Riceviamo e pubblichiamo:
Egregio Sindaco,
un atto veramente serio e responsabile in questo frangente e per il bene della comunità sarebbe stato quello confermare le sue dimissioni. Fosse anche solo per il semplice motivo che tantissimi dei voti che le sono stati accordati nell’ultima campagna, sono di quei cittadini che, a fronte dell’ampia e trasversale coalizione che lei si apprestava a formare, hanno scommesso sulla continuità, per darle il tempo di attuare quanto seminato nel primo mandato, hanno creduto alla professionalità di QUELLA squadra di persone ed alla sua capacità di saperla gestire. Ed avevano con ciò completamente sfiduciato i suoi competitor elettorali che, per motivi che non indaghiamo, non avevano ispirato nessuna credibilità.
Il patto che lei ha stretto oggi è una completa mancanza di rispetto verso questi elettori.
E anche da un punto di vista strettamente politico non si comprende come possa nascere un “governo forte e coeso … libero da lacci e lacciuoli … e condizionamenti”, quando è ovvio che nessuno regala nulla per nulla. O la coerentissima ex opposizione dovrebbe venire in suo soccorso perché in preda ad un irrefrenabile istinto da crocerossina?
Siamo seri. Il governo che lei andrà a formare è quello dei soliti noti, sostenuto da una parte di ex minoranza che farà da stampella. Una maggioranza più eterogenea della prima, e dalla tenuta certamente più fragile rispetto a questa. Lei ha solo allungato di qualche mese l’agonia di un progetto in cui una parte della cittadinanza ha creduto, e che purtroppo è fallito. Col risultato che alla fine di questo lasso ci ritroveremo allo stesso punto ma con del tempo prezioso ulteriormente perso.
E questo sarebbe il declamato e altisonante “interesse primario della città”?
Il paese è allo stallo da anni ormai e con esso quel fiorire di attività per il suo rilancio economico e sociale, che lei con quella maggioranza e quel progetto dovevate attuare. Non è andata così, non ci siete riusciti. E un atto veramente serio e responsabile oggi sarebbe quello di rassegnare inderogabilmente le sue dimissioni. Il voler continuare è solo accanimento. E serio e responsabile sarebbe farsi da parte per dare la possibilità alla cittadinanza di poter scegliere una classe politica diversa da quella che ci ha governato negli ultimi vent’anni, che non ha prodotto nulla se non la depressione nella quale stagna la nostra città.
Non sarebbe una tragedia né un disonore ammettere di non essere riusciti in un’impresa.
Mentre sarebbe un atto di merito dare la possibilità alla nostra carissima città di voltare finalmente pagina.