Le polemiche di Parma – Napoli, e l’attacco mediatico intriso di preconcetti! – La mia sul Napoli – Rubrica a cura di Crescenzo Tortora

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E’ fastidioso vedere un finale come quello di Parma. E’ fastidioso vedere Higuain inveire contro gli avversari. E’ fastidioso sentire quello che i nostri avrebbero detto ai Parmensi, parole che sembra abbiano sentito solo i Parmensi. E’ fastidioso, ammesso che quanto riportato dai Parmensi sia vero. Ma ciò che è particolarmente fastidioso è fornire versioni parziali della storia. Il Napoli e il Parma hanno meritato il pareggio. Il Napoli ha sfoderato l’ennesimo scandaloso primo tempo, e nel secondo tempo l’assalto ha portato solo a riacciuffare il pareggio. Dal punto di vista delle prestazioni napoletane non si può dire altro, il Napoli è un controsenso, forte con i forti, debole con i deboli. Ruba ai ricchi per dare a se stesso, e ruba a se stesso per dare ai poveri. Ma la questione dell’altalenante stagione del Napoli non è argomento di questo articolo. Andiamo avanti.

Ho ascoltato interviste di giocatori Parmensi e dell’allenatore. Parole forti, oggi Donadoni è ritornato sui suoi passi. Addirittura si parlava di un’apertura di un’inchiesta. Ho letto svariati giornali che hanno riportato fedelmente queste notizie. Il silenzio stampa del Napoli non ha aiutato a dare una versione diversa (se tale è stata) dell’accaduto, e il comunicato stampa rilasciato nelle successive ore non ha fatto presa. Le dichiarazioni Parmensi vengono lanciate come macigni mediatici, senza che nessuno le controbatta e la SSC Napoli tarda a replicare. Tra la marea di disgustosa melma che si sta susseguendo sul web e non, mi è balzato agli occhi un pezzo dal titolo “Parma – Napoli, se i ‘falliti’ danno lezioni di etica a chi chiagne, fotte e se ne fotte”, pubblicato sul sito de Il Fatto quotidiano (ne ha parlato anche Il Napolista, che da portavoce “napolista” ha già ampiamente “attaccato” la questione durante la giornata). Un titolo intriso di retorica anti-napoletana, un articolo che eleva a “lezione morale” il comportamento “ligio” dei giocatori del Parma, ai quali anche io riconosco tanto orgoglio per quello che stanno facendo, e a “immondizia” il comportamento napoletano, con chiaro riferimento alla “monnezza”, brutto trascorso della città di Napoli. Forse al Fatto in questi giorni non ci stanno capendo un granché, quando si vede Napoli si scrive col sangue negli occhi. In un altro pezzo apparso oggi e su tutt’altro argomento, “Ulisse è sbarcato a Napoli: ottimi ascolti, ma è una pizza senza sapore”, all’autore sembra non andare giù che una trasmissione di cultura come Ulisse si “limiti” a descrivere Napoli per le sue bellezze e per la sua Storia. Il servizio di Ulisse alla città di Napoli è di ripulirla per una sera, e ne mostra al mondo le sue tante bellezze, due amici svizzeri mi scrissero che l’avrebbero vista, e sicuramente avranno avuto tanto piacere nel vedere la bellezza della nostra città. Sembra che per il giornalista (ma è un male diffuso) si debba parlare di Napoli sempre e solo in funzione dei suoi mali, di cronaca nera, di camorra, e dei problemi, che esistono, ma per una sera ce ne possiamo dimenticare. Come se non si potesse parlare della Napoli splendente, e solo di quella buia e tetra della camorra e della delinquenza.

In queste ore è successo qualche cosa di poco chiaro che ha interessato la SSC Napoli, società di primo livello e non invischiata in beghe economiche, la società di calcio di Napoli. Ed ecco che i media si catapultano sulla preda, il momento giusto per dire a questi “napoletani” cosa si meritano, perché sono i “soliti napoletani”. E’ iniziato l’attacco mediatico intriso di preconcetti! Nel frattempo ci sono calciatori e dirigenti interessati da situazioni peggiori (processi e arresti) e sono ancora al proprio posto. Ne vogliamo parlare?

Nelle cronache faziose si tralascia totalmente il motivo che ha scatenato l’ira di Higuain e ci si dimentica della condotta non affatto “etica” che i giocatori del Parma hanno mostrato durante la partita. Troppe perdite di tempo, il portiere “napoletano” in primis, e che dire degli altri suoi compagni “napoletani”. Molti “napoletani” del Parma non sono tifosi del Napoli, anzi credo che non ci sia simpatia per la squadra della loro città, meglio ricordarselo la prossima volta. Lo stesso Benitez aveva chiesto all’arbitro di provvedere, e lo stesso era accaduto col Dnipro, ma quella è un’altra storia. Si parla di uno schiaffo, non si sa se di grossa o lieve entità, che, insieme al comportamento Parmense, avranno stuzzicato oltremodo Higuain, che ha reagito in maniera eccessiva. E’ possibile che ci siano state delle dichiarazioni forti sul “fallimento” del club Parmense, che ovviamente non condividerei nei modi, e per la mancanza di rispetto per giocatori che danno l’anima, nonostante la propria società l’abbia persa, l’anima. Ma ripeto, la reazione potrebbe essere scaturita da quello che non vediamo, e che una ricostruzione lacunosa fatta al momento ha seppellito. Ma come sempre, il patatrac è fatto, il Parma del “fallimento” passa per moralizzatore, e la SSC Napoli vincente di de Laurentiis diventa la SSC Napoli che se la prende con Platini, la SSC Napoli di Benitez del #cipuostare, la SSC Napoli della rabbia di Higuain, e balza alla cronaca come società senza etica, il posto dell’immondizia, della mancanza di moralità, della Napoli dei pregiudizi. Non credo che il Parma FC possa insegnare nulla alla SSC Napoli di Benitez e De Laurentiis in termini di moralità, di condotta di gara e di rispetto per gli avversari. Rispetto per l’impegno dei giocatori Parmensi, ma rispetto per la SSC Napoli che non ha nulla da imparare da nessuno, quantomeno da una società sull’orlo del fallimento, anzi già fallita per colpa di cattivi gestori.

Crescenzo Tortora
La Mia sul Napoli

il blog: lamiasulnapoli.wordpress.com
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Parma-Napoli 2-2 Calcio Campionato di Seie A 2014/2015