Casalnuovo, Mecoser pronta a lasciare a casa 40 operai

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​La Mecoser, storica azienda metalmeccanica di Casalnuovo di Napoli, è al centro di una crisi che minaccia il futuro di 40 lavoratori. La notizia della possibile chiusura dello stabilimento ha suscitato forte preoccupazione tra i dipendenti e le loro famiglie, soprattutto in un contesto economico già fragile come quello dell’area nord di Napoli.​

La vicenda è stata portata all’attenzione pubblica anche dal TGR Campania, che ha raccolto le testimonianze dei lavoratori e dei rappresentanti sindacali. Tra questi, Antonio Fiore, segretario regionale della Cisal Metalmeccanici, ha espresso la sua preoccupazione per la situazione, sottolineando l’urgenza di interventi concreti per salvaguardare l’occupazione e il tessuto produttivo locale. ​

I lavoratori, intervistati nel servizio, hanno manifestato il loro disagio e la loro incertezza per il futuro. Molti di loro lavorano in azienda da anni e vedono nella Mecoser non solo un posto di lavoro, ma una seconda casa. La chiusura dello stabilimento rappresenterebbe per loro una perdita non solo economica, ma anche affettiva e identitaria.​

I sindacati si sono mobilitati per cercare soluzioni che possano evitare la chiusura e garantire la continuità produttiva. Tra le proposte avanzate, vi è quella di un tavolo di confronto con le istituzioni locali e regionali, al fine di individuare strumenti di sostegno e percorsi di riconversione industriale. Inoltre, si chiede un impegno concreto da parte del governo per rilanciare il settore metalmeccanico nel Mezzogiorno, attraverso investimenti e politiche industriali mirate.​

La crisi della Mecoser si inserisce in un contesto più ampio di difficoltà per l’industria manifatturiera campana, che negli ultimi anni ha subito una progressiva deindustrializzazione e una perdita di competitività. Come evidenziato anche da Antonio Fiore in un intervento recente, è necessario un cambio di rotta che valorizzi le competenze e le eccellenze presenti sul territorio, promuovendo l’innovazione e la sostenibilità. ​

La speranza è che la mobilitazione dei lavoratori e dei sindacati possa sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni, portando a soluzioni concrete che evitino la perdita di posti di lavoro e contribuiscano al rilancio dell’economia locale.