Crollo Vela di Scampia, la dinamica e il piano d’azione per gli sfollati

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Crollo alla Vela Celeste di Scampia: il drammatico bilancio della tragedia

Il crollo della Vela di Scampia è avvenuto a causa della rottura di una passerella che ha improvvisamente ceduto.

In realtà, nulla sembrerebbe così improvviso. I residenti hanno infatti raccontato che alcune passerelle che collegherebbero i corridoi esterni e le abitazioni sono passaggi tutt’altro che sicuri. È già da quasi dieci anni che la zona dovrebbe essere riqualificata in quanto le strutture risultano cedevoli e tremolanti e, purtroppo, è stata una tragedia a far puntare i riflettori su Scampia. Dopo il crollo della passerella, infatti, è avvenuto lo sfondamento prima del terzo piano e poi, a catena, degli altri due.

Da qualche tempo, proprio in quella zona, il comune di Napoli aveva avviato dei lavori di ristrutturazione delle parti inferiori dell’edificio, mentre i residenti continuavano a vivere all’interno. A detta degli operai si trattava di lavori di minore portata per cui non era necessario sgomberare la zona, mentre i residenti hanno sostenuto che le vibrazioni presenti gia prima dei lavori strutturali, erano aumentate vertiginosamente dopo l’inizio della manutenzione.

Un’altra ipotesi, scaturita a seguito del racconto di altre persone della zona, riguarderebbe una lite avvenuta proprio nei momenti antecedenti al crollo: alcune persone, per capire cosa stesse accadendo, sarebbero salite al piano più alto e il peso avrebbe fatto crollare la zona. In ogni caso, tutte le ipotesi sono in corso di verifica anche se, indipendentemente dai fatti accaduti, le strutture erano in procinto di cedere già da tempo.

Intanto, le case che il comune avrebbe dovuto costruire non sono ancora pronte, motivo per cui parte degli sfollati che non può rientrare nelle proprie abitazioni sarà divisa in 17 strutture individuate dall’amministrazione comunale, altre ancora, dopo numerosi controlli, è riuscita a riavere la propria casa, mentre altre persone si sono rifugiate nella sede vicina della Federico II.