Come giĂ avevo anticipato nell”articolo in cui parlavo dello scioglimento dell”ASL NA 4, anche l”ASL NA1, la più grande Azienda sanitaria d”Europa, è finita, e non è la prima volta, in una bufera giudiziaria dai risvolti inquietanti. Non solo tangenti ed appalti e imprese più o meno riconducibili a personaggi legati ad ambienti criminali che contano, quando si parla di ASL, di Aziende Ospedaliere e, in generale, della SanitĂ , come Fabbrocino e Mazzarella, ma anche professionisti notoriamente legati a cosche politiche, non saprei come meglio definirle, che nella sanitĂ campana fanno il bello e il cattivo tempo praticamente da quando la competenza sanitaria è passata dalle Province alla Regione.
Professionisti, nella veste di dirigenti, funzionari, tecnici della ASL NA 1, che non solo truccavano gli appalti, accordandosi con imprenditori massicciamente presenti in tutte le ASL della Campania e delle regioni limitrofe, ma le gestivano al rialzo per far lievitare i prezzi dell”aggiudicazione e quindi delle tangenti che raggiungevano il 25 e anche il 30% dell”appalto. Talmente avidi e sicuri dell”impunitĂ da parlare liberamente al telefono delle percentuali delle tangenti ma anche dei sostanziosi anticipi necessari per far viaggiare le procedure di assegnazione,fino ad affermare che “ci dobbiamo mangiare tutta Napoli”.
Tanto sicuri di essere intoccabili, da vantarsi di essere dei veri professionisti nell”alterazione e nel controllo delle gare d”appalto. Anzi, uno di loro, si vantava addirittura di essere il Number One della manipolazione degli appalti. Agli arresti in carcere sono finiti i funzionari del Servizio Tecnico Manutentivo, Bruno Sielo, Alfonso Sabatino e Giuseppe Di Costanzo; l”imprenditore e amministratore della Stelmed, Ferdinando Salemme, l”amministratore della Bia Bioinarch, Alfredo Polizza. Agli arresti domiciliari sono finiti, invece, il direttore pro tempore del Servizio Tecnico Centrale della ASL NA 1, Claudio Ragosta, un funzionario dello stesso ufficio, Giuseppe Fedele, l”amministratore delle societĂ affidatarie di appalti, Tnt Service srl, Edilizia Service srl e Edil Service srl, Paolino Napoletano, e l”impiegata Anna Di Sarno, responsabile dell”ufficio gare di appalto della Bia Bioinarch.
Al Ragosta è stata anche sequestrata una imbarcazione del valore di 400.000 euro, dal nome singolare, “Canaglia II”. Sono stati, invece, interdetti dai pubblici uffici, l”ing. Raffaele Ruggiero, attuale comandante dei Vigili del Fuoco di Perugia, Patrizio Vento, impiegato del Servizio Tecnico della ASL, Vincenzo Tafuri, funzionario del Comune di Napoli. Una vera e propria associazione criminale di “colletti bianchi”, sia pure molto sporchi, che dalle inchieste della magistratura sembra operasse in assoluta autonomia, tanto che nessuno dei vertici amministrativi della ASL NA 1 è stato chiamato in causa o inquisito.
Ora, è vero che si tratta dell”Azienda sanitaria più grande d”Europa, ma appare abbastanza incredibile che le direzioni amministrativa e contabile, oltre allo stesso manager, potessero essere all”oscuro delle procedure messe in atto dalla direzione tecnica. Appare, altresì. poco comprensibile il fatto che non si sia proceduto all”invio di una commissione di accesso agli atti per verificare se le procedure anomale evidenziate dalla magistratura non fossero state adottate anche in altre occasioni e relativamente ad altre tipologie di appalti, o, addirittura, non fossero diventate la regola nell”intera ASL NA 1. Per la ASL NA 4 bastò molto meno per avviare le procedure di scioglimento per infiltrazioni camorriste.
Ma, evidentemente, l”ASL NA 1, come è stato per l”ASL NA 5, gode di privilegi e protezioni particolari, legati alle sue dimensioni, che ne fanno una straordinaria macchina di distribuzione di denaro pubblico e di raccolta di consensi elettorali. Ma è proprio attraverso questi meccanismi di corruzione che l”imprenditoria criminale si sta mangiando i fondi pubblici e, cosa ancora più grave, sta corrompendo le coscienze anche di coloro che, per cultura e posizione sociale, dovrebbero essere di esempio in tutte le iniziative per contrastare i poteri criminali.
IL PEZZO SULL”ASL NA4