L’impegno civile del “teatro alla deriva”

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In scena questa sera U.D.I.E.N.Z.A., nel suggestivo scenario delle Stufe di Nerone, per il secondo appuntamento della rassegna “Teatro alla Deriva” che si concluderà il 18 luglio.

Una zattera nel piccolo lago termale delle Stufe di Nerone è l’inusuale palco su cui si susseguono i quattro appuntamenti teatrali della II edizione di TEATROallaDERIVA (il teatro sulla zattera). Nata da un’idea di Ernesto Colutta, con la direzione artistica di Giovanni Meola (Virus Teatrali).
Uno scenario suggestivo, per accogliere quattro spettacoli teatrali che hanno in comune l’impegno civile e sociale.
La direzione artistica ha puntato su compagnie le cui scelte sono dettate da grande attenzione a temi forti, capaci di incidere e far riflettere chi assiste, compagnie vincitrici di premi e che partecipano a festival nazionali ed internazionali.

Un incontro con il pubblico per riflettere e discutere, alla fine di ogni rappresentazione, con gli artisti di serata e il regista Giovanni Meola, per una chiacchierata informale nell’area del bar all’aperto delle Stufe.
Per il secondo appuntamento è in scena, questa sera U.D.I.E.N.Z.A., Un Democratico Incontro Etilico Negoziando Zozzi Accordi, di V. Havel, regia Antimo Casertano, con A. Casertano e Sergio Del Prete. Un drammaturgo dissidente, al quale si impedisce di rappresentare le sue opere, è costretto a guadagnarsi da vivere scaricando barili in un birrificio.

L’udienza, scritta in soli due giorni nell’estate del 1975 e ispirata ad una personale esperienza di Havel, ha come tema il rapporto del singolo e della società con il potere.
Havel ci presenta un colloquio al tempo stesso realissimo e grottesco: dove il protagonista, un dissidente perseguitato per le sue idee è costretto a guadagnarsi da vivere come scaricatore di barili in uno squallido birrificio. In «udienza» dal capo del birrificio, un losco alcolizzato, vengono messi in evidenza i meccanismi che portano alla repressione delle libertà individuali, che trasformano gli uomini in delatori, vittime e carnefici.

Ma anche di quei processi che portano l’individuo ad adattarsi al sistema, senza far nulla per poterlo cambiare dall’interno. Vanèk infatti, l’intellettuale, rifiuta i compromessi fino ad un certo punto mentre il capo rinuncerebbe volentieri a qualche privilegio garantito dalla sua classe sociale per un po’ di immateriale gloria. L’amara conclusione però, è la consapevolezza e la presa di coscienza che la solidarietà, tra gli individui, è possibile solo sul piano materiale.

I prossimi appuntamenti: l’11 luglio con IL MACERO di e con Roberto Solofria e il 18 luglio con MAMMA – Piccole Tragedie Minimali di A. Ruccello, regia Giusy Crescenzo con Fabiana Fazio, Valeria Frallicciardi, Alessandra Mirra.

Terme Stufe di Nerone (via Stufe di Nerone n. 37, Bacoli – NA)
giorni e orari: 27 giugno | 4 luglio | 11 luglio | 18 luglio-ore 21
info e prenotazioni| infoteatroalladeriva@gmail.com
http://www.termestufedinerone.it

prezzo biglietto | 10 euro