Un’esplosione violentissima ha scosso il cuore di Castello di Cisterna nella serata di lunedì. Erano circa le 21 quando un ordigno, collocato in una delle stradine più abitate del paese, è deflagrato distruggendo una BMW 320 di colore bianco appartenente alla famiglia di Vincenzo Ianuale, appartenente ad una famiglia con legami solidi nelal malavita locale.
La vettura era parcheggiata lungo via Selva, proprio davanti al palazzo dove risiede l’uomo. La strada, stretta e collegata con le aree di spaccio note come la Cisternina e il parco De Nicola, è stata improvvisamente illuminata dal bagliore della deflagrazione, che ha seminato il panico tra i residenti. Il boato è stato avvertito a grande distanza e ha provocato danni ingenti al veicolo, proiettando schegge e pezzi di carrozzeria in ogni direzione.
Secondo le prime ricostruzioni, chi ha agito lo ha fatto con precisione e rapidità: pochi secondi per piazzare l’ordigno sotto la parte posteriore della macchina, a pochissimi metri dall’ingresso dell’edificio. Fortunatamente in quel momento la strada era deserta e non ci sono stati feriti, ma la tensione nel quartiere è immediatamente salita.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna che hanno avviato i rilievi e raccolto i primi indizi. L’ipotesi più accreditata è che si tratti di un atto intimidatorio.
Oggi la nuova esplosione sotto la palazzina degli Ianuale riporta il timore di una possibile faida e riaccende la paura tra gli abitanti del centro cittadino.