Somma Vesuviana, i viaggi alle Bahamas e l’omicidio di Valentina: profilo personale e familiare della gang di rapina furgoni

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Giovanni Dimitri alle Bahamas
Giovanni Dimitri alle Bahamas

Nella banda internazionale composta da 18 persone che hanno messo a segno tempo fa, nello stato tedesco della Renania Palatinato, una rapina ultra milionaria a un portavalori e altri colpi del genere in Italia, figurano anche quattro persone residenti nel  Napoletano. Sono state tutte arrestate all’alba di ieri. Tra loro ci sono Giovanni Dimitri, finito ai domiciliari, 39 anni, e Salvatore Della Ratta, 37 anni, finito in carcere, entrambi di Somma Vesuviana, Ciro De Falco, 46 anni, guardia giurata della ditta Cosmopol, originario di Pomigliano D’Arco ma residente ad Acerra, anche lui ai domiciliari, e Giovanni Visone, 48 anni, nato a Volla, quest’ultimo raggiunto da un’ordinanza restrittiva finalizzata all’obbligo di dimora. Insieme a loro sono finiti nella rete realizzata in collaborazione con la magistratura tedesca anche dalla procura di Nocera Inferiore, altre 14 persone del Salernitano, del Foggiano e provenienti pure dall’Albania. Tutta gente esperta nel mettere a segno rapine ai danni di furgoni portavalori (tra gli episodi citati c’è anche una tentata rapina a un furgone della Cosmopol che transitava nel territorio di Acerra ). Rapine terribili, molto violente, portate a termine a colpi di mitra kalashnikov. Sul conto di Dimitri si sa che dopo una rapina commessa a Biella ha aperto una società di costruzioni edili. I suoi viaggi in tutti i posti più belli del mondo, dai Caraibi alle mete europee più prestigiose, sono stati immortalati da lui stesso. Le foto hanno fatto il giro del web. Per quanto riguarda invece Salvatore Della Ratta c’è da far notare che lui sembrava fuori dai sospetti, grazie al fatto che lavorava regolarmente in uno dei più noti caseifici del Nolano, il caseificio San Giacomo, ubicato a Saviano. C’è però un inquietante legame familiare. SalvatoreDella Ratta è infatti il fratello di Domenico, noto per essere stato coinvolto nella faida con il clan Arlistico Terracciano, genitori e parenti della piccola Valentina Terracciano, la piccola di soli due anni uccisa in un agguato davanti a una fioreria, a Pollena Trocchia, nel novembre del 2000.