Incidente mortale nel Nolano, Ottaviano piange il giovanissimo Luciano
NOLA – Un ragazzo di 19 anni di Ottaviano, Luciano Corcione, è morto nel pomeriggio di oggi per un incidente stradale avvenuto nella frazione di Piazzolla di Nola.
Il sinistro fatale, secondo quanto evidenziato da Il Mattino, è stato registrato lungo via Vittorio Veneto. All’origine dell’incidente – secondo le prime ricostruzioni ancora oggetto di indagine – ci sarebbe un sorpasso: la moto condotta dal giovanissimo avrebbe provato a superare l’auto, finendosi però per schiantare con il veicolo che proveniva dall’altra direzione.
Per il giovane purtroppo non c’è stato nulla da fare. Sull’incidente gli agenti del comando di polizia locale di Nola. Grande il cordoglio nella sua città, Ottaviano, riassunto nelle parole del sindaco Biagio Simonetti.
“La comunità di Ottaviano si stringe con profondo cordoglio alla famiglia di Luciano, giovane vita spezzata troppo presto in un tragico incidente. In momenti come questo, le parole sembrano insufficienti a esprimere il dolore e la vicinanza. Che il Signore lo accolga nella Sua gloria e dia forza ai suoi cari per affrontare questa immensa perdita.”
Incontro sul Medioevo organizzato dal Centro La Pira di Pomigliano
POMIGLIANO D’ARCO – Il Medioevo secolo buio o periodo fecondo per la cultura e le Università ? Fabrizio De Falco , docente dell’Università di Bologna e Davide Passerini, docente della Federico II di Napoli, si confronteranno su “Il Medioevo della cultura e delle Università (XII-XV secolo) a Pomigliano d’Arco, ospiti del Centro Culturale Giorgio La Pira. L’incontro avrà luogo nella sala della Rettoria Maria SS. del Carmine in Piazza Municipio con inizio alle ore 18.
Con i due relatori ci saranno Gaetano Pugliese, Presidente onorario del Centro La Pira e Anna Criscuolo, docente di materie letterarie. L’incontro rientra negli appuntamenti del mercoledi organizzati dal Centro su temi che suscitano curiosità e dibattito tra i cittadini.
Circumvesuviana, treno sovraffollato: malore per tre passeggeri
Circumvesuviana. Viaggio da incubo questa mattina per i pendolari sulla linea Sarno-Napoli. Malore per ben tre passeggeri a causa dell’eccessivo sovraffollamento dei vagoni. Le dichiarazioni dei rappresentanti del Comitato pendolari.
Ennesima mattinata di disagi per i pendolari delle linee della Circumvesuviana. Secondo quanto riportato in un post dalla pagina Instagram “Vesuvianastateofmind”, il treno partito da Sarno alle ore 6:38 e diretto verso Napoli risultava già pieno ben oltre il normale all’altezza della fermata Somma Vesuviana. La situazione non ha fatto altro che peggiorare fino all’arrivo del convoglio alla stazione di Barra, dove una ragazza ha avuto un malore a causa dell’eccessivo sovraffollamento del vagone in cui viaggiava.
Nel giro di pochi minuti anche altre due persone hanno avuto un mancamento a causa dello spazio ridotto per il numero di passeggeri troppo elevato. Tempestivo è stato l’intervento del capotreno che ha provveduto a chiamare i soccorsi, a far scendere tutti dal treno e far aprire tutti i finestrini. Dopo l’arrivo degli operatori del 118, il treno è finalmente ripartito, sempre sovraccarico, ed è giunto alla stazione di Napoli.
Le dichiarazioni dei rappresentanti dei comitati dei pendolari.
