Racket dei trasporti a Palma: 4mila euro al boss per imporre ditta amica all’imprenditore

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PALMA CAMPANIA – Avrebbe gestito il clan anche dal carcere, Biagio Bifulco, ritenuto a capo della famiglia malavitosa Fabbrocino di Palma Campania: emerge da una serie di intercettazioni agli atti dell’inchiesta della Dda di Napoli che oggi ha consentito ai carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna di arrestare 12 indagati.

In alcune conversazioni inserite nell’ordinanza emessa dal gip di Napoli Leda Rossetti emerge che un imprenditore di una ditta di trasporti (indagato e non destinatario di una misura cautelare), avrebbe versato 4mila euro al mese, al boss Biagio Bifulco, il quale aveva “imposto” a un noto gruppo imprenditoriale “di avvalersi, per l’autotrasporto, della società gestita di fatto” da colui che versava i soldi al clan.

La tangente da 4mila euro, quando il boss era in cella, sarebbe stata versata dall’imprenditore attraverso un intermediario, anch’egli indagato. La vicenda viene ritenuta dagli inquirenti pregnante per descrivere la caratura criminale del boss Biagio Bifulco, raggiunto da una misura cautelare del gip nel carcere dove è detenuto.