Acerra, altra immondizia in arrivo

0
156

La Italambiente ha chiesto alla Regione il permesso di realizzare un sito di stoccaggio e trattamento dei rifiuti solidi urbani. Ma il rilascio dell’autorizzazione è stato sospeso per ulteriori chiarimenti.

La Regione Campania ha momentaneamente sospeso il rilascio delle autorizzazioni per la realizzazione di un nuovo sito di stoccaggio e trattamento dei rifiuti solidi urbani. Il via libera a questo progetto è stato chiesto dalla Italambiente, società specializzata che già possiede un capannone per lo stoccaggio e il trattamento degli inerti, nella zona industriale di Acerra, alle spalle dell’inceneritore. Qui, in questa stessa struttura, deve sorgere la nuova attività di stoccaggio e trattamento dei rifiuti urbani. Intanto la Regione ci vuole vedere chiaro è nelle due ultime conferenze dei servizi ha bloccato il rilascio delle licenze, subordinandolo all’acquisizione di ulteriori chiarimenti tecnici da parte della società.

In passato la Italambiente aveva già smaltito rifiuti urbani, soprattutto provenienti da Napoli e dall’hinterland. Questo servizio era però espletato in regime di emergenza commissariale, vale a dire grazie al superamento di ogni ostacolo volto alla tutela dell’ambiente. Da tempo però il ritorno allo stoccaggio e al trattamento dell’immondizia è subordinato al rilascio, da parte dell’apposita conferenza dei servizi regionale, dell’Aia, l’Autorizzazione integrata ambientale, e al permesso alle emissioni nell’aria. In questo caso Italambiente attende l’Aia per dare il via allo smaltimento dei rifiuti urbani e, attraverso una procedura parallela, sempre nell’ambito della conferenza dei servizi, aspetta anche il via libera per le emissioni di anidride solforosa, il gas maleodorante, dal tipico puzzo di uovo marcio, che viene di solito sprigionato dai rifiuti urbani.

Intanto dal punto di vista urbanistico la Italambiente ha già ottenuto dal comune di Acerra tutte le autorizzazioni necessarie. La società di Afragola è ormai a un passo dal grande rilancio nel settore dello smaltimento ad ampio spettro. Nella stessa area in cui si trova la struttura della Italambiente esiste già un vero e proprio polo dei rifiuti. C’è l’inceneritore e ci sono due enormi stoccaggi. Uno è gestito dalla Provincia attraverso la Sapna. L’altro, sorto durante l’ultima emergenza, è stato creato dal commissariato straordinario ma ora non se ne conoscono le competenze. C’è poi un depuratore, nell’attigua Montefibre, l’impianto chimico dismesso dieci anni fa, che tratta i rifiuti tossici liquidi provenienti dal nord Italia. Qui esiste anche una centrale privata di trattamento dell’amianto e dei rifiuti solidi urbani.

Intanto la notizia di questo nuovo progetto sta mettendo in allarme gli ambientalisti. Che hanno chiesto chiarimenti al comune di Acerra.