Regionali, a Somma Vesuviana il verdetto delle urne ridisegna gli equilibri. E lo scenario guarda già alle comunali

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Le elezioni regionali in Campania offrono anche per Somma Vesuviana un quadro politico ricco di indicazioni, soprattutto in vista della stagione amministrativa che attende la città. I tre candidati locali hanno raccolto numeri importanti, che permettono di leggere sia dinamiche consolidate sia nuovi movimenti nel corpo elettorale.

Il dato più significativo è quello di Carmine Mocerino, che ottiene 1.704 preferenze nella sua Somma. Una cifra che conferma un radicamento profondo maturato in anni di attività istituzionale: Mocerino siede in Consiglio regionale dal 2010, ed è stato una presenza costante e riconosciuta. Questa volta, però, il dato complessivo non è bastato per la rielezione. Era candidato con la lista A Testa Alta, formazione che comunque elegge Lucia Fortini, con la quale Mocerino ha lavorato in tandem per anni e con cui ha condiviso un percorso politico stabile. La sua mancata elezione chiude un ciclo lungo di rilievo , ma il risultato numerico conferma che la sua presenza politica sul territorio resta tutt’altro che marginale.

Rilevante anche il risultato di Giusiana Guerra, candidata con Forza Italia, che ottiene 1.248 preferenze a Somma Vesuviana. Guerra, moglie dell’ex sindaco Salvatore Di Sarno, si afferma come uno dei profili femminili più votati del territorio in questa tornata.

Con 631 preferenze, Francesca Allocca — cardiologa, figlia dell’ex sindaco Allocca — registra un  buon risultato come candidata della Lega.
Una candidatura forse meno conosciuta rispetto ai nomi di lungo corso della politica sommese, che tuttavia ha raccolto un consenso rilevante. Anche lei non eletta, ma la sua affermazione segna l’emergere di una figura nuova all’interno del centrodestra cittadino, destinata con tutta probabilità a restare in campo.

Non sono mancati selfie sui social di alcuni politici locali che hanno manifestato sostegno a candidati di altri comuni. È il caso del sostegno  a Mensorio, a Zinno, Fiola, Manfredi, Pelliccia, tutti vincitori.

Naturalmente, il voto regionale non può essere sovrapposto alle elezioni comunali: dinamiche, alleanze, candidature e sensibilità degli elettori cambiano profondamente quando il giudizio riguarda la guida diretta della città.
Tuttavia, i numeri di questa tornata rappresentano — inevitabilmente — un banco di prova politico.