L’ Eugenio Barsanti, ubicato a due passi da Fiat e Alenia, è uno degli istituti tecnici industriali più importanti della Campania ma la ricostruzione degli episodi avvenuti ieri e la scorsa settimana, fatta dai rappresentanti degli studenti, è di quelle che farebbero cadere le braccia praticamente a tutti. « Sia la settimana scorsa che lunedi mattina – raccontano i ragazzi – abbiamo trovato un gruppo di ratti che indisturbati si aggiravano per le classi ». La protesta è stata immediata. Ieri centinaia di iscritti alla scuola dopo essere entrati in classe hanno di nuovo guadagnato l’uscita nello spazio di pochi minuti. « I topi sono ancora lì, da giorni: non entreremo più fino a quando non faranno la derattizzazione », la decisione presa durante l’assemblea organizzata in fretta e furia nel cortile antistante l’istituto. Poi un gruppo formato da circa 150 studenti si è staccato per effettuare una sorta di corteo di protesta fino alla vicina sede dell’asl, l’azienda sanitaria locale, in piazza Sant’Agnese, sempre a Pomigliano. « Abbiamo chiesto ai medici dell’asl di intervenire » – ha fatto sapere ieri sera un esponente del comitato degli studenti – « ma non è stato effettuato nessun intervento per cui molto probabilmente non entreremo nemmeno martedi mattina ». Al Barsanti dunque è sciopero. I testimoni affermano di aver visto nella scuola ratti sia al pian terreno che al primo piano. Anche nei bagni. C’è una foto che “immortala” i topi, pelo nero e zampe chiare, mentre si nascondono dietro un cestino dei rifiuti di una toilette dell’istituto. L’immagine ha fatto il giro del web. Intanto i rappresentanti degli studenti hanno tentato di parlare con il preside, Mario Ponsiglione. « Ci è stato risposto che non c’era e che non ci sarebbe stato per tutta la giornata. Riproveremo martedi », spiegano ancora i giovani, tono piuttosto seccato. Resta il problema dei mancati interventi e del fatto che le lezioni ormai sono sistematicamente disertate dalla scorsa settimana a causa di questo evidente allarme igienico. Dulcis in fundo ci sono pure contrasti tra la dirigenza e gli iscritti, sempre però originati da disservizi. Il 2 dicembre scorso infatti il preside ha inviato un comunicato ai genitori degli studenti, accusati dal dirigente di assenza ingiustificata. Motivo: nella classi si battevano i denti perché i riscaldamenti non funzionavano. « Per questa ragione – ha scritto il preside nella nota – ho prorogato di un’ora l’ingresso a scuola, fino al ripristino del riscaldamento ». Una misura che comunque non ha convinto i ragazzi, che in gran parte hanno preferito non entrare. Ora però l’allarme è di quelli più gravi. Con i ratti non si scherza. E c’è chi è pronto a giurare che anche stamattina le lezioni saranno disertate. Ieri solo una minoranza degli studenti è andata regolarmente a lezione. La situazione continua quindi a scorrere sul filo della precarietà.