Su quanto accaduto questa mattina sono intervenuti Salvatore Alaia, Presidente del Comitato Civico E(A)VITIAMOLO di Sperone, l’Avv. Marcello Fabbrocini, Presidente Comitato Civico di Ottaviano A Cifariello ETS, Enzo Ciniglio, portavoce comitato pendolari NOALTAGLIODEITRENIDELLACIRCUMVESUVIANA e Salvatore Ferraro, portavoce comitato pendolari CIRCUMVESUVIANA EAV. Questi ultimi hanno rilasciato un comunicato congiunto: “Il malore che ha colpito la giovane donna è poi altri due passeggeri, stamattina in un treno delle linee vesuviane gestite da Eav, è la prova provata di quanto noi dei Comitati denunciamo da tempo: l’attuale programmazione delle corse sulle linee vesuviane da parte di Eav non è più sostenibile. Continuare a garantire i direttissimi sulla linea di Sorrento significa fare corse con un solo elemento su altre tratte come la Sarno, la Poggiomarino, la Baiano e la Torre Annunziata costringendo i pendolari a viaggiare ammassati nel convoglio al limite della sicurezza ed esponendoli a malori dovuti al senso di asfissia che dopo pochi minuti ti assale. Solo il puntuale intervento del capotreno e l’arrivo tempestivo del 118 hanno evitato il peggio. Eav non può continuare a non avere rispetto della vita dei viaggiatori, in futuro a ogni treno superaffollato chiederemo la verifica degli standard di sicurezza, perché rischiare la morte per colpa di chi non vuole riconoscere gli sbagli è troppo!”Tragedia al porto, operaio muore travolto da un mezzo meccanico
Un lavoratore della Magazzini Generali Spa, Antonio Nazzaro, di 60 anni, è morto all’interno del porto commerciale di Napoli, travolto da un mezzo meccanico. Il fatto è avvenuto in tarda mattinata. A dare la notizia, in una nota, la segreteria Filt Cgil Napoli e Campania.
“Siamo in attesa che gli organi preposti facciano chiarezza sulla dinamica. Certo è – dice nella nota il segretario generale Filt Cgil Napoli e Campania, Angelo Lustro – che non si può morire lavorando. L’ennesima tragedia che colpisce i lavoratori portuali del porto di Napoli, ma anche di Salerno e Castellammare di Stabia. Tragedie – sostiene Lustro – che non possono e non debbono accadere in un Paese civile come il nostro. Occorre intervenire maggiormente con la prevenzione, il rispetto delle regole, con una maggiore formazione, adeguati strumenti tecnologici e soprattutto con una cultura della sicurezza che va messa al primo posto, per evitare che possano accadere sciagure come questa di oggi. La sicurezza nei luoghi di lavoro è un diritto fondamentale e irrinunciabile”.
“Nello stringerci al dolore della famiglia del lavoratore, – concluse la nota – riteniamo necessari ed urgenti atti ed interventi concreti da parte di tutti i soggetti che operano nel sistema portuale, perché il lavoro non può e non deve significare morte”.
Lotto, vinti 622mila euro a San Sebastiano: ecco la quaterna dei sogni
SAN SEBASTIANO AL VESUVIO – La fortuna bacia San Sebastiano al Vesuvio grazie al gioco del Lotto. Nel concorso di sabato 5 ottobre, come riporta Agipronews, sono stati vinti 622.500 euro grazie alla combinazione 2-17-24-71 sulla ruota di Napoli.
Da segnalare anche due vincite in provincia di Salerno, una da 19.700 euro a Sarno e una da 14.500 a Fisciano, oltre a una da 12.500 a Napoli e due da 9.750 euro a Benevento. L’ultimo concorso del Lotto ha distribuito 9,1 milioni di euro, per un totale di 984 milioni da inizio anno.
Acerra, operazione della polizia
Acerra – Operazione della polizia ad Acerra.
Nella giornata di venerdì, gli agenti del Commissariato di Acerra, con la collaborazione del Reparto Prevenzione Crimine Campania, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio nel Comune di Acerra.
Nel corso del servizio sono state identificate 108 persone e controllati 43 veicoli.
Pulcinella alla conquista dell’America: Acerra sfilerà al Columbus Day
ACERRA. Acerra e Pulcinella alla ‘conquista’ dell’America. Sarà la maschera di Pulcinella, infatti, ad aprire il prossimo 14 Ottobre la sfilata del Columbus Day a New York in occasione delle celebrazioni di una delle più sentite feste nazionali americane, che si svolge ogni anno per omaggiare Cristoforo Colombo, il quale nel 1492 scopri il continente. In prima fila nella parata organizzata lungo la Fifth Avenue a Manhattan ci sarà Michele De Chiara, poliedrico attore ed artista locale designato dal Museo di Pulcinella, che per l’occasione porterà sul costume il logo della Città di Acerra.
La presentazione del viaggio di Pulcinella negli Usa è avvenuta questa mattina all’interno del Castello dei Conti: il sindaco Tito d’Errico ha ‘investito’ ufficialmente Pulcinella consegnandogli simbolicamente il ‘camicione’ prima della partenza per gli Stati Uniti prevista il 12 Ottobre prossimo. Il giorno dopo De Chiara incontrerà la rappresentanza diplomatica e a nome della Città di Acerra donerà una statua della celebre maschera all’Ambasciatore Italiano d’America e al Console Italiano a New York.
