalle ore 9.
Per gli archeologi oltre alla villa di Augusto potrebbe esserci anche un quartiere termale di epoca augustea. L’ipotesi è ulteriormente rafforzata dall’ultima scoperta!
Salvatore Di Sarno – sindaco di Somma Vesuviana : “Siamo parte della Settimana del Pianeta Terra. La passeggiata geoarcheologica sarà una grande opportunità. Siamo in presenza di un sito geo – archeologico di grande valore culturale e storico. Chi verrà a vederlo farà un viaggio nel tempo senza precedenti”. Un viaggio in compagnia della storia, della bellezza, ma anche della ristorazione sommese.
A Somma Vesuviana, nei pressi di Starza della Regina, si trova una villa che per la maestosità dei resti portati alla luce, si è ritenuto fosse appartenuta all’imperatore Augusto (morto presso Nola nel 14 d.C.) da cui il nome Villa Augustea. Questa interpretazione è ancora incerta, le strutture finora messe in luce sembrano indicare la presenza di un intero insediamento urbano di notevole prestigio e di grande qualità architettonica. Le scoperte di queste settimane sono davvero sensazionali, in quanto sono venute alla luce terme di epoca augustea che servivano ad alimentare un complesso termale privato, appartenuto ad un personaggio di grande rilievo.
Il 5 di Ottobre, dalle ore 9 sarà possibile partecipare alla passeggiata geoarcheologica e vedere stratificazioni geologiche di eruzioni importanti come ad esempio quella del 79 d.C. e anche quella del 472 d.C. con un’occasione unica in grado di coniugare archeologia e geologia. Ringrazio al riguardo i fondatori della Settimana del Pianeta Terra, i professori Silvio Seno e Rodolfo Coccioni, Giuliana Alessio dell’INGV, gli archeologi della missione internazionale, quali Aoyaghi Masanori, Satoshi, Antonio De Simone e il presidente della Pro Loco, Franco Mosca. Ricordo che è possibile raggiungere il sito in tanti modi. Ad esempio, con la linea ferroviaria della Circumvesuviana, Napoli – Ottaviano – Sarno, scendendo alla fermata Villa Augustea. Il sito archeologico è a 200 metri dalla stazione. È possibile raggiungere il sito in auto con autostrada Napoli – Bari, uscita Pomigliano D’Arco e seguendo le indicazioni per Somma Vesuviana, Villa Augustea a soli 6 km dall’uscita autostradale. O sempre in auto, mediante la superstrada, statale 268 del Vesuvio che collega Napoli ad Angri e viceversa. In questo caso bisogna uscire a Somma Vesuviana – Pomigliano D’Arco. Il sito dista appena 700 metri dall’uscita della superstrada”. Lo ha annunciato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana, nel napoletano.
Per partecipare è necessario prenotarsi scrivendo a giuliana.alessio@ingv.it
Ben due saranno i grandi eventi alla Villa Augustea, da una parte la passeggiata geoarcheologica, prevista solo per Sabato 5 Ottobre e per la quale è necessario prenotarsi, dall’altra invece le visite con le guide della ProLoco e per le quali basta semplicemente recarsi al sito archeologico.
Ed ora lo scavo archeologico è anche ipogeo, con ambienti trovati nel sottosuolo di Somma Vesuviana. Un sito archeologico dal grande fascino e in grado di raccontare quanto accaduto dopo il 79 d.C. ma ora anche il prima del 79 d.C. con testimonianze uniche come colonnati, pavimenti mosaicali, stratificazioni geologiche di eruzioni vulcaniche, affreschi con straordinarie storie, statue, celle vinarie, strutture imponenti e di grande portata. Ed ora il sito è anche con ambienti ipogei, portati alla luce nell’ultima campagna di scavo con il rinvenimento di statue di epoca augustea, terme di epoca augustea che dovevano alimentare un complesso termale di epoca augustea.
Continue sorprese, perchè sono venute alla luce, in queste settimane, terme di epoca augustea, ambienti ipogei. Il sito archeologico nella parte superiore racconta il dopo 79 d.C. ma nella parte ipogea racconta l’epoca anteriore il 79 d.C
A Somma Vesuviana, dove sono in corso gli scavi argeologici sotto la guida dell’Università di Tokyo e in collaborazione con il Suor Orsola Benincasa di Napoli, sono state riportate alla luce le prime terme risalenti ad un periodo antecedente il 79 d.C. ed è una scoperta che va ulteriormente a rafforzare i risultati ottenuti nella campagna di scavo terminata verso la fine del 2023, quando sono state rinvenute le prime terme sempre antecedente al 79 d.C., una fornace per l’alimentazione, con ogni probabilità, di un quartiere termale. Nella campagna del 2023 – ha affermato Rosalinda Perna, Assessore alla Cultura del Comune di Somma Vesuviana, nel napoletano – gli archeologi trovarono un deposito di anfore degli anni in cui Augusto viveva e al di sotto di questo deposito furono trovati segni di ambienti ipogei, dunque dei sotterranei, nei quali potevano essere allocati i servizi e uno di questi servizi potrebbe essere ricondotto alla presenza di terme, di epoca augustea, che serviva ad alimentare energia probabilmente per un quartiere termale certamente non pubblico ma sicuramente privato e allora è chiaro che il sogno di Augusto ricompare. La fornace scoperta con il rinvenimento di carbone analizzato dall’Università di Tokyo testimonia la presenza di un importante sistema di riscaldamento degli ambienti. Un sistema che dunque doveva riscaldare una villa importante, un sito importante. Siamo in un territorio che ha valenze magiche. Le nuove terme, la seconda portata alla luce, scoperta adesso, andrebbe a confermare questa ipotesi, di un complesso termale antecedente al 79 d.C. e lo scavo sta proseguendo in questo punto. Questa è la terra di Dioniso, la terra del Vesuvio, dove si produceva un vino eccezionale che da questa terra giungeva nel Mondo Antico, fino in India. Leggendo di attestazioni archeologiche, senza il rinvenimento del sito archeologico di Somma Vesuviana, senza la Villa di Somma, si era convinti che dopo l’eruzione del 79 d.C. ci fosse stata una stasi lunga, profonda, per la produzione del vino. Invece lo scavo di Somma ha dimostrato che il vino si è sempre prodotto. Dunque un territorio fertile dalle grandi potenzialità”.
