La Festa dei Gigli 2018 è stata il banco di prova dell’amministrazione comunale anche per Pd, Prospettive per Brusciano e Avanti Brusciano, che hanno firmato le dure critiche rivolte al sindaco Giuseppe Montanile: “Ha fallito nella gestione della Festa”.
Disapprovazione è stata espressa sulla gestione di problematiche inerenti la Festa dei Gigli del 2018 e la risoluzione degli imprevisti sorti durante la kermesse che si è da pochi giorni conclusi. Pd, Prospettive per Brusciano e Avanti Brusciano, che in consiglio comunale sono rappresentati dal dem Antonio Castaldo – candidato a sindaco che hanno appoggiato alle ultime elezione amministrative e ora tra i banchi della minoranza in consiglio comunale – ritengono che sia stato uno “sperpero di denaro pubblico per il ‘non-uso’ dei parchimetri, senza dotare le aree interessate della dovuta segnaletica orizzontale e senza passare per una adeguata informazione alla cittadinanza”, e al sindaco chiedono: “Ma non aveva detto che il Comune era in deficit? Era una bugia? Non sarebbe stato meglio e più apprezzato reclutare personale interinale per il servizio parcheggio e dar un po’ di lavoro ai tanti disoccupati bruscianesi?”. Poi sostengono che nel sabato sera della Festa, durante la sfilata delle fanfare, al momento del passaggio dell’ultimo comitato vi fossero auto e motorini liberi di circolare: “E’ stato uno spettacolo inaudito! – tuonano – Non aveva promesso di garantire massima sicurezza e disciplina nelle serate? Era una bugia?”. Criticano il sindaco per la presenza di venditori ambulanti abusivi lungo le strade in festa e per aver “permesso che un Giglio contravvenisse alle regole, da lei stesso scritte, alterando il regolare percorso degli obelischi e bloccando la kermesse”, riferendosi al “sorpasso” messo in atto dal Giglio della Gioventù. “, e definiscono il regolamento della Festa dei Gigli una “farsa” che “va archiviata”. Lo accusano, quindi, di aver “spezzato gli sforzi dei giovani amanti della Festa che con generosità e passione hanno cercato di colorare il paese, e di tutte le persone che, con il lavoro di un anno, rendono possibile la realizzazione della nostra amata Festa”, e di aver “ridicolizzato il neonato Ente Festa, i cui componenti nulla hanno potuto per frenare le sue incomprensibili ed irrazionali decisioni? Ma Lei non diceva che l’Ente godeva di piena autonomia? Era una bugia?”. Concludono chiedendogli di fare una passo indietro: “Se lei, in coscienza, reputa di non farcela a sopportare l’ impegno che la nostra Cittadina legittimamente rivendica, faccia un atto d’amore verso i suoi concittadini: si metta da parte e lasci il campo a chi ha forza e capacità di farlo”. Solo pochi giorni fa dei manifesti erano stati affissi anche dai partiti e movimenti di opposizione Orgoglio campano, La Città che Vogliamo, Rinascimento bruscianese, Prima Brusciano, Forza Brusciano, Brusciano Libera e Insieme per Brusciano, che invocavano le dimissioni del primo cittadino.