“Questo viaggio è un’opportunità importante per Acerra, una cassa di risonanza internazionale straordinaria dove si parlerà della nostra città” ha sottolineato il sindaco d’Errico. “Pulcinella, che rappresenta una delle tante eccellenze del territorio, sfilerà portando in petto lo stemma della Città di Acerra. Dal buon viaggio a Pulcinella per questa esperienza fantastica agli eventi sul tema salute e benessere che si stanno svolgendo al Castello, oggi più che mai siamo ancora più orgogliosi di essere acerrani”.
“Questo matrimonio non risulta”: consigliere comunale denunciato per le nozze fantasma
NOLA – Marito e moglie vanno in Comune e si accorgono che il loro matrimonio non esiste: è l’incredibile vicenda che arriva in queste ore da Nola e che ha portato alla denuncia di un funzionario ma soprattutto di un consigliere comunale che risponde, oltre che di usurpazione di titolo, anche di frode. In ballo, secondo le indagini, avviate a tempo di record dagli agenti del comando di polizia municipale di Nola, agli ordini del comandante Claudio Russo.
La vicenda
Il 27 settembre scorso un uomo di 45 anni doveva sposarsi con la sua compagna in una struttura di Palma Campania ed aveva programmato di celebrare il matrimonio con rito civile nella sede del Comune di Nola. Gli sposi chiedevano, però, al titolare della struttura se ci fosse la possibilità di celebrare le nozze all’interno della location dove si svolgeva il banchetto. L’imprenditore si informava presso un consigliere comunale che conosceva; secondo la denuncia presentata ai futuri coniugi venivano date rassicurazioni dicendo però che si doveva sostenere un costo. Secondo quanto contenuto nella denuncia, il consigliere comunale si sarebbe recato il giorno prima delle nozze presso l’ufficio dello Stato Civile per comunicare che le nozze in programma il giorno seguente, a causa di problemi di salute degli sposi, non si sarebbero potute celebrare all’interno del Comune. Successivamente sarebbe stata chiesta ai dipendenti comunali la possibilità di fornire il necessario per celebrare le nozze nella location di Palma Campania. Secondo la denuncia presentata alla Municipale, il responsabile dell’ufficio del Comune di Nola avrebbe chiesto di celebrare per finta il matrimonio e di recarsi successivamente al Comune per perfezionare il matrimonio.Il matrimonio “finto”
Il 27 settembre così il consigliere, con tanto di fascia tricolore, provvedeva a celebrare il matrimonio a Palma Campania. Il giallo però emergeva tre giorni dopo: il 30 settembre, infatti, gli sposi, recandosi presso gli uffici del Comune di Nola, hanno appreso di essere stati truffati in quanto le nozze non risultavano nei registri ufficiali. Quindi il rito era inefficace. I dipendenti si sono immediatamente adoperati per riparare cercando di celebrare il matrimonio secondo le prescrizioni normative e così il 2 ottobre si celebrava il vero matrimonio davanti al sindaco di Nola. A quel punto si è giunti alla querela dello sposo. Il consigliere è stato quindi denunciato per usurpazione di funzione pubblica avendo celebrato il matrimonio e truffa per aver indotto – secondo l’accusa delle vittime – in errore gli stessi sposi in cambio di 500 euro. Il funzionario è stato denunciato invece per concorso in truffa.Le ricette di Biagio: frittelle con la cipolla di Tropea, che ha salvato l’onore delle cipolle
Non giovò alla buona fama della cipolla nemmeno quello che ci dice Ateneo nei “Deipnosofisti”, e cioè che i medici greci e Teofrasto consigliavano di consumare a tavola tutti i tipi di cipolla: la cipolla di Sardi, la samotrace, la schista. Anche gli eroi greci mangiavano cipolle, nonostante il loro sapore amaro. Per secoli la cipolla è stata maltrattata dagli scrittori e dall’opinione della massa, ma la cipolla di Tropea ha completato il processo storico che a partire dal sec.XIX modificò il giudizio sulla cipolla. La “cipolla” di Van Gogh, di Neruda e della Szymborska.
