POMIGLIANO D’ARCO – L’ex comandante della polizia municipale, Luigi Maiello, è stato sospeso dal servizio per tre mesi senza stipendio a seguito di sette presunti inadempimenti professionali contestati, elencati in un verbale di tredici pagine. Peraltro Maiello è ancora in attesa della sentenza definitiva del Tar Campania. Quest’ultimo deve esprimersi sul provvedimento di decadenza promosso dall’amministrazione comunale guidata da Russo, che aveva tentato di rimuoverlo dall’incarico contestandogli la mancanza dei requisiti di legge per mantenere il ruolo di comandante della polizia locale. In seguito era stato assegnato all’Ufficio Anagrafe.
Qualunque sia l’esito, la vicenda si sposterà ora nelle aule del Tribunale del Lavoro, dove Maiello cercherà di far valere le proprie ragioni. Tuttavia, considerando i lunghi tempi della giustizia, l’ex comandante – ormai divenuto un simbolo della lotta contro l’illegalità e la criminalità organizzata – dovrà rimanere fermo per tre mesi, aspettando la conclusione del provvedimento disciplinare. Un periodo che potrebbe trasformarsi in una pausa forzata utile a ricaricare le energie in vista di una battaglia legale e personale, con la speranza che alla fine questo stop venga riconosciuto come ingiusto e dunque risarcito, magari con gli interessi.
Per quanto riguarda il provvedimento disciplinare, sette sono le contestazioni mosse nei confronti di Maiello, riportate nell’atto amministrativo notificatogli a novembre dello scorso anno. Le accuse si basano su segnalazioni avanzate dal suo successore, nominato a tempo determinato, a sua volta finito nel mirino di Maiello.
Maiello si è infatti distinto per la sua battaglia contro l’abusivismo edilizio e le illegalità diffuse nel territorio, diventando una figura centrale ma anche scomoda. Nel frattempo, la Procura di Nola si prepara a istruire i primi processi per lottizzazione abusiva, con diversi dirigenti comunali e progettisti finiti sotto accusa per interpretazioni discutibili della normativa sul piano casa.