SOMMA VEUSVIANA – L’emergenza Dema torna nella Capitale. Questa mattina i dipendenti della Dema di Somma Vesuviana si sono radunati a Roma per manifestare contro la possibile acquisizione dell’azienda da parte del Gruppo Adler. La mobilitazione coincide con l’incontro convocato dal Ministro del Made in Italy e delle Imprese, Adolfo Urso, che ha invitato le parti interessate a un confronto nella Capitale.
La principale preoccupazione dei lavoratori riguarda il piano industriale emerso nei giorni scorsi, che prevede la chiusura degli impianti di Somma Vesuviana e Paolisi, con conseguenti licenziamenti e trasferimenti obbligati del personale verso altre sedi, tra cui quella di Brindisi.
I dipendenti temono che l’acquisizione possa determinare una frammentazione dell’azienda, con la dismissione di stabilimenti produttivi di lunga tradizione e la conseguente perdita di numerosi posti di lavoro. Le sigle sindacali, tra cui Fim, Fiom e Uilm, hanno espresso forte apprensione per il futuro delle maestranze e hanno sollecitato un intervento deciso delle istituzioni per tutelare l’occupazione e garantire un piano industriale solido e duraturo.
La manifestazione odierna a Roma si aggiunge a una serie di proteste già messe in atto dai dipendenti della Dema. Nei giorni scorsi, si sono registrate tensioni presso lo stabilimento di Somma Vesuviana, con sit-in e striscioni rivolti contro l’imprenditore Paolo Scudieri, presidente del Gruppo Adler.
La situazione resta delicata e i lavoratori attendono con apprensione gli sviluppi dell’incontro al Ministero, nella speranza che emergano soluzioni concrete per garantire la continuità produttiva e la tutela dei livelli occupazionali.