Omicidio Giulia Tramontano: i risultati dell’autopsia e le ultime novità sul caso

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Omicidio Giulia Tramontano: i risultati dell'autopsia e le ultime novità sul caso

Proseguono le indagini sull’omicidio di Giulia Tramontano, la ragazza incinta al settimo mese brutalmente uccisa a Senago dal suo fidanzato Alessandro Impagnatiello. Nel pomeriggio di oggi sono arrivati i risultati dell’autopsia sul corpo della vittima. I funerali saranno celebrati la settimana prossima a Sant’Antimo, il paese di origine di Giulia, dove si è tenuta una fiaccolata in memoria della giovane e del suo piccolo Thiago.

La terribile morte di Giulia Tramontano e del piccolo Thiago ha sconvolto l’Italia intera. Due vite, quella di una giovane madre e del suo bambino, spezzate dall’uomo che avrebbe dovuto proteggerli più di chiunque altro al mondo. Alessandro Impagnatiello è stato definito in tanti modi in questi giorni sui social e nelle trasmissioni televisive che si stanno occupando del caso di Senago: mostro, narcisista manipolatore, bugiardo. Ma nessun termine può realmente contenere nel suo significato la ferocia con cui l’uomo ha messo fine alla vita della sua fidanzata e del suo bambino che sarebbe nato tra pochi mesi.

La fiaccolata a Sant’ Antimo

Alessandro non mostra segni di pentimento in carcere per i reati commessi, mentre in Italia la morte di Giulia sta nuovamente accendendo un campanello d’allarme sul dramma dei femminicidi e della violenza sulle donne che non sembra avere fine. Tante le persone che hanno partecipato ieri alla fiaccolata in memoria di Giulia e Thiago a Sant’Antimo. Assente la famiglia della ragazza, che ha voluto ringraziare i presenti con una lettera che esprime tutto il loro dolore.

Gli ultimi rilievi a Senago

Alessandro è reo confesso dell’omicidio ed è detenuto attualmente nel carcere di San Vittore. Il suo racconto delle atrocità compiute a partire dalla sera del 27 maggio non convince i magistrati. Si sta cercando di ricostruire la vera dinamica del delitto, andando a colmare i vuoti nella confessione di Impagnatiello, al fine di dare giustizia a Giulia e a Thiago. Nuovi dettagli in questo senso sono emersi dai rilievi compiuti ieri dai carabinieri del Sis del nucleo investigativo nell’appartamento della coppia a Senago. Ma sono i risultati dell’autopsia sul corpo di Giulia che confermano la violenza con cui Alessandro si è accanito sul corpo della sua fidanzata.

L’esito dell’autopsia

Dagli esami dell’autopsia è emerso che Giulia non ha avuto il tempo di difendersi: Alessandro le avrebbe inflitto almeno 37 colpi con un coltello da cucina, compatibile con quello ritrovato ieri sul luogo del delitto. L’uomo avrebbe poi ripulito l’arma e l’avrebbe riposta in un ceppo sopra il forno. Per i medici legali di queste 37 coltellate le due al collo sono state subito fatali. Altri fendenti sono stati sferrati dall’assassino alla schiena e al volto della ragazza. Nessuna coltellata avrebbe invece colpito il ventre di Giulia. Le ustioni sul corpo della vittima, riportate a causa dei tentativi di Impagnatiello di bruciarlo, hanno impedito di stabilire l’ora della morte.

Nei prossimi giorni arriveranno anche i risultati degli esami tossicologici: si cerca di capire se nel corpo di Giulia ci sono tracce del veleno per topi che è stato ritrovato ieri nello zaino di Alessandro. Ancora tante le domande aperte sul caso. Si continua a cercare il cellulare di Giulia dopo che Impagnatiello ha fatto ritrovare i documenti della ragazza in un tombino di viale Rubicone nei pressi dell’area parcheggio della fermata Comasina della metropolitana.