Riceviamo e pubblichiamo la nota di Coalizione Civica Acerra
ACERRA – Sulla mancata costituzione di parte civile da parte del Comune di Acerra nel processo penale che ha portato alla condanna di primo grado, per i reati di usura e associazione camorristica, del coniuge di un candidato della lista “Siamo Acerra”, eletto consigliere comunale e poi nominato assessore dal Sindaco d’Errico, successivamente dimessosi, i consiglieri comunali di Coalizione Civica e Movimento di Popolo hanno scritto al Prefetto di Napoli e alle Procure di Napoli e Nola, affinchè si indaghi, ognuno per le proprie responsabilità, su chi opera nel Comune di Acerra contro la Costituzione e per ostacolare la definitiva affermazione dello Stato.
“Per costituirsi fintamente come parte civile in un processo penale che riguarda il coniuge di un suo assessore, il Sindaco sceglie un dipendente comunale, per costituirsi contro di noi innanzi al Tar Campania sceglie un avvocato di primo livello – dichiarano i consiglieri comunali Giuseppe Casoria, Domenico Catapane, Vincenzo De Maria, Fausto La Montagna, Salvatore Maietta, Salvatore Messina, Antonio Nocera e Andrea Piatto – è tutta qui la doppiezza e l’ambiguità dell’amministrazione comunale e della sua maggioranza consiliare”.
“Siamo consapevoli che dobbiamo far da soli, nel silenzio di tanta anticamorra da salotto, di partigiani a corrente alternata, con tante maschere, quelle vere, cadute da un pezzo – concludono i consiglieri comunali di Coalizione Civica – ma abbiamo il dovere di andare fino in fondo per rispetto di quelle persone e di quegli elettori che ancora credono che la politica abbia un senso”.