Il sindaco Abete: «Consiglio al nuovo assessore di armarsi di pazienza e sopportazione». Ironie sulla sua provenienza politica (la Beneduce è una tesserata Pd).
Gli auguri del sindaco Abete e di tutti i consiglieri al nuovo assessore alle politiche sociali che, appena insediata, si è vista coinvolgere in una polemica nata dal fatto che al momento della nomina, e da marzo scorso, fosse una tesserata Pd. Tant’è che la segretaria del partito di opposizione, Grazia Tatarella, aveva annunciato di aver messo in moto l’iter per l’espulsione. Tra le due anche un acceso confronto sui social. Ieri, al primo consiglio comunale utile, la presentazione ufficiale in assise.
La Beneduce ha ringraziato tutti, dal sindaco fino ai dipendenti comunali e poi si è rivolta al consesso: «La mia nomina segue un percorso ben preciso, ho sempre avuto a cuore il benessere delle persone, è una mia caratteristica fondamentale. Sarà mia cura preservare ciò che di buono è stato fatto finora, migliorandolo laddove sia possibile e presentando nuovi progetti che possano essere di sostegno. Non sono avvezza ai consigli comunali ma tengo a dire una cosa: nei luoghi dove sono passata ho sempre lasciato un segno di unità, io sono una mamma, una persona che lavora e in quest’aula mi piacerebbe – anche se forse è un’utopia – ci fosse dialogo tra maggioranza e opposizione per il bene sociale. Questa è una comunità fervida e noi dobbiamo incentivare l’inclusione sociale».
Archiviata la presentazione del neo assessore, era ovvio ci fossero strascichi della polemica nata dalla sua tessera del Pd.
«Mi fa piacere che il nuovo assessore sia una persona vicina al Pd, sarà sicuramente persona per bene e squisita, quindi noi saremo costruttivi ma non esiteremo a bacchettare laddove ve ne sia bisogno». Per gli auguri di rito, il consigliere Alfonso Di Fraia ha invece citato Giorgio Almirante, segretario del Msi: «Quando vedi la verità fiorire sulle labbra del tuo nemico, devi gioire perché questo è segno di vittoria». Aggiungendo poi: «Per me le politiche sociali sono molto di più di contributi da erogare, pregherei l’assessore di concentrarsi su un programma in prospettiva».
Battutine in aula dopo l’intervento di Carmine Capuano: «I miei auguri di buon lavoro, a prescindere dall’appartenenza, quando ci si cimenta in un ruolo così importante e oneroso sono d’obbligo, ma anche sconcertato perché non ho capito se ci sia un patto o se, come ho ascoltato dalla viva voce di un consigliere, un assessore Pd è entrato in maggioranza. Per quel che mi riguarda, nulla di strano».
E il consigliere Peppe Maiello (Pd) ha arricchito gli auguri promettendo il suo contributo nelle iniziative condivisibili per il paese. Senza farsi mancare l’ironia: «Ci sono varie ipotesi, il Pd è entrato in maggioranza, il sindaco è entrato nel Pd o…c’è un altro Pd». Sottolineando però tempestivamente che i democrat a Sant’Anastasia sono e restano all’opposizione, per evitare fraintendimenti, attirandosi però le frecciatine del consigliere Trimarco: «Maiello non ha valutato un’ipotesi, la più credibile: il Pd, oltre a perdere le elezioni, perde anche pezzi». E la sua collega Rosaria Fornaro: «Non la conoscevo, non avevo mai incontrato l’assessore Beneduce ma quando l’ho conosciuta e ho visto che persona è non potevo credere fosse del Pd, grazie per avercela data». Un’esternazione che ha scatenato la reazione, a qualche ora di distanza, della segretaria del partito Grazia Tatarella: «Nel consiglio comunale ieri, che lascia sempre più a desiderare, sono rimasta basita dalle affermazioni della consigliera Fornaro che, ad un certo punto, elogiando Rossella Beneduce,neo assessore alle politiche sociali, ha affermato “quando l’ho conosciuta e ho visto che persona è, non potevo credere che fosse del Pd”. Al netto della vicenda che tutti conosciamo, chiarita con la Dott.ssa Beneduce, alla quella faccio i miei auguri di buon lavoro, mi chiedo: ma la consigliera Fornaro si rende conto della gravità delle cose che dice? Ma come si permette di offendere le persone in base all’appartenenza politica? Alla Fornaro dico solo che ogni giorno, sopratutto di fronte a questi teatrini, capisco perché ho fatto la mia scelta, quella che mi porta a stare da un’altra parte rispetto a chi, come lei, fa dell’aggressione verbale e delle offese gratuite il pane quotidiano. Noi dem anastasiani abbiamo onestà e valori da vendere e non consento a nessuno di usare questi toni. Fossi in lei, eviterei certe esternazioni. Ma tant’è …».
Sia la consigliera Annarita De Simone, sia la Veruska Zucconi, hanno sollecitato poi l’assessore invitandola ad illustrare i suoi programmi. «Sono passati pochissimi giorni ma posso garantire che sono già sul pezzo, sto valutando la situazione lasciatami in eredità e a breve darò risposta. Non prendo tempo, sono semplicemente coscienziosa e riflessiva, a breve illustrerò i miei progetti».
Il sindaco Abete ha intanto precisato: «Sgomberiamo il campo dalle barzellette, io non guardo i colori politici o i partiti, me ne frego sia del Pd sia di Forza Italia e secondo me faccio bene. Quello che mi ha convinto dell’assessore Beneduce è stata la competenza, la sua voglia di fare, la sua passione nella vita, nel lavoro e nella politica».