Protocollate nella tarda mattinata di ieri le dimissioni al palazzo di città. Dovranno trascorrere venti giorni prima che la decisione venga considerata definitiva. Le redini dell’amministrazione passano al vice Sindaco Raffaele Coppola.
Dopo tre anni di amministrazione, il sindaco Antonio Sodano ha protocollato le dimissioni ieri, 19 giugno. La decisione è maturata in seguito ai numerosi attacchi da parte della stessa maggioranza: l’ultimo, da parte del consigliere Raffaele Vacca, che aveva minacciato di passare all’opposizione e di votare contro l’amministrazione se il Bilancio non fosse stato partecipato, cioè concertato con tutte le forze politiche. Adesso bisognerà attendere venti giorni, durante i quali il sindaco potrà ripensarci, prima che le dimissioni possano essere considerate definitive e irrevocabili.
Come sottolineato nel documento, Sodano assicura che la sua decisione non arrecherà nessun danno alla città, essendo stati già predisposti e varati il Bilancio comunale e il piano triennale per le opere pubbliche.
« I consiglieri comunali e gli assessori – scrive – devono comprendere qual è il proprio ruolo. Se non c’è fronte comune, non ci sono più i presupposti per azioni comuni, e allora è meglio andare tutti a casa ». Ad indirizzare la scelta, dunque, la mancanza di armonia e di «rispetto reciproco». La maggioranza si è infatti mostrata impreparata di fronte alla decisione del Sindaco e ha disertato la seduta di Consiglio Comunale di ieri, saltata per mancanza di numero legale.
Sodano dichiara inoltre di aver maturato la scelta in un contesto difficile per le amministrazioni e per la politica. « Da tempo ci troviamo nell’occhio del ciclone tra difficoltà oggettive, spaccature interne e problematiche locali cui ogni giorno siamo chiamati a rispondere. Nonostante questo clima, di cose ne abbiamo fatte, PUC, PIP , questione Cimitero e tanto altro ».
A tenere le redini dell’amministrazione sarà adesso il vice Sindaco Raffaele Coppola. Sodano ha invece dichiarato la necessità di un breve periodo di riposo, che permetta anche agli altri di capire il da farsi. « Ho voglia di spendermi ancora per la mia terra – dichiara – ho voglia di terminare questo mandato e di continuare magari per il quinquennio successivo ma con un clima interno fatto di sinergia e coesione. Ho voglia di percorsi comuni, decisioni collegiali e di concretezza».