Tifosi e giornalisti sono tutti d’accordo. Il popolo del web, dei social, dei forum, dei blog, i giornalisti anche più accreditati, ed ex portieri, allenatori, tutti concordano nel riconoscere il periodo difficile di Rafael Cabral. Le recenti incertezze dimostrano inequivocabilmente che qualche cosa non va nel portiere del Napoli. La difficoltà è sicuramente mentale e non fisica, perché pur palesando chiari limiti, ha anche fatto degli interventi che dimostrano le sue doti fisiche e le buone capacità tecniche. Ma oramai la volontà sembra unanime, ed è quella che Benitez metta a riposo il giovane portiere brasiliano, e che al suo posto subentri l’esperto Andujar. Si sono allineati a questo pensiero anche coloro che hanno atteso a lungo che Rafael si scrollasse di dosso quelle incertezze che si sono palesate in maniera determinante in tre delle ultime quattro partite. Prima con Chievo e Udinese. Poi con il Palermo l’errore più evidente e più grave, la vera papera, quella che ti capita una volta nella vita, la palla che blocchi 999 volte su 1000. Da un tiro dalla trequarti, Rafael sbaglia il posizionamento, non mette il corpo tra pallone e porta, è il gol che pregiudica la partita degli azzurri. Ma nel computo di eventuali punti persi, i primi due errori non penalizzano il Napoli che con Chievo e Udinese fa bottino pieno, mentre l’errore con il Palermo è più importante.
Agli errori, che evidentemente sta commettendo, va però aggiunto che risulta difficile trovare prima dell’errore con il Chievo una vera e propria papera di Rafael. Qualche incertezza nelle uscite, e forse qualche indecisione in qualche partita. Ma se andiamo a vedere la maggior parte dei tanti gol che il Napoli ha subito, se non tutti, in tutta onestà, è veramente difficile riscontrare una correità decisiva del portiere brasiliano. Inoltre, la mia sensazione è che Rafael abbia ricevuto un numero di critiche eccessive anche quando nei fatti non ha demeritato e le sue prestazioni non hanno penalizzato il Napoli. Credo che le sue difficoltà e gli errori si siano pian piano acuiti anche per effetto dei malumori dei tifosi, dei brusii al San Paolo ad ogni sua minima incertezza, delle approvazioni incondizionate rivolte ad Andujar per ogni suo minimo respiro durante le sue poche apparizioni, e anche dell’ingombrante presenza di un ex portiere del Napoli, Reina, che fisicamente è a centinaia di chilometri, ma che, invocato ed evocato urbi et orbi, è sempre presente al minimo errore di Rafael. Tutti questi elementi hanno creato un’atmosfera che non ha giovato.
E’ un dato di fatto che Reina, nonostante le sue condizioni fisiche non perfette, abbia dato e possa dare di più in termini tecnici, di carisma ed esperienza. Ma non dimentichiamo che nessun portiere è immune da papere. Lo stesso Reina è stato responsabile di errori: con Atalanta, Livorno ed Udinese (errori che sono costati dei punti). E come non dimenticare l’errore di De Sanctis sul cross di Roncaglia nel match contro la Fiorentina del 2013. Non credo che Rafael sia un portiere scarso. Il brasiliano ha dimostrato più volte di saperci fare tra i pali, anche con lo stesso Palermo. Il brasiliano è lo stesso giocatore che ha dimostrato personalità a Doha.
In questo momento è difficile capire quale sia la scelta migliore sul suo futuro imminente. Rafael, dentro o fuori? Si continua a dare fiducia a Rafael? Metterlo fuori, ma rischiare di perderlo definitivamente? E se Andujar dovesse avere dei problemi, cosa si fa? Prendiamo il portiere di qualche palazzo a Fuorigrotta? E l’investimento sul brasiliano sia in termini economici che temporali? Relegarlo in panchina rappresenterebbe un fallimento, come è stato per Vargas?
Il Napoli non deve assolutamente concedere altri punti, e il portiere deve essere all’altezza. Non c’è dubbio! Qualsiasi scelta deve essere bene accetta se per il bene del Napoli. L’unica decisione giusta sarà quella che Benitez e il suo staff prenderanno, perché a conoscenza di dettagli che noi non possiamo sapere. Se Rafael continuerà ad essere titolare dovrà dimostrare di essere in grado di difendere la porta di una squadra che vuole vincere, e io credo che lui possa farcela, perché ribadisco, è un buon portiere, che ha bisogno di fiducia e sicurezza, da tutto e tutti, anche dal San Paolo. Questa è la via che Rafael deve seguire. Se ciò non si realizzerà, bisogna arrangiare per i prossimi mesi, e nel prossimo mercato si dovrà lavorare anche sul fronte portiere.
Crescenzo Tortora
La mia sul Napoli
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