«Ci sUono anch’io» ad aprile, l’insegnante di canto Cinzia Esposito (Pmc): «La musica può tutto».

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La vocal coach Cinzia Esposito al lavoro in una delle sale prova della scuola di musica Pmc Music Recording Studio
Greta Manuzi e Cinzia Esposito

È la vocal coach della scuola di musica Pmc Music Recording Studio che ha sede in via De Curtis a Sant’Anastasia in provincia di Napoli, una realtà che dal 2008 ha formato numerosi talenti. Nell’intervista che segue ci parla del progetto «Ci sUono anch’io», una giornata dedicata alla musica che culminerà giovedì 13 aprile nel workshop ospitato dal centro polifunzionale di via Pomigliano a Sant’Anastasia, evento che vedrà quali guest star la cantante professionista Greta Manuzi (premiata con due Dischi d’Oro e designata come nuova voce della musica italiana ai Music Award 2014 nella categoria Next Generation 2.0) e il vincitore del programma Tu Si Que Vales, già allievo della Pmc, Edson D’Alessandro.

 Cinzia, cos’è «Ci sUono anch’io»?

«Un progetto rivolto ai giovani del territorio vesuviano che decideranno di mettersi alla prova, scoprendo o approfondendo la loro passione musicale, che sia legata al canto o alla curiosità, e dunque allo studio e all’approccio, nei confronti di uno strumento musicale che sia la batteria, la chitarra o il pianoforte».

Un progetto che mira perciò ai ragazzi in età scolare.

«Sì, e in effetti stiamo coinvolgendo le scuole medie e superiori di tutto il territorio vesuviano e abbiamo studiato il target proprio in funzione dell’età. I giovani che si appassionano ai talent show, che seguono con passione i propri artisti preferiti, spesso non hanno la consapevolezza di possedere a loro volta delle potenzialità inespresse, in alcuni casi delle competenze. Ancora più spesso non sono a conoscenza delle risorse presenti sul loro stesso territorio e delle quali potrebbero usufruire. E sono in pochi, inoltre, ad essere consapevoli dello studio e del lavoro necessari per raggiungere la fama e il successo o, semplicemente, per riuscire a trasformare la propria passione in lavoro».

Cinzia Esposito

Tu sei una vocal coach, insegni canto. Cosa deve aspettarsi un giovane che voglia avvicinarsi allo studio, che sia esso del canto o di uno strumento musicale?

«Innanzitutto deve sapere che esiste la necessità di imparare un metodo di studio specifico. I giovani che decidono di avvicinarsi al mondo della musica per raggiungere un obiettivo, imparano anche a mettersi in discussione, a rispettare gli impegni presi, a sacrificare tempo ed energie per arrivare allo scopo che desiderano. Chi fa sul serio finisce inevitabilmente per scoprire che un successo discografico nasconde studio, lavoro, tecnica e professionalità».

Lo studio di uno strumento, e parlo anche della voce, serve anche a stimolare la competizione, no?

«Assolutamente sì, ma una sana competizione che facilita anche i rapporti sociali, l’armonia con il mondo esterno e l’ambiente, la conoscenza di sé e il rispetto degli altri».

Una delle sale della Pmc

La Pmc Music Recording Studio è una realtà ormai consolidata per lo studio della musica e del canto, offre uno studio di registrazione e sale prova. Il workshop di aprile è alla sua prima edizione?

«Sì, è un progetto nuovo che sta già raccogliendo entusiasmo tra i giovani e le scuole, anche perché la Pmc è diventata negli anni un punto di riferimento non solo per il territorio ma anche per molti artisti affermati e talenti in erba. La dedizione, la passione, la voglia di migliorare, ci hanno portato ad avere collaborazioni musicali e insegnanti di livello nazionale e internazionale, sono molti i giovani artisti che si sono formati alla Pmc da quasi dieci anni a questa parte».

Cinzia Esposito con Lele, vincitore di Sanremo Categoria Giovani 2017

 Per cinque anni avete ideato, realizzato e curato la direzione artistica per il Festival Giovani Talenti al quale hanno partecipato artisti emergenti da tutta Italia.

