E’ una giornata da dimenticare, come poche per questo Napoli. E una giornata che inizia male e finisce peggio. Il Maradona è flagellato dal mal tempo, e il Napoli soccombe sotto le badilate d’acqua. Inizia male la partita, la formazione è inedita, 10 giocatori che non hanno mai giocato assieme. In queste situazioni ti può andare bene, e dovrebbe essere così se affronti l’ultima della classe, ma la chimica di squadra è un ingrediente fondamentale nel calcio, è mancata dal primo minuto. Il Napoli non c’è, gli azzurri non si trovano, vanno sotto con Pickel. Ma il Napoli trova la forza di rimontare con Jesus e una grande incornata di rapina di Simeone. Tiene per tutto il resto della partita, guida la partita, spreca, e si fa rimontare nel finale, quando Afena-Gyan, da buon pallanuotista, segna di palombella. Non aiuta l’espulsione di Sernicola durante i tempi supplementari, e nemmeno l’ingresso in campo di alcuni dei titolarissimi. Finisce ai rigori con l’errore di Lobotka.
Inizia male e finisce peggio, una giornata da dimenticare, fatta di scelte sbagliate dell’allenatore, scelte che hanno sopravvalutato le capacità dei nostri 11, e sottovalutato quelle degli avversari. E infatti in campo il Napoli non ha giocato da Napoli. Gli azzurri escono dalla coppa e perdono il primo obiettivo stagionale, pienamente raggiungibile da questa squadra. E lasciano sul campo delle enrgie utili per le prossime partite. Inizia male e finisce peggio, speriamo però che continui meglio.