Scoperte straordinarie!
Quando iniziò lo scavo, a Somma Vesuviana, era perché si favoreggiava sulla villa dove sarebbe morto Augusto. Per due decenni, lo scavo aveva dato risultati diversi ma non meno interessanti. È venuta alla luce una villa costruita circa 200 anni dopo la morte di Augusto testimoniando però la continuità di vita su questo territorio . Negli ultimi due anni, però, sono incominciati a venire alla luce tanti segnali estremamente interessanti. L’evidenza archeologica che è venuta a rivelarsi, piano, piano, in due anni di lavoro silenzioso, è che la Villa costruita sul finire del II sec. d.C. ha un precedente in una villa che è stata forse abbandonata, o dismessa, o smontata e comunque scomparsa dalla vita a causa dell’eruzione del 79 d.C. e quindi è ritornata in gioco, in modo prepotente, l’esistenza della Villa Augustea.
In superficie l’epoca del dopo 79 d.C. e in profondità l’epoca augustea. Un sito di grande valenza, quello che sta emergendo sempre più a Somma Vesuviana, a 18 Km da Napoli. È il sito che testimonia il passaggio del tempo.
Un sito importante in un territorio importante!
La Villa appare di fatto come una testimonianza vivace del passato, dei secoli in evo antico, perché la Villa pre 79 è una villa che è stata certamente intaccata dall’eruzione del Vesuvio, ma su questa villa più antica si costruisce la villa che è in superficie. Questa villa in superficie sfida tutti i secoli dell’evo antico. Ci sarà una successiva eruzione, quella del 472 d.C. che comporterà il seppellimento della villa. Dunque questo sito è testimone del passaggio del tempo. Ma il 472 d.C. è il periodo in cui l’Impero Romano, anche formalmente scompare per cedere il posto a quello che è il Mondo post Antico e Altomedievale. Quindi, siamo dinanzi alla testimonianza di un fecondo rapporto anche se distruttivo, nell’ambiente naturale tra il territorio e il Vesuvio che di tanto in tanto si risveglia. Dunque, abbiamo saputo che questi territori non sono stati mai abbandonati dalla frequentazione umana. L’eccezionalità di questo rinvenimento è anche che capita in un territorio favoloso. Lo scavo della Villa di Somma Vesuviana, non avviene nel deserto, ma in un territorio dove noi abbiamo attestazioni culturali di diversissimo tipo, soprattutto culturali perché legate a diverse cronologie. Abbiamo ad esempio il Complesso Monumentale di Santa Maria del Pozzo, nel cui sottosuolo c’è questo palinsesto di pittura che inizia nell’XI secolo e giunge fino a tutto il XVII secolo con testimonianze eccezionali. Abbiamo il Castello di Lucrezia D’Alagno, abbiamo il grande comparto di Castello nella zona di Montagna, sul Monte Somma. Somma Vesuviana ha una testimonianza unica al mondo che è il Centro Storico, il Casamale. Credo che il Casamale sia l’unico caso di Terra Murata intatta di epoca Aragonese, un borgo fortificato di epoca aragonese, forse unico esempio di epoca aragonese che abbiamo nella sua integralità. Abbiamo un territorio che magicamente continua ad essere l’attore principale di una serie di eventi legati al mondo della cultura, perché sono attestazioni folcloriche di particolare importanza. Piace ricordare ad esempio, la Processione degli Incappucciati del Venerdì Santo, la Festa dei Fuochi sul Monte Somma con la consegna della pertica alla donna amata, la Festa delle Lucerne che è assolutamente unica al mondo. Tutto questo è in un contesto territoriale che produceva e produce ancora oggi uno dei migliori vini al mondo, in un territorio che per una serie di eventi storici, contingenti e curiosi è una delle capitali gastronomiche mondiali ad esempio per il baccalà e stoccafisso. Ci sono tutti gli elementi per uno sviluppo turistico del territorio.