Marigliano, lite tra minorenni finisce nel sangue: 17enne ferito. Spari pure in provincia

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Notte e mattinata segnate da violenza a Napoli e in diversi comuni della provincia, dove quattro ragazzi tra i 17 e i 22 anni sono rimasti feriti in episodi distinti. Secondo quanto riportato dall’ANSA, non vi sarebbe alcun collegamento tra i fatti, ma la sequenza di aggressioni armate – colpi di pistola e coltellate – contribuisce ad alimentare un clima di forte preoccupazione.

Il caso più grave si è verificato a Sant’Antimo, dove un 18enne, nato nel 2007, è stato raggiunto da diversi proiettili nei pressi della villa comunale. Le sue condizioni sono critiche e i medici dell’ospedale di Aversa restano in allerta. Sul ferimento indaga la Polizia, che sta cercando di ricostruire la dinamica e di individuare i responsabili.

Sempre a Napoli, poco prima delle 4.30, un 22enne (U.C.) è stato colpito all’addome e trasportato in ospedale dal suocero. Nell’auto rinvenuta vicino alla sua abitazione i carabinieri hanno trovato tracce di sangue. Un altro episodio ha riguardato un 17enne vittima di una gambizzazione, raggiunto da colpi a ginocchio e gamba.

MARIGLIANO, LITE TRA MINORENNI FINISCE NEL SANGUE

L’episodio di Marigliano ha visto protagonisti due ragazzi di 17 anni, probabilmente coinvolti in una lite degenerata. Secondo i primi riscontri dei carabinieri, uno dei giovani ha riportato una ferita a un braccio, giudicata guaribile in dieci giorni. Nonostante le lesioni siano state lievi, il fatto ha destato molta preoccupazione tra residenti e famiglie del territorio.

La lite sarebbe scoppiata in un contesto giovanile, ancora da chiarire nei dettagli. Le indagini puntano a stabilire se ci siano stati precedenti attriti tra i ragazzi e se altri coetanei abbiano assistito o partecipato alla rissa. La comunità locale si interroga su episodi che riflettono un malessere diffuso tra i più giovani, con dinamiche di conflitto che sempre più spesso sfociano nella violenza.

A detta degli investigatori, l’episodio non va sottovalutato: anche un ferimento giudicato “lieve” rappresenta un campanello d’allarme su cui istituzioni, scuole e famiglie sono chiamate a riflettere, affinché Marigliano non diventi teatro di nuove tensioni tra adolescenti.