Dramma e indignazione tra i cittadini dei comuni di Marigliano e Mariglianella. Persiste la disastrosa situazione igienico-sanitaria presso l’ex sito Agrimonda. Si tratta di un vecchio impianto produttore di fitofarmaci, distrutto dalle fiamme di un incendio nel 1995 e da allora abbandonato. Il vero problema è la mancata bonifica dell’area, aldilà di pochi e sporadici interventi di rimozione dei rifiuti.
In particolare, sul sito è posto un telo sintetico che fa accumulare l’acqua piovana che ristagna, provocando cattivi odori, ma soprattutto generando la proliferazione di microrganismi, insetti e sostanze tossiche dannose per l’ambiente e per gli abitanti della zona. Più volte i comuni di Marigliano e Mariglianella sono stati esortati a risolvere il dissesto ecologico dell’area.
Infatti, dopo i rilievi dell’ASL Napoli 3 Sud del maggio scorso, il Difensore Civico, Giuseppe Fortunato, ha scritto ad entrambe le amministrazioni comunali, concedendo 60 giorni di tempo dalla notifica per il ripristino nell’area di condizioni idonee alla tutela della salute. In caso di inosservanza della richiesta, l’Avvocato Fortunato ha avvisato i comuni dell’invio di commissari ad acta per risolvere la situazione.
Nonostante ciò, non sembrano esserci stati mutamenti e i comuni non sembrano volersi attivare per adempiere all’istanza di Fortunato. Secondo Ciro Tufano, attivista e residente nella zona adiacente all’Agrimonda, le pessime condizioni dello stabile peggiorano giorno dopo giorno.
Dopo un nuovo sopralluogo del responsabile ASL, il Sindaco di Mariglianella ha provato a spiegare il mancato intervento coi problemi finanziari dell’ente. Sale lo sdegno e il malcontento tra i cittadini dei due comuni, che ora attendono il commissariamento e l’invio dei commissari incaricati di risanare le pessime condizioni igienico-sanitarie dell’ ex sito Agrimonda.