Nuovo stallo per la bonifica dell’ex sito Agrimonda, il deposito di fitofarmaci, pesticidi e concimi situato al confine tra i Comuni di Marigliano e Mariglianella e distrutto dalle fiamme di un incendio nel 1995. Nell’area, ormai da tempo abbandonata, continua a imperversare una situazione igienico-sanitaria disastrosa. A determinarla sono le sostanze tossiche che ristagnano nell’acquitrino creato dall’acqua piovana sul telo posto in superfice per evitare la penetrazione degli inquinanti nelle falde acquifere (cosa che comunque non si è riuscita ad evitare). Fino ad ora non è stato effettuato alcun intervento di bonifica nella zona. È intervenuto sulla questione il vicepresidente della Camera, Sergio Costa: “Il ministero conferma i ritardi della Regione Campania”.
Persiste l’emergenza ambientale nell’ex sito Agrimonda e aumenta giorno dopo giorno lo sdegno da parte dei cittadini dei Comuni di Marigliano e Mariglianella. Forte ormai il timore e la preoccupazione per le pericolose conseguenze che le esalazioni tossiche potrebbero avere per la salute di chi abita a ridosso del sito. Dopo un nuovo appello alla risoluzione del problema da parte dell’attivista Secondo Ciro Tufano, qualcosa si era mosso. A settembre 2022, infatti, il Difensore Civico, Giuseppe Fortunato, aveva concesso alle amministrazioni comunali 60 giorni di tempo per il ripristino nell’area di condizioni idonee alla tutela della salute e dell’ambiente. Pena l’invio di commissari ad acta per risolvere la situazione. Poi più nulla.
Nei giorni scorsi, come riporta il Corriere Del Mezzogiorno, il vicepresidente della Camera, Sergio Costa, ha depositato un’interrogazione rivolta al ministro dell’Ambiente, Pichetto Fratin, sulla “preoccupante situazione che insiste intorno al sito ex Agrimonda”. Oggi il vicepresidente è intervenuto confermando che i ritardi nelle operazioni di bonifica non sono dovuti al Ministero ma alla Regione Campania:
“Alla luce di questa situazione, e visto che il territorio non ha avuto ancora risposte in merito ho chiesto al ministro dell’Ambiente se il dicastero fosse a conoscenza dei fatti e se è disposto a intervenire. Il ministero ci ha risposto che per la bonifica del sito orfano nell’ambito del Piano d’azione il dicastero ha assegnato due milioni di euro alla Regione. Il Mase sottolinea che le competenze in campo di bonifiche sono in capo alla Regione e che il ministero attende dall’organo campano l’assenso sullo schema di accordo propedeutico al trasferimento delle risorse idonee alla messa in sicurezza del sito” Costa ha poi concluso: “Il rischio serio è di aggiungere al danno la beffa, ovvero lasciare il territorio inquinato e buttare al vento i fondi per le bonifiche”.
Ex Agrimonda, Comuni senza soldi: sito abbandonato da 27 anni