«Siamo anche partner del Premio “Massimo Troisi” e l’idea del Festival era rivolta soprattutto alla promozione del territorio in cui siamo nati e viviamo. Poi, certo, le soddisfazioni sono arrivate. È di pochi giorni fa la vittoria di Lele a Sanremo Giovani, partecipante del nostro Festival nel 2013 con il maestro Vessicchio in giuria. Poco dopo gli si sono spalancate le porte dei più famosi talent televisivi. Abbiamo poi ospitato, sempre come presidente di giuria Mara Maionchi e artisti come Greta, Sal Da Vinci, Antonino Spadaccino, Gigi Finizio, Erminio Sinni, Piero Mazzocchetti, Gianluca Capozzi, Monica Sarnelli, Roberto Farnesi, Massimiliano Gallo, il rapper Ntò, comici di Made in Sud e molti altri».

Il workshop si terrà dalle 10, 30 alle 19 di giovedì 13 aprile nel centro polifunzionale di via Pomigliano a Sant’Anastasia. Mi racconti come si svolgerà?

«Si tratta di una giornata formativa interamente dedicata alla musica, dunque mattina e pomeriggio, con colazione a sacco offerta dall’organizzazione. Nell’arco della giornata, i giovani ospitati nel centro di via Pomigliano, gestito dalla cooperativa Chiari di Bosco che per l’evento lo ha concesso gratuitamente alla Pmc, potranno assistere e prendere parte a diverse attività: dimostrazioni con lezioni di presentazione di canto, pianoforte, chitarra e batteria. Il workshop sarà strutturato in maniera tale da consentire a tutti i ragazzi partecipanti di assistere a ciascuna dimostrazione. I giovani potranno poi mettersi alla prova cimentandosi direttamente con uno o più strumenti».

In palio c’è un premio «importante».

«Abbiamo pensato di mettere in palio ben cinque borse di studio della durata di un mese, per lezioni da tenere alla Pmc. Saranno scelti i cinque giovani che i docenti riterranno più promettenti per potenziale, e non tenendo conto di tecniche magari acquisite in precedenza. I vincitori parteciperanno quindi a tutte le attività previste dalla Pmc e seguiranno il corso relativo allo strumento per il quale sono stati scelti e con la cura dei docenti professionisti dei quali si avvale normalmente la scuola, con accesso alla struttura e alle strumentazioni necessarie».

Avete scelto una location, l’ex mattatoio divenuto centro polifunzionale, che ha una destinazione precisa, quella di divenire punto di riferimento per gli immigrati regolari. Il progetto musicale li riguarda in qualche modo?

«Con la cooperativa Chiari di Bosco stiamo già lavorando su idee e progetti dedicati agli immigrati e abbiamo pensato che la musica potesse coinvolgere anche la comunità, anzi ci piacerebbe assegnare una delle borse di studio premio a un giovane immigrato».

Greta

Giovedì 13 aprile ci saranno anche Greta Manuzi, cantante professionista con già all’attivo due Dischi d’Oro, e il vincitore del talent Tu Si Que Vales, Edson D’Alessandro, già allievo della Pmc e più volte partecipante del Festival Giovani Talenti da voi organizzato. Che ruolo avranno?

«Racconteranno le loro esperienze, differenti per percorso sotto molti punti di vista, accomunate dalla grinta e dalla tenacia oltre che dal duro lavoro. Entrambi racconteranno che il talento necessita di studio e lavoro, senza i quali resta fine a sé stesso e concluderanno la giornata formativa con un’esibizione dal vivo».

Edson D’Alessandro

Un giovane che sia interessato come fa a partecipare?

«Noi abbiamo diffuso il progetto in molte scuole e ancora lo stiamo facendo. Ma chi sia interessato può anche contattare direttamente la Pmc Music».

Quali risultati ti aspetti da questo progetto?

«A noi basta avvicinare i giovani al mondo della musica, farli entrare in contatto con le esperienze positive, mostrare loro che per raggiungere dei risultati occorre una costante formazione e un forte spirito di sacrificio, dargli la possibilità di prendere coscienza dei loro talenti e coltivarli».

Cosa diresti ai genitori di un giovane che sogna di avere successo nel mondo della musica?

«Che non ci si improvvisa e che, ripeto, occorre studio e sacrificio. Aggiungerei però che, successo o no, lo studio della musica contribuisce ad accrescere l’autostima come la consapevolezza di sé. Aiuta a gestire lo stress e le emozioni, accresce l’empatia, insegna a collaborare e a relazionarsi con gli altri, a collaborare. Alla fine, la musica può tutto».