Meloni al Parco Verde tra proteste e promesse: “Nel 2024 centro sportivo nel capannone delle violenze”

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CAIVANO – Accolta con le proteste dei tanti rimasti senza Reddito, va via tra le promesse di un futuro meno buio per il Parco Verde. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è giunta alla scuola superiore Francesco Morano di Caivano, al Parco Verde, dopo la prima sosta nella chiesa San Paolo Apostolo dove ha incontrato don Maurizio Patriciello.

Nella sede della scuola ha partecipato alla riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza sul futuro del Parco Verde dopo lo stupro delle due cuginette di 10 e 12 anni. A bordo di un’auto ha percorso le poche decine di metri che separano la parrocchia dove si è incontrata con don Patriciello dalla scuola. Al suo arrivo non erano mancate le rimostranze di tanti che chiedono lavoro dopo la sospensione del sussidio.

Alcune centinaia di persone si sono radunate all’esterno dell’istituto Francesco Morano di Caivano durante la riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza con la premier Giorgia Meloni. La folla è rimasta in silenzio con la scuola chiusa e molto presidiata dalle forze dell’ordine. Di fronte, un palazzo enorme del Parco Verde che ha 5 balconi con persone affacciate mentre le altre decine di finestre sono tutte con le tapparelle abbassate.

L’incontro con don Maurizio

“Ho detto alla presidente del Consiglio che è necessario oscurare i siti porno”. E’ uno degli argomenti, afferma il parroco di Caivano don Maurizio Patriciello, da lui affrontati con Giorgia Meloni nel corso del lungo colloquio nella chiesa di San Paolo, al Parco Verde. Parlando della visita della premier, il sacerdote commenta: “Io ho osato e, grazie a Dio, c’è stata una risposta”. Alla premier “abbiamo raccontato la difficile realtà del quartiere che è inserito nel contesto di Caivano, a sua volta inserito nella Terra dei fuochi”. All’incontro hanno partecipato anche altri due sacerdoti della zona: “In questa battaglia – ha detto don Patriciello – siamo tanti, forse non siamo ben organizzati ma siano tanti. La nostra battaglia non finisce mai e forse al termine della nostra vita, come San Paolo, potremo dire che abbiamo combattuto la buona battaglia”.

La speranza del vescovo

“Lasciare le strutture abbandonate è diseducativo ed è importante che si proceda alla ristrutturazione”. Così il vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, ha commentato con soddisfazione l’impegno assunto dalla premier Giorgia Meloni sulla riattivazione del centro sportivo ai margini del Parco Verde dove sarebbero avvenute le violenze ai danni delle due cuginette. Il vescovo ha riferito che è stato anche annunciato il potenziamento delle strutture scolastiche e del controllo del territorio.

Il nuovo centro sportivo

“Entro la primavera del 2024 il centro sportivo di Caivano”, devastato dall’incuria e dai vandali, teatro delle violenze di gruppo ai danni delle due cuginette, “tornerà ad essere un centro sportivo”. Lo ha detto don Maurizio Patriciello, riferendo ai giornalisti quanto a lui riferito dalla premier Giorgia Meloni nell’incontro appena conclusosi. “Mancano pochi mesi alla primavera del 2024, ma credo che manterrà la sua parola”, ha aggiunto. “Meglio di così non poteva andare. Noi abbiamo un desiderio grande di applaudire ma se le promesse, come accaduto altre volte, non verranno mantenute sapremo anche fischiare”.