In 20 anni non è stato fatto nessun intervento per il decoro e la sicurezza del quartiere
Nel Borgo Casamale negli ultimi dieci anni ci sono stati parecchi interventi culturali. Alcuni sono giudicati di grande e medio valore artistico. Altri sono pacchiani se non addirittura inutili. Le installazioni a via Botteghe, i murales a via Ferrante D’Aragona, le pietre di inciampo, gli interventi sui bassi, le mostre, i convegni, il recupero architettonico di via Campane e numerose manifestazioni itineranti stanno caratterizzando il centro storico di Somma Vesuviana come se fosse un grande teatro all’aperto, degno di essere vissuto e fotografato. Ricordo che fino a poco tempo fa al Casamale si vedevano coppie di sposi, seguiti dal codazzo di fotografi, impegnati ad immortalare in un ambiente unico e particolare un momento fondamentale della vita. Questa scena puntualmente si ripete ogni 4 anni, quando ricorre la festa delle Lucerne. Il Borgo, purtroppo, non è Ostia Antica e nemmeno un quartiere degli scavi di Pompei dove la vita si è fermata più di duemila anni fa. Al Casamale vivono qualche migliaio di persone che hanno tutto il diritto di essere assistite e trattate degnamente. Vale la pena sottolineare che, a fronte delle decine e decine di iniziative culturali, in 20 anni al Casamale non c’è stato neanche un intervento strutturale. Non sono state pulite le fogne. Non è stata aggiustata una strada. Non è stato dipinto un muro e non è stata neanche presa una iniziativa per contenere il traffico, per regolarlo e canalizzarlo. Non so come mai gli amministratori non si vergognino per quanto poco hanno fatto. Agli organizzatori delle pur lodevoli iniziative culturali avviate vorrei ricordare un episodio di più di 40 anni fa, quando al Casamale per gli stessi problemi di oggi scattò una vera rivolta popolare. Un corteo di circa 150 persone si mosse verso il cinema Arlecchino dove era stato organizzato un convegno sui Beni Culturali alla presenza del ministro della Cultura dell’epoca Vincenzo Scotti e di molti Sovraintendenti. Ci furono momenti di tensione tra i manifestanti e le forze dell’ordine finché gli organizzatori della protesta non riuscirono a dire la loro. Agli illustri ospiti fecero capire che non volevano essere trattati come gli elementi di una scenografia. Al Casamale vivono centinaia di famiglie che hanno diritto di avere servizi ed infrastrutture ed una organizzazione del quartiere all’altezza dei tempi. Io credo che oggi la situazione sia peggiorata. Ci sono persone che vivono nella completa indigenza, in strutture inospitali e nell’abbandono senza che nessuno faccia niente. Il problema della sicurezza è molto preoccupante ed è ai limiti della vivibilità. Questa strana situazione di degrado e di abbandono, oltre ai politici, deve essere anche addebitata a quel gruppo di intellettuali che animano i convegni senza che ci sia mai una proposta o un’analisi seria della situazione.
(fonte foto: rete internet)