Dopo due anni alla guida della città l’ex sindaco Carlo Buonauro lascia l’incarico per mancanza di fiducia e divergenze sui valori.
NOLA – “Non tutti hanno agito per il bene comune.” – dichiara Buonauro a Il Mattino. Con queste parole amare l’ex sindaco di Nola, Carlo Buonauro, magistrato di carriera, lascia il suo incarico dopo due anni segnati da sfide e tentativi di cambiamento. Il suo gesto, arrivato con le dimissioni ufficiali, ha inevitabilmente portato al commissariamento della città, chiudendo prematuramente il suo progetto amministrativo. Ma cosa ha spinto Buonauro a rinunciare?
Dietro la decisione c’è una profonda delusione: il sindaco aveva proposto un governo di larghe intese per portare avanti un progetto ambizioso, di ampio respiro. Inoltre, un altro dei suoi obiettivi era quello di elevare la cultura dei cittadini in particolate, quella dei giovani. Tuttavia, la mancanza di fiducia e la scarsa collaborazione hanno reso impossibile concretizzare le sue idee.
Uno dei temi centrali della sua critica riguarda l’assenza di empatia e connessione con la città. Nonostante i numerosi sforzi per stimolare il coinvolgimento civico e promuovere attività culturali rivolte soprattutto alle nuove generazioni, Buonauro ha percepito una distanza che non è riuscito a colmare.
Tuttavia, il suo messaggio alla città di Nola è: “Viva Nola, viva San Paolino”- Il Mattino.