Ingredienti: gr.600 di cipolle rosse di Tropea; gr.100 di farina; olio di semi di girasole per friggere; sale, acqua, prezzemolo. Tagliate a fettine sottili le cipolle, mettetele in uno scolapasta collocato su una ciotola e cospargetele con due cucchiai di sale. Mescolatele con attenzione e fate in modo che rilascino del liquido. Poi sciacquatele bene, per liberarle dal sale in eccesso, e mettetele in una ciotola, dopo averle liberate dall’acqua. Aggiungete il prezzemolo tritato, la farina, un po’ d’acqua, mescolate il tutto fino a ottenere un amalgama completo e regolate il sale. Scaldate l’olio fino a 170° e usando due cucchiai immergete nell’olio poche frittelle alla volta e fatele cuocere, per circa 8 minuti, fino alla doratura. Le frittelle cotte mettetele in un vassoio rivestito di carta da cucina, per liberarle dall’olio in eccesso. Infine, portate in tavola (Copyright ricetta: GialloZafferano).
Le virtù medicamentose e la fama di buon afrodisiaco, una fama che per Marziale era una certezza, non giovarono alla cipolla: non le giovò nemmeno quel che dice la Bibbia, e cioè che gli Ebrei che tornavano dall’Egitto ricordavano con nostalgia i piatti di cipolle che avevano consumato sotto le Piramidi. Nei secoli tutti dimenticarono che anche i gladiatori romani si nutrivano di cipolle. La cattiva fama nasceva dall’odore e dalla forma: la struttura a strati sovrapposti fece della cipolla l’immagine dell’ipocrisia e del “nulla”, e nel linguaggio popolare indicò la donna dai facili costumi. Raffaele La Capria scrive nel libro “L’occhio di Napoli” che la città è avvolta dai pregiudizi e dai luoghi comuni “come una cipolla, che se la sfogli tutta non resta più nulla”. La cipolla di Tropea ha contribuito risolutamente a modificare giudizi e opinioni, e, in particolare, ha liberato definitivamente la cipolla dall’immagine sprezzante di cibo “per gli umili”: un “cambio di passo” già avviato nel sec.XIX e che Pablo Neruda ha fatto diventare un contributo glorioso che la cipolla fornisce alla storia sociale: Ma alla portata delle mani del popolo, innaffiata d’olio, spolverata con un po’ di sale, uccidi la fame dell’operaio nella dura strada. Stella dei poveri, fata madrina in delicata foglia, esci dal suolo, eterna, intatta, pura e nel tagliarti dal coltello in cucina sale l’unica lacrima senza pena. La dolcezza della cipolla di Tropea e le sue virtù salutari ne fanno un prodotto prezioso anche per i cuochi di grande fama. “In cucina, ho commesso un errore divertente, credendo che la cipolla facesse piangere gli occhi. Ma la verità è che questa cipolla è un piacere per tutti, sia in zuppe che con i fagioli lessati, celebrando la bellezza della semplicità.” A scriverlo è il giornalista Edoardo Raspelli riportando questa esperienza rivelatrice nelle pagine dedicate alla Croccante di Tropea. Scrive la poetessa polacca Wislawa Szymborska: La cipolla è un’altra cosa / Completamente cipolla/ fino alla cipollità. /Cipolluta di fuori, / cipollosa fino al cuore, /potrebbe guardarsi dentro /senza prova timore/. Da immagine dell’ipocrisia in cui si nasconde il nulla la cipolla è diventata metafora assoluta dell’identità tra forma e sostanza. Un anno prima di morire Van Gogh dipinse una natura morta (immagine in appendice) con una cipolla, una pipa e una bottiglia vuota: ogni oggetto era la metafora di un proposito: uscire dal disordine esistenziale e imboccare la strada di una vita ordinata.
Rider della droga trovati con 190 chili di fumo e 20mila euro, fermati dai carabinieri di Cisterna
Sequestrati 2000 panetti per un totale di 190 chili di hashish. Carabinieri arrestano due rider della droga
Quante volte il sabato sera la noia incombe e con il freddo alle porte si decide di guardare un film e chiamare una pizza.
Avranno pensato a questo le due persone di 31 e 35 anni, già note alle forze dell’ordine, arrestate nel blitz antidroga dei carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna.
I carabinieri hanno fatto irruzione in un deposito di San Giovanni a Teduccio ed è lì che trovano i due.
Rinvenuti e sequestrati quasi 2mila panetti di hashish per un totale di 190 chili di hashish. Trovati anche 20mila euro in contanti.
Quando i militari sono entrati nel locale del quartiere orientale di Napoli hanno sorpreso i due indagati mentre si preparavano per partire con parte della droga verosimilmente destinata a larga parte della provincia di Napoli.
I due avevano in spalla uno zaino di un noto marchio di food delivery (l’azienda è estranea ai fatti n.d.r.) con lo scopo di mimetizzarsi nel traffico cittadino del sabato sera.
Gli arrestati sono stati trasferiti in carcere

