Sugli strumenti della P.A. il Mediano, Inail, Italia Lavoro, Uniforma – FonArCom, PMI Italia International insieme per le aziende. Agevolazioni utili per le imprese: l’obiettivo è la regolarizzazione contributiva e assicurativa contro il sommerso.
«Da tempo, la redazione de ilmediano segue con particolare attenzione l’attività delle aziende che operano, a tutti i livelli, nel Vesuviano e nel Nolano, per due ragioni: perché l’economia è fattore essenziale dello sviluppo sociale, e perché l’analisi corretta delle variazioni del sistema economico aiuta a capire le tendenze di tutti i processi culturali. Inoltre è risaputo che tali aree, per la complessità del territorio e dei meccanismi economici, per la vigorosa energia dello spirito d’iniziativa e per il groviglio di problemi antichi e recenti, si integrano fino a formare un "luogo" unitario e a costruire, di conseguenza, un modello fedele dello stato dell’economia regionale e di quella nazionale, e delle tendenze che all’interno di queste economie si delineano e più vigorosamente si configurano». Una presentazione diretta ed efficace, quella del giornalista Francesco Gravetti che ha moderato l’incontro.
Con la nuova direzione di Carmela D’Avino, infatti, ieri il prestigioso quotidiano on line ha proposto: «Gli strumenti della P.A. a sostegno delle imprese vesuviane», il primo di una serie di focus utili per le aziende in collaborazione con Inail, Italia Lavoro, Uniforma-FonArCom e PMI Italia International, all’attenzione dell’assessore alle politiche sociali di Somma Vesuviana, Tommaso Granato, di una delegazione di consiglieri del comune di San Vitaliano, e di numerosi imprenditori e consulenti fiscali, dei volontari della protezione civile Cobra2 di Somma Vesuviana.
Nella sala conferenze, Emidio Silenzi, direttore regionale Campania Inail, Eugenio De Gennaro, operatore progetto LOA – Italia Lavoro Spa, Nunzia Onesti, presidente Uniforma Conto di Rete Fondo Interprofessionale FonArCom, Salvatore Guerriero, segretario nazionale PMI Italia International, vice presidente E.B.SI.L. (Ente Bilaterale Sicurezza sul Lavoro), hanno illustrato diverse interessanti agevolazioni rivolte alle piccole e medie imprese, che però spesso non ne fanno richiesta, con grande probabilità per mancanza di conoscenza del privilegio.
Primo step, l’analisi degli incentivi Inail per la prevenzione con relativi riferimenti normativi, i decreti ministeriali 12/12/2000 e 3/12/2010, facilmente consultabili su www.inail.it. «L’investimento economico nella prevenzione si traduce in un ritorno della diminuzione delle tasse e dei contributi che vengono pagati dalle imprese all’Inail», ha sostenuto il direttore regionale dell’ente pubblico per la Regione Campania, Emidio Silenzi, il quale ha provveduto a semplificare concetti ostici ai più. È il caso, ad esempio, dell’oscillazione del tasso, OT 20 e OT 24: si tratta di «una variazione del tasso medio nazionale, che viene applicata alla singola azienda in relazione a specifiche situazioni, indicative di un minore o maggiore rischio di livello aziendale. Variabile in relazione a parametri prefissati». Riduzione che va in base al numero di dipendenti per anno, dal 30% fino ai dieci lavoratori al 7% con oltre 500. Il dato interessante è che «richiedono lo sconto le fasce meno agevolate».
Non è difficile pensare che nelle piccole e medie imprese persista il timore di possibili controlli, tuttavia il messaggio relativo alle agevolazioni che riguardano il primo biennio di attività è passato forte. I requisiti necessari per accedervi sono la regolarità contributiva ed assicurativa e, ovviamente, il DVR, documento valutazione dei rischi.
Il nome di Eugenio De Gennaro si è legato alla nuova tendenza dei buoni lavoro, meglio noti come voucher, un sistema diretto per il pagamento di servizi di breve durata da parte di tutti i datori di lavoro, aziende, privati e pubblici. «Il progetto LOA (Lavoro occasionale accessorio) regola i rapporti professionali a carattere saltuario, per far emergere attività di lavoro nero e garantire ai lavoratori le tutele previdenziali e quelle contro gli infortuni». Il quadro è chiaro: i compensi percepiti da ciascun lavoratore non possono superare i 5mila euro netti nel corso dell’anno solare, ma sono previsti dei segmenti più contenuti in riferimento a determinate fasce. Nell’opuscolo di presentazione, distribuito durante la serata, sono evidenziati i punti dove acquistare i buoni: presso le sedi Inps o tramite procedure telematiche, banche e uffici postali". Nella brochure informativa anche un elenco di vantaggi per il lavoratore ed il datore.
«Tutte le imprese che hanno dipendenti e che di fatto versano all’Inps hanno l’opportunità di recuperare una parte del versato attraverso una procedura semplicissima: gli studi di consulenza del lavoro, nel momento in cui preparano la denuncia mensile Uniemens, hanno facoltà di destinare una parte del versato Inps (0.30%) – e per le imprese questa procedura è a costo zero – ad un fondo interprofessionale». Così Nunzia Onesti, presidente Uniforma Conto di Rete – Fondo Interprofessionale FonArCom, la quale non esita a specificare: «Laddove non vi fosse il mandato di destinare questa parte al fondo, essa va alla regione di riferimento, che dovrebbe finanziare i progetti di formazione continua». Contributo che in questi tempi di crisi è utilizzato dalla Regione Campania per coprire altre difficoltà di bilancio. Se invece il mandato venisse dato? «Il Fondo interprofessionale fa rientrare il contributo verso l’impresa in interventi di formazione». FonArCom è uno dei diciotto fondi che in Italia gestiscono lo 0.30% che proviene dall’Inps.
Salvatore Guerriero, segretario nazionale PMI Italia International, vice presidente E.B.SI.L., ha concluso con un approfondimento sul «popolo della partita Iva, un esercito smisurato che molti dimenticano. Abbiamo pensato di tutelare i titolari della partita Iva come una piccola o media impresa, perché ci siamo resi conto di avere a che fare con microattività rappresentate da professionisti». Guerriero crede, come gli altri relatori, nel lavoro di squadra, nella forza di un’azione decisiva e immediata volta alla regolarizzazione, preceduta da una guida costante alle imprese. «Ci sono questioni di sommerso, di lavoro nero che potrebbero essere regolarizzate con una semplice informativa. Questo incontro, promosso da ilmediano a cui va il mio ringraziamento, ci consente di dialogare e costruire insieme a diverse realtà un sistema per la sicurezza, per la formazione e l’informazione». È doveroso ribadirlo: è solo il primo.
Per maggiori info:
Presentazione OT 24 (PPT)
Tabelle ISI (PDF)
Presentazione UNIforma (PPT)