I membri dell”Associazione civica si dicono stufi di subire gli insulti che il sindaco rivolge loro in ogni occasione. E replicano: “Il sindaco urlatore pensi ad affrontare i problemi del paese”.
La democrazia si basa sul rispetto delle idee altrui e delle persone che le sostengono. Senza questa regola fondamentale c’è solo la demagogia e la barbarie.
Il Sindaco di S. Anastasia, invece, non perde occasione per infrangere questa regola d’oro. Lo fa anche in modo gratuito, nei confronti di persone che con le proprie idee cercano soltanto di contribuire alla crescita del paese.
In questi anni abbiamo cercato di entrare nel merito di varie questioni della città: il ciclo dei rifiuti, l’isola ecologica, il piano regolatore, la questione del rischio Vesuvio, etc.. Lo abbiamo fatto con argomentazioni che si possono anche non condividere, ma sempre nel rispetto delle istituzioni e delle persone che le rappresentano, a cominciare dal primo cittadino. Eppure, proprio sul trascorso politico del Sindaco ci sarebbe stato molto materiale a disposizione per poter speculare, ma non l’abbiamo mai fatto.
Il Sindaco, invece, non riesce a fare altrettanto e si abbandona a deliranti invettive additando uno a uno i membri dell’associazione. Lo fa in assisi istituzionali, dove arriva a cacciar via da Sant’Anastasia “quelli di neAnastasis” senza dare loro la possibilità di replica; lo fa dalle pagine dei giornali, dove ci indica con epiteti quali immorali, integralisti, ignoranti; lo fa in deliranti pseudo conferenze stampa, dove accusa persone che con la loro integrità hanno servito nel passato le istituzioni.
Finora abbiamo sopportato questi soprusi. Ora riteniamo doveroso informare la cittadinanza.
Il comportamento del Sindaco è la prova della sua incapacità di essere il Sindaco dell’intera città. È una sola voce che urla (ma non argomenta), prevaricando la sua stessa maggioranza. È la dimostrazione delle sue scarse e confuse idee sul futuro di questo paese.
Sulla questione della Zona Rossa sta cercando di riportare questo paese al passato facendo credere in uno sviluppo che non ci porta da nessuna parte. Per fortuna in questo suo disegno è stato isolato da tutte le istituzioni sovra comunali, Provincia e Regione, nonostante queste siano del suo stesso colore politico (ammesso che ne abbia uno, visto i suoi camaleontici mutamenti partitici ancora oggi in atto).
Allora, anziché scaricare su altri le sue responsabilità, il Sindaco dovrebbe spiegare alla cittadinanza:
1.Perché non si è ancora realizzata l’isola ecologica di cui i “week-end fuori” sono solo una precaria supplenza;
2.Perché non ha fatto nulla per realizzare quanto oggi è possibile fare a Sant’Anastasia,
a cominciare dalle aree per gli insediamenti industriali (PIP);
3.Perché dopo venti mesi dal mandato allo studio Benevolo, il PUC non è ancora
disponibile.
Queste sono le cose che interessano ai cittadini. Non le volgari e aggressive invettive che il Sindaco adopera contro chi non la pensa come lui. Sant’Anastasia merita di più, a cominciare da un clima di confronto costruttivo all’insegna della civiltà, della democrazia e del rispetto. Per questo neAnastasis continuerà a battersi.