Dietrofront del partito che fa capo a Giorgia Meloni. Ora i nostalgici di Almirante stanno con Russo. Che fino a un mese fa ripudiavano.
La politica italiana è davvero bizzarra. E’ trascorso appena un mese da quando il segretario pomiglianese di Fratelli d’Italia, Franco Masucci, tuonava in pubblico contro il sindaco Raffaele Russo, il craxiano-forzista noto per essere anche pasdaran locale del Marchionne anti Fiom. Masucci il 28 aprile scorso aveva criticato di brutto il primo cittadino. In tutte le maniere. E in pubblico, cioè davanti a centinaia di persone, durante il comizio nella Torre dell’Orologio tenuto dalla segretaria del partito, Giorgia Meloni, applauditissima dal segretario cittadino mentre la pasionaria di destra ne diceva di tutti i colori proprio sul conto di Marchionne e della Fiat, attaccata nella doppia veste di “ sfruttatrice storica ”di danaro pubblico e di “ irriconoscente ” verso lo Stato (il riferimento della Meloni era al trasferimento di tutte le sedi dell’azienda, legali e fiscali, all’estero). Ma per Masucci e i Fratelli pomiglianesi e napoletani d’Italia evidentemente di acqua sotto i ponti ne può scorrere parecchia anche in un solo mese. Già perché ieri i dirigenti provinciali e cittadini del partito erede di Alleanza Nazionale si sono affrettati a chiudere l’accordo elettorale proprio con l’ “odiato” Russo . Dunque, alla compagine formata da Forza Italia, UdC e sei liste civiche (Pomigliano Socialista, Millesettecentonovantanove, Uniti per Pomigliano, Grande Pomigliano, Nuove Generazioni, la Mia Pomigliano) si aggiungerà sulla scheda a sostegno del sindaco in cerca di conferma proprio il simbolo di FdI. “Siamo lieti che nella già ampia Coalizione della Città – ha commentato Russo – si uniscano a noi gli amici di Fratelli d’Italia ”. Ora sono amici, quindi: pace fatta nel breve volgere di qualche settimana. Piccoli miracoli della politica